Quote:
Prima di tutto la questione si riferisce allo "Shared Access" e non all'ADSL "normale". Il fatto e' che lo "shared access" si basa proprio sul principio di "doppino condiviso" o per meglio dire "diviso" (telefonia / servizi), l'ISP affitta SOLO una parte (di banda) del doppino per fornire i propri servizi lasciando la parte "fonia" a Telecom Italia, per questo motivo lo shared access (all'ISP) costa meno.
Qui nascono i problemi: se un cliente chiede la cessazione del servizio a Telecom Italia, lo "shared access" viene meno, appunto perche' Telecom Italia non fornira' piu' il proprio servizio voce, quel doppino diventera' a tutti gli effetti, quindi, un doppino dedicato all'ADSL (o se vogliamo un doppino in ULL), utilizzato quindi SOLAMENTE dall'ISP.
E' quindi normalissimo che per un'ADSL venduta in Shared Access deve necessariamente "appoggiarsi" ad una linea voce dell'operatore che offre lo shared access... se questa cessa, cessa di conseguenza anche l'ADSL.
Gli ISP cosa vorrebbero invece? Che le tariffe "shared access" vengano applicate (o mantenute) anche quando sulla linea cessa di esistere un abbonamento voce con Telecom Italia, ma questo a mio parere e' assurdo. Non si tratta di difendere Telecom Italia, ma almeno questa volta ha ragione