golem101 ha scritto mer, 03 agosto 2005 alle 22:25
Spike_ ha scritto mer, 03 agosto 2005 alle 13:01
Che vi servo??
Un Mazte ghiacciato per levarmi il saporaccio del teflon, ed un doppio Dagoth Brandy
on the rocks.
Oggi in cantiere si è presentato l'ingegnere under-boss* (uno dei diretti sottoposti di uber-boss**), che dopo aver ucciso il papa a suon di bestemmie al cellulare - Boss Dagoth è andato in ferie in
paese_estero_misterioso portandosi dietro il mazzo di chiavi master dei cantieri e le planimetrie di tre viadotti delle linee TAV - ci ha finalmente chiarito cosa stracacchio sono i ponti di iperstatica.
Cioè, io non ci ho capito un cacchio perchè mi ero scapicollato per 300 (trecento) metri con la stadia Invar in spalla e due piastre in mano, e avevo la respirazione lieve di un tirannosauro con l'enfisema, però l'Ing. Dagoth è stato gentile.
Resta il fatto che il ponte di iperstatica ha alcune caratteristiche interessanti:
- non trasmette sollecitazioni sismiche quando passano i millemila camion delle Opere Edili (la Sesta Casata), e si gode a centrare le tacche della stadia nel reticolo dello strumento. Soprattutto con le caldanelle di questi giorni, che contribuiscono a far svarionare sia l'atmosfera che l'occhio.
- fra le pareti di calcestruzzo rimbomba anche il ronzio di un moscerino, quindi le mie flatulenze da post-pranzo hanno un'acustica perfetta anche a 70 metri di distanza.
- la mancanza di vibrazioni stona pesantemente nelle risultanza di rilievo, e la teoria dell'errore sistematico dell'operatore va a ramengo, e
non si gode per niente a fare compensazione; cioè nella livellazione si fa 1 millimetro secco di errore in soli 250 metri, porca boia.
- è l'unico punto dove l'Armamento (la Camonna Tong) ha lasciato i gabbiotti e le piattaforme fra un corridoio e l'altro, che permettono di stare a una 20ina di metri dal suolo senza fare spaccate ed essere in balìa delle raffiche di vento.
- lo sa Azura quanti metri cubi di cemento e tonnellate di acciaio termoelastico ci sono voluti per tirare su una tale mostruosità.
Alla fine della fiera, Ing. Dagoth ha evocato il Dremora Bruno (suo sottoposto, che funge anche da traduttore con il capomastro che parla esclusivamente un dialetto incomprensibile
a tutti), e lo ha pesantemente cazziato perchè ancora non ci aveva procurato la chiave magnetica per il cancello del seguente viadotto da 2 km.
Questo significa che lunedì mattina ci sono forti possibilità che si debba sfondare l'ennesimo lucchetto.
*: d'ora in poi, Ing. Dagoth.
**: d'ora in poi, Boss Dagoth.