Un recente sondaggio condotto dalla Sony, la multinazionale della PlayStation 2 e del walkman, ha stabilito che i videogiocatori dediti al multiplayer prediligono passare il loro tempo online principalmente tra le cinque del pomeriggio e le undici di sera, il che coincide perfettamente con il profilo di giocatore non più ragazziino, con un lavoro a tempo pieno che gli impedisce di collegarsi durante la giornata. Incidentalmente, fa notare Sony, questa fascia oraria coincide con le ore di massima audience televisiva, il famoso (o famigerato) prime time. Lo studio si inserisce nel dibattito di queste settimane relativo al calo di audience relativamente al pubblico più giovane, tra i 18 e i 34 anni, che evidentemente preferisce occupare in maniera diversa il proprio tempo. Personalmente, direi in maniera migliore. Il problema, prima o poi, dovrà essere affrontato anche dai pubblicitari e dai responsabili dei palinsesti, che continuano a fare gli struzzi, a tenere nascosto il problema come se non esistesse, a proporre schifezze in prima serata come se non esistesse altro che la televisione ad occupare il tempo libero delle persone, in particolare quelle che hanno più soldi e più volontà di spenderli. Per quanto tempo si andrà avanti così?
Quanti di noi guardano ancora la televisione (non parlo di film in DVD o VHS, ovviamente) di sera, ma anche durante la giornata?