keiser ha scritto sab, 07 maggio 2005 09:27
Ieri sera, nel corso della ormai consueta sessione serale online a Trackmania Sunrise, impegnato in una delle tante deliranti piste da percorrere a 800 km/h, ho realizzato uno dei motivi per cui non mi appassiona più di tanto, salvo sporadici casi, il gioco online.
Non mi piace perdere.
E online perdo molto più spesso di quanto non succeda quando gioco da solo, nel buio della mia cameretta, io contro il computer. Per quanto possa barare, per quanto possa essere duro un avversario artificiale, per quanto un livello/mappa/pista/quest richieda riflessi e concentrazione, alla fine un modo per andare avanti lo si trova.
Online è molto più dura, ovviamente. Non ci sono schemi o algoritmi. Tu pensi di aver fatto un giro da manuale, di quelli senza sbavature, preciso al millimetro, poi arriva un tizio qualunque e ti batte di sei secondi. COSA???
Sei nel bel mezzo di una battaglia, stai dando del tuo meglio, ti consideri più che preparato perchè hai finito il gioco in single a modalità "suicidal nightmare of the hell", poi ti accorgi che non fai in tempo a fare capolino dal punto di respawn che vieni fraggato con un headshot da un tizio che passa di lì - per caso, ma sempre - correndo e saltando come se avesse il singhiozzo.
Giocare dev'essere divertente, deve gratificare, deve farmi sentire sotto il palato il sapore della vittoria; certo, quelle conquistate online hanno un sapore decisamente più gradevole, ma che tirchio l'oste!