In questi mesi, dopo un'adolescenza trascorsa a pane, C64 e telefilm d'azione americani (A-Team, Magnum P.I., ecc. ecc. ecc.), sto vivendo una nuova passione per i telefilm, in particolar modo C.S.I., Law and Order, The Practice e 24, del quale sono praticamente schiavo, nonchè orgoglioso possessore dei cofanetti delle prime due stagioni.
Unito ad un buon livello qualitativo, il "prodotto" telefilm offre il vantaggio di una fruizione in tempi brevi, tre quarti d'ora scarsi, che in un periodo di grave penuria di tempo libero come questo calzano a pennello.
Domanda inutile: come mai non esiste l'equivalente del telefilm anche nel settore del videoludo? Per struttura e concezione, un videogame si avvicina maggiormente all'idea di film o di libro, in quanto prodotto completo, fatto e finito. Da Law and Order hanno già tratto due giochi, di CSI stanno sviluppando il secondo. Ma per tutt'e due vale il discorso che per risolvere un caso (potremmo definirlo una "puntata") sono necessarie parecchie ore, quelle che un giocatore si aspetta da un buon titolo a prezzo pieno.
Ho un vago ricordo di alcuni esperimenti di "episodic gaming", giochi per i quali venivano rilasciati a cadenza settimanale nuovi livelli/avventure da risolvere, ma che non hanno evidentemente avuto un grande successo. Come mai, secondo voi? Non erano maturi i tempi? Adesso lo sarebbero? Mancava una controparte televisiva, ossia una serie da cui fosse tratto il gioco? O la formula telefilm, trasportata su computer, semplicemente non funziona?