keiser ha scritto ven, 18 febbraio 2005 alle 12:46
Qualche giorno fa, al termine di una lunga e drammatica odissea di ritardi ed RMA di cui non vi sto a raccontare, sono finalmente entrato in possesso del mio regalo di compleanno (che si festeggia a novembre), un bel lettore MP3 da taschino: un giga di spazio, e ogni occasione diventa buona per ascoltare della buona musica. Stupendo.
Con così tante canzoni a disposizione, ogni volta che inizia un pezzo che non mi piace o che non ho particolare voglia di ascoltare, basta una rapida pressione del tasto "skip" e - voilà - problema risolto. Poi però mi sono ritrovato a premere il medesimo tasto anche dopo aver sentito solo metà canzone, per passare subito a quella successiva. Lo stesso succede anche in macchina, dove ormai da qualche anno il buon vecchio lettore di cassette è stato soppiantato da un cd-changer da 10; a casa, quando guardiamo gli Aristogatti o Monsters & Co., la piccola frugoletta sa già che in due secondi si può saltare da un capitolo all'altro senza doversi "subire" tutte le scene che non le piacciono.
È questo il modo in cui ormai fruiamo di musica, film e videogiochi? Solo a me par di vedere in tutto questo una pericolosa deriva bulimica? La tecnologia permette di sbocconcellare solo le parti che ci piacciono, e di lasciare il resto nel piatto. Non è che in questo modo stiamo perdendo il gusto di una sana mangiata come si deve, e si finisce solo con l'abbuffarsi?
E soprattutto, che digestivo si prende?