Se avete seguito i commenti all'editoriale di ieri non vi sarà sfuggita la polemica legata al parlare troppo di Microsoft che si fa in questo spazio. Non riesco ad evitarlo, neanche quest'oggi, perchè la notizia pubblicata ieri su CNet.com mi ha lasciato davvero di stucco: il colosso di Redmond avrebbe offerto la bellezza di 250.000 dollari a chiunque fornisca informazioni rilevanti per la cattura delle persone che hanno programmato il worm MSBlast e il virus SoBig, che tanto danno hanno fatto nei mesi scorsi. Una vera e propria taglia messa sulla testa dei due hacker.
È la prima volta che una software house offre denaro per ottenere informazioni sull'identità di alcuni cybercriminali; pare che le forze dell'ordine americane non approvino ma neppure condannino simili iniziative da parte di privati.
Al di là della moralità di una simile iniziativa, sulla quale personalmente nutro dei dubbi, ci sono comunque due diversi punti di vista sulla vicenda: secondo alcuni questo incentivo pecuniario stimolerebbe i provider a "spulciare" meglio i propri log e cercare di capire da dove è partito tutto. Secondo altri, invece, non diminuisce il pericolo che qualcuno scriva altri MSBlast, e al tempo stesso non favorisce la ricerca di maggior protezione.