Ma la Volkswagen ha bisogno di una nuova Phaeton?
La domanda è lecita se pensiamo che l'attuale generazione non ha mai venduto in numero sufficiente a ripagare dell'investimento.
CONFERMA AMBIZIOSA - Pur senza fornire dettagli sul progetto, la casa di Wolfsburg ha confermato che sta sviluppando una seconda generazione dell'ammiraglia
Volkswagen Phaeton. Secondo l’agenzia
Reuter, che ha riportato fonti interne alla Volkswagen, il nuovo modello è progettato per fare concorrenza alla Mercedes S e nella gamma ci sarà anche una versione ibrida plug-in. Il suo lancio commerciale non sarebbe stato ancora definito con precisione, ma dovrebbe avvenire tra il 2017 e il 2018.
CONTRADDIZIONI - La notizia ha innescato una serie di considerazioni sull'opportunità o meno di investire tanto in un'
ammiraglia con marchio
Volkswagen. Ciò perché il progetto
Phaeton oltre a essere molto costoso, non si è mai dimostrato un successo e appare antieconomico riproporlo quando si è impegnati in una strategia di contenimento dei costi. Per il 2017 la Volkswagen si è infatti data l’obiettivo di risparmiare almeno 5 miliardi di euro all’anno, il che significa rinunciare ai modelli che non fanno guadagnare. Ma la Phaeton, a quanto pare, sopravvivrà nonostante sia stata giudicata una delle tre vetture meno profittevoli dei tempi moderni, con una perdita per la casa di circa 28 mila euro per ogni esemplare venduto dal 2002 al 2012.
La Phaeton risale al 2002 ed è stata ristilizzata nel 2010.
COSTI ALTI, VENDITE BASSE - I costi di
progettazione e sviluppo del modello (compresa la celebre “fabbrica di vetro” di Dresda realizzata appositamente per produrre la Phaeton) sono infatti stati di un miliardo di euro. E questa realtà produttiva si accompagna con
vendite sempre molto al di sotto delle 20 mila unità annue preventivate. La Volkswagen non fornisce dati di vendita per la Phaeton, ma quelli di produzione nel 2013 (ultimi dati disponibili) non sono andati al di là di 5.812 esemplari.
MODELLO VETRINA DELLA CASA - Va detto che da parte della
Volkswagen oltre alla conferma dell’esistenza del nuovo programma Phaeton, c’è stato il rifiuto di commentare tutte le stime, valutazioni e commenti su costi e perdite della prima edizione del modello. Secondo
Automotive News la casa si è limitata a sottolineare come la
Phaeton sia stata e sia una buona testimonianza dello stato dell’arte delle capacità Volkswagen. Insomma, la Phaeton servirebbe perché fa immagine per tutto il resto della gamma.
Qui sopra l'impressionante "fabbrica trasparente" di Dresda dedicata alla Phaeton.
RISCHI DI VARIO TIPO - Lo stesso ragionamento lo si era potuto trovare alla base della risposta data al salone di Detroit dal responsabile della Volkswagen Usa, Michael Horn, a chi gli domandava quanti esemplari di
Phaeton pensava di poter vendere negli Stati Uniti. «È una domanda rischiosa, perché la valenza del modello è nell’immagine, non nei numeri di vendita». E non è mancato chi ha sottolineato che il termine rischioso era calzante in vari modi: non solo perché rischia di essere fuorviante, ma anche perché nel 2004 il capo dell’Audi America venne costretto alle dimissioni per aver criticato il progetto Phaeton e Ferdinand Piech, sorta di padre-padrone del gruppo Volkswagen, che la Phateon volle. E a quanto pare Piech la Phaeton continua a volerla ancora oggi.