Calciomercato: Juventus, la vendetta degli «strapagati» Dybala, Mandzukic, Zaza e Sandro sottovalutati a ottobre, oggi valgono già 35 milioni in più e portano punti pesanti
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martedì 22 dicembre 2015
Antonino Milone
TORINO - Hanno fatto ricredere gli scettici, partito di maggioranza per due mesi buoni, da fine agosto al tramonto di ottobre sino alle ore precedenti il derby. E in attesa che diventino magnifici, quei quattro lì hanno riportato lassù la Juventus, a tre soli passi dalla cima della Serie A. L’incredibile che si trasforma in qualcosa di reale, concreto, tangibile. E chi li aveva rinchiusi nel girone degli strapagati, adesso è pronto a salire sul carro di Beppe Marotta e Fabio Paratici. Altro che brocchi o bolliti: determinanti nella loro forza, piuttosto.
Paulo Dybala, Alex Sandro, Mario Mandzukic, Simone Zaza, in rigoroso ordine di valutazione di mercato, o costo del cartellino se preferite. Totale: 105 milioni non ancora spesi del tutto, perché in alcuni casi “ballano” pagamenti spalmati su più annualità o bonus da riscuotere a tempo debito. Però la cifra è tonda e il godimento sommo. Alla faccia di chi non avrebbe scommesso un euro...
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SOLDI, SOLDI, SOLDI - Conti alla mano, i cartellini in questione valgono almeno 30 milioni in più, se non 35 a dar retta agli ottimisti/realisti. Prendete
Mandzukic: a parte gli exploit in Supercoppa a Shanghai e sui prati della Champions, il bomber croato era stato bollato sui social come una sorta di “paracarro”. In due mesi, compresa la rete ininfluente sino a un certo punto segnata all’Atalanta per il definitivo 2-0 del 25 ottobre, dall’8 novembre il cannoniere di Slavonski Brod non si è più fermato: reti a Empoli, Palermo, Fiorentina e Carpi (doppietta), senza contare il golpartita contro il Manchester City allo Stadium. Simone
Zaza: 18 milioni per strapparlo al Sassuolo e già 5 reti realizzate in 10 partite, per un cartellino il cui valore ha varcato la soglia dei 20 milioni. Goleador panchinaro a tutti gli effetti, il lucano che sogna l’Europeo di Francia 2016 in azzurro. Quanto a
Dybala, vale la regola secondo la quale il tifoso bianconero ha sempre creduto nelle potenzialità dell’italo-argentino. Solo che Massimiliano Allegri ci ha messo un po’ a schierarlo titolare praticamente fisso: per non bruciarlo, sostengono alcuni; sbagliando, secondo altri, e pagando così la carenza di un attaccante vero nelle prime sfide di campionato, disputate singhiozzando ai massimi livelli.
IN CRESCITA -
Alex Sandro, dal canto suo, non è ancora un titolare fisso, ma ha comunque saputo zittire chi sosteneva che non valesse i 26 milioni - bonus compresi - pagati dal club bianconero al Porto. E siccome il Manchester City premeva sul giocatore già prima che firmasse per i vicecampioni d’Europa e a maggior ragione continua a corteggiarlo, è lecito ipotizzare che l’eventuale richiesta in corso Galileo Ferraris