Il sito Seattlepi.com ha pubblicato un interessante articolo sui sequel, croce e delizia di tutti i generi dell'intrattenimento, videogiochi compresi. Opinione più o meno diffusa è che i seguiti siano la "morte" dell'originalità e della fantasia, a cui è inevitabile ricorrere quando non si sa più che pesci pigliare. E nella maggior parte dei casi, la delusione è in agguato. Questo vale soprattutto per il cinema, dove si tende a riproporre uno o più personaggi di film di grande successo alle prese con situazioni relativamente (non sempre) nuove. E, come purtroppo ben sappiamo, non tutti i seguiti riescono bene come Il Padrino 2, Aliens o Terminator 2. Nei videogiochi non è così.
In primis, la gente è spesso contenta che venga sviluppato un sequel, la cui attesa è spesso preceduta da momenti di vera euforia paradossa. O sbaglio? E in generale, il livello qualitativo medio dei seguiti videoludici è più alto rispetto al cinema. Come mai? Credo che ci siano diversi aspetti da tenere in considerazione: il più importante, credo, è che i computer sono sempre più potenti, quindi permettono di sviluppare molto meglio tutti gli aspetti presenti nel capitolo originale, o quantomeno di arricchirli: dal punto di vista grafico, ma non solo. Le limitazioni imposte dalla tecnologia vengono superate, offrendo un'esperienza di gioco più bella e completa. Il cinema, in quanto medium "passivo", richiede uno sforzo di gran lunga maggiore dal punto di vista della storia, sulla quale i videogiocatori possono anche chiudere un occhio, di tanto in tanto.