teppaz ha scritto mar, 08 novembre 2005 alle 13:39
LupoSolitario81 ha scritto mar, 08 novembre 2005 alle 13:15
come detto, giocattoli per ricchi isolati con molto spazio e molto tempo da dedicare ai videogiochi. Negli ultimi 15 anni TUTTE le periferiche che dovevano rivoluzionare il mondo dei VG sono fallite: il 99,99% degli utenti console utilizza un joypad che alla fine non é niente altro che l'evoluzione del joypad che nell'83 accompagnava alla sua uscita il Nintendo 8 bit. Il joystick stile cloche dell'aereo ormai é un reperto da collezionisti o puristi, la realtá virtuale é stata abbandonata.. Per quanto riguarda la mia esperienza, l'avventura piú "immersiva" per me é stato il cabinato di After Burner degli anni '80
, con lo spostamento della cabina su 3 assi.. e per voi?
Giocare in cuffia a luci spente a un FPS qualsiasi.
Se il gioco è ben fatto non c'è bisogno di nient'altro per immedesimarsi.
Ricordo un giochino in 3D con delle astronavi da abbattere sullo Spectrum, dove mio fratello mi disse guardandomi:
"Ma sei scemo? perchè ti sposti quando un'astronave ti viene contro?"
Giuro che senza accorgermene mi spostavo con tutto il corpo come se le astronavine mi venissero addosso davvero!!
Il nostro cervello ricostruisce una realtà virtuale da solo senza l'aiuto di nessuna periferica, il segreto è farsi prendere dal gioco.
E' per questo che a volte la gente è colta da nausea giocando a un FPS, il cervello ricostruisce un movimento che in realtà non c'è e dopo un po' questa mancanza dei movimenti reali rispetto a quelli percepiti crea uno scompenso nel sistema che controlla l'equilibrio e da' la nausea.
Spiegatomi dal dottore dopo che avevo installato un programma per rigiocare a DooM sotto Windows, dopo alcune ore di gioco a velocità assurda (girava decisamente troppo veloce con l'hardware attuale) sono stato male TRE giorni, non riuscivi più a guardare il monitor e credevo di essermi beccato la labirintite