Altra scossa di lieve entità (ad Avezzano che sono 50 km) proprio adesso
Si è sentita anche a Roma.
qua danni zero solo discrete scossette ogni tanto.
Adesso che la A24 è chiusa la strada di Celano-Ovindoli-Torninparte
è l'unica per raggiungere L'Aquila da Ovest
io ho parenti a Celano e Bazzano, ieri tornando da casa della mia ragazza ero in macchina, accendo la radio e sento un accenno di notizia, arrivo a casa mia accendo la tv e comprendo meglio la situazione: il panico. Telefono ai miei parenti a Bazzano (che è vicino L'Aquila) non rispondono nè al cellulare nè al fisso, paranoia che non vi dico, poco dopo mi richiamano loro e mi dicono che santo dio stanno bene ma la loro casa è un disastro. Ancora in piedi ma la scossa ha rotto tutti gli infissi, pioggia di vetri e di caloriferi visto che si sono scardinati dal muro, acqua in ogni dove. Mio zio poi è pompiere, quindi mentre fa il suo lavoro da vero eroe quale io ritengo che sia, conoscendolo, non potrà nemmeno stare tranquillo sapendo la sua famiglia al sicuro.
I miei parenti a Celano, sentit nel pomeriggio, non hanno avuto problemi fino ad allora, solo tanta paura ma nessun danno "grave". Ora che mi dite che c'è stata un'altra scossa però mi torna la paranoia...
Ma ci pensate ad una cosa: quando il carico mediatico della questione finirà, quelle persone rimarranno davvero sole, finiranno come le persone di san giuliano dentro container, aspettando gli aiuti che noi paghiamo alla stazione di rifornimento ogni volta che mettiamo carburante nel serbatoio ma che lo stato non gli passa.
Vedo ora un servizio di rainews24 dove un uomo ha allontanato l'operatore di camera con poca grazia e a ben vedere: lui dice "mio figlio è ancora là sotto" quelli insistono senza rispettare il suo sentimento e lui si sfoga con le mani. Lo sciacallaggio mediatico non ha prezzo...
l'avete sentita la scossa dell'1.15?
avevo appena deciso di andare a letto...
http://earthquake.usgs.gov/eqcenter/...us2009fcb2.php
A chi lo dici
Io ho dovuto costruire un secondo piano e mettere in regola un edificio di 50 anni fa.
In pratica sto spendendo un botto per mettere pilastri a destra e manca ,ribassamenti ed altro con un costo maggiore di quanto ci vuole per buttarlo a terra e rifarlo.
La cosa bella è che la legge italiana ti impone la ricostruzione perche se io la mia casa la butto a terra non me la fanno rifare talmente mi verrebbe sgorbia per via delle varie leggi delle distanze
Dopo questa frase,come siculo, saro contento di abitare in un'isola che questo famoso terremoto abruzzese non l'ha sentito.
sicuramente. comunque ieri sera, tornato a casa sul tardi, ho sentito anch'io qualche intervista. molti - fin troppi - in lacrime, disperati perchè non avevano più nulla, ma altrettanti incazzati come iene con chi li aveva tranquillizzati e aveva detto loro che potevano rimanere in casa.
insomma, sta storia non credo si risolverà facilmente (anche se bertolaso la sa lunga sul giustificarsi).
Quel genio che aveva previsto "tutto" aveva previsto il terremoto il 29 marzo a Sulmona. Secondo, Bertolaso aveva messo in preallarme la protezione civile, tant'è vero che dopo due ore e mezza già c'erano i viveri in giro.
sull'intervento della protezione civile non si discute, nè tantomeno si discute sulla previsione dato che si sa, è risaputo che non è possibile fornire una "data".
a sentire chi ha vissuto il trauma, però, viene il dubbio che siano state sottovalutate le "ultime" scosse prima del terremoto vero e proprio.
insomma non c'è molta chiarezza...
