Dunque riprendo in mano il topic delle avventure testuali per rispondere a delle domande che mi sono state fatte da un tale Vazkor.
Mi è stato detto che le avventure testuali sono anacronistiche e se le stesse tematiche non potrebbero essere inserite in un contesto videoludico più moderno.
La risposta è si, però chi programma avventure testuali vuole programmare avventure testuali perché quella e la sua passione, e poi sono veramente in pochi quelli che possono permettersi di sviluppare un videogioco (decente)in casa non trovi? Invece con l'Interactive Fiction ci sono molte più probabilità di successo, ti devi solamente imparare il linguaggio di programmazione, il resto ce lo mette la tua fantasia.
Va detto inoltre che le avventure possono anche essere grafico-testuali, naturalmente le immagini sono statiche e le azioni vanno sempre digitate, altrimenti si parlerebbe di avventure grafiche.
... sono di una noia mortale!
Questo dipende dall'avventura. Se non riesci ad immedesimarti la vedo dura per chiunque, se poi il parser (ovvero l'interprete uomo-macchina) è scarso e l'avventura e poco interattiva ti do ragione. Però qui vorrei rialacciarmi al discorso delle potenzialità dell'Interactive Fiction, non hai limiti durante la fase di programmazione devi solo prevedere il maggior numero di azioni eseguibili, devi creare i bivi ed una moltitudine di enigmi, puoi programmare i png e dotarli di una loro (primitiva) intelligenza... puoi creare nuovi approcci all'intero genere, puoi, puoi, puoi.
...Inoltre, hanno ancora senso le avventure testuali, cos'è insomma che il TESTO in quanto tale può trasmettere e che altri sistemi non possono?
Beh, se qualcuno dopo venti anni ha ancora voglia di giocare alle avventure testuali queste hanno ancora senso non trovi? E poi tieni presente che la comunità mondiale è decisamente vasta (mi sembra ).
Il Testo. Il testo è l'arma vincente delle avventure testuali, puoi creare tutto con il testo mentre con la grafica no, hai sempre dei limiti e devi sempre essere all'avanguardia altrimenti non vieni considerato, e poi si ritorna sempre al fattore "belli si ma a quale prezzo", mi spiego: Piacerebbe a tutti programmare videogiochi ma chi è realmente capace? Già realizzare un rpg da quattro soldi richiede un sacco di tempo, figurati un rpg con un ottima trama, una bella grafica ed una longevità elevata. Con questo non voglio dire che le avventure testuali siano semplici, anzi... però puoi concentrarti di più su quello che fa brodo. Mi sono spiegato?
Concludo dicendo che per entrare nel mondo delle avventure testuali bisogna entrare nella giusta ottica, chi le prova così a tempo perso può facilmente rimanere spiazzato oppure può giudicarle come stupidare e credetemi, io la prima volta che ne ho giocata una mi sono quasi messo a ridere, tanto il gioco mi sembrava ridicolo.
PS
Vazkor, ho letto l'idea del tuo gioco immaginario (quella dell'ospedale) ed ho notato che sarebbe perfetta per un'avventura testuale, devi avercele nel Dna