Il punto è proprio questo: viste le scosse immediatamente prima, la protezione civile si è messa in preallerta. Onestamente secondo me più di così non si poteva fare..sull'intervento della protezione civile non si discute, nè tantomeno si discute sulla previsione dato che si sa, è risaputo che non è possibile fornire una "data".
a sentire chi ha vissuto il trauma, però, viene il dubbio che siano state sottovalutate le "ultime" scosse prima del terremoto vero e proprio.
insomma non c'è molta chiarezza...
Una ragazza trovata viva dopo 23 ore..
Nella tragedia, almeno una buona notizia
A.
Per riprendere un attimo il discorso sulle costruzioni antisismiche, vorrei esprimere i miei 2 cents al riguardo
-Un terremoto di magnitudo superiore a 6 si produce in superficie a meno di 20km da un capoluogo regionale provocando effetti del nono grado Mercalli (quindi devastazione quasi totale). Il totale finora accertato è di poco meno di 200 morti. Mi dispiace per le famiglie coinvolte, ma come è già stato detto poteva andare molto, molto peggio. Questo vuol dire che costruire con criteri antisismici paga. Magari si lesionano dei muri ed esplodono le finestre, ma la casa non ti crolla in testa e tu sei in grado di uscirne con le tue gambe.
-E' ovvio che proteggere sismicamente edifici storici sia estremamente complesso e costoso, ma è semplicemente criminale che edifici recenti (e che quindi per legge avrebbero dovuto essere costruiti con tutti i crismi della sicurezza) come la Casa dello Studente siano venuti giù come niente fosse. Direi soprattutto che è mostruoso che l'ospedale stesso sia parzialmente crollato, dato che proprio gli ospedali sono le strutture che più di tutte è essenziale rimangano intatte e funzionanti anche durante le catastrofi peggiori. In un mondo perfetto i costruttori e/o progettisti di questi edifici verrebbero sbattuti al fresco gettando la cella (cit.), ma essendo in italia si sa già che dopo anni di processi verranno tutti assolti, come è già successo per San Giuliano.
-Questa vicenda mi ha fatto venire in mente tutte le critiche che ci sono state con la Cina ai tempi del terremoto del Sichuan, quando gli edifici che sono crollati in praticamente tutti i paesi coinvolti sono stati proprio l'ospedale e la scuola, in quanto costruiti dal governo spendendo il meno possibile. Non è che in italia sia sia messi molto meglio a quanto pare.
Barberi: danni irragionevoli. Gli architetti: serve un piano urgente
«Cadute anche le case nuove»
Il bluff dei palazzi anti-sismici
Il presidente della Commissione grandi rischi: «Si pone il problema della qualità delle costruzioni»
L'AQUILA - Le parole che fanno più male: «Un terremoto così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto». Le pronuncia Franco Barberi, presidente della Commissione grandi rischi. Poco prima il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha lanciato il suo allarme: «Qui sono cadute anche le case nuove». E allora Barberi passa all’attacco: «Se è vero che anche edifici che avrebbero dovuto essere costruiti in base alle normative antisismiche hanno subito danni irragionevoli — spiega —, allora si pone il problema del controllo della qualità delle costruzioni. In particolare per le strutture pubbliche e strategiche: ospedali, scuole, edifici del governo». E invece: l’ospedale, un presidio che non dovrebbe solo restare in piedi ma anche funzionare in emergenza, è stato evacuato e dichiarato inagibile. La Casa dello Studente, costruita a metà degli anni Sessanta è crollata. Come l’hotel «Duca degli Abruzzi», che non era in un palazzo di pietra antica ed è collassato, si è accartocciato su se stesso. O la chiesa di Tempera, a sette chilometri dall’Aquila, che era un edificio moderno. E i tanti palazzi dei quartieri periferici, case da edilizia popolare, non abitazioni vecchie di secoli: con i muri crepati, gli androni in marmo sventrati.
Insomma, a L’Aquila non sono crollate sol*tanto le vecchie case in pietra del centro storico: il terremoto ha distrutto o danneggiato in modo tale da renderli inabitabili anche palazzi moderni. Non è solo un problema dell’Aquila né dell’Abruzzo, che pure è zona ad elevato rischio sismico. Secondo le ultime stime, in Italia ci sarebbero almeno 75-80 mila edifici pubblici da consolidare: 22 mila edifici scolastici sono in zone sismiche, 16 mila in zone ad alto rischio. Circa 9 mila non sono costruiti con criteri antisismici moderni. Gian Michele Calvi, ordinario di Costruzione in zona sismica dell’Università di Pavia e presidente del Centro europeo di ricerca e formazione in ingegneria sismica: «Se non investiamo nella messa in sicurezza degli edifici, continueremo ad avere morti. È scandaloso». Il Consiglio nazionale degli architetti invoca un piano urgente di messa in sicurezza di ampie parti delle nostre città. Il presidente degli ingegneri, Paolo Stefanelli, spiega che «tutti gli edifici costruiti negli anni 50-60, a causa del tipo di cemento armato usato, sono a rischio sismico in un tempo che va dai 5 ai 30 anni. Lo abbiamo detto tante volte, inascoltati. A oggi manca ancora una norma che renda obbligatorio il monitoraggio sul tempo di vita delle costruzioni ».
Però manca davvero solo quella, perché di norme sull’edilizia antisismica l’Italia ne ha quattro, tutte contemporaneamente in vigore. Il decreto ministeriale 16 gennaio 1996, intitolato «Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica» e seguito, dopo il terremoto del 2003 in Molise, dall’ordinanza della Protezione civile numero 3274, che ha rimappato e riqualificato il territorio nazionale, aggiungendo zone sismiche o elevandone la classe. E poi da altri due decreti, uno del 2005, l’ultimo del 2008, che si chiama «Nuove norme tecniche per le costruzioni in zona sismica». Leggi tecniche, moderne. Poi ci sono le costruzioni. I progetti, i materiali usati, le strutture. Nelle case in cemento armato degli anni Sessanta si usavano i tondini a barra liscia, oggi esistono quelli con barre ad aderenza migliorata, che legano meglio con il calcestruzzo. Chissà com’erano quelli della casa di via XX Settembre, nel centro dell’Aquila, che adesso è un mucchio di rovine alto due metri e mezzo.
Mario Porqueddu
Ultima modifica di CeC; 07-04-09 alle 09:56:50
Bhe non é una novità che negli anni '60 si costruisse male, il problema é che gran parte delle periferie delle città sono dominate da questi casermoni orribili, ricostruire e rifare le case va bene, ma dove la piazzi la gente per 2-3 anni?
Non credere, non è ne molto costoso ne complesso, più che altro è questione di tempo: per il progetto e per la costruzione. A mmomenti costa di meno fare una villetta da 200mq che non ti crolli in testa, che mettere in sicurezza una palazzina di 3 piani in un centro storico medievale.
Scossa 2 minuti fa sentita qui a Roma e al primo piano, quindi deve essere stata abbastanza forte
Mi stanno venendo gli attacchi di panico, e vivo a Roma.
Non oso pensare come si sentono all'Aquila.
Terremoto: calcio, lutto al braccio e minuto di silenzio per le vittime
MILANO - Su tutti i campo di serie A, B e del torneo Primavera si osservera' un minuto di silenzio per "le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo". I giocatori scenderanno in campo con il lutto al braccio. Lo ha disposto la Lega Calcio. (Agr)
Mi sarebbe più piaciuto leggere frasi del tipo "i giocatori del Milan stanziano 60 mln di euro per i terremotati"
ma vabbeh
Che buffoni indecenti.Terremoto: calcio, lutto al braccio e minuto di silenzio per le vittime
MILANO - Su tutti i campo di serie A, B e del torneo Primavera si osservera' un minuto di silenzio per "le vittime del terremoto che ha colpito l'Abruzzo". I giocatori scenderanno in campo con il lutto al braccio. Lo ha disposto la Lega Calcio. (Agr)
Ho sempre odiato l'ipocrisia del minuto di silenzio....meglio spendere il minuto per comprare un pacco di biscotti al mercato e mandarlo nelle zone terremotate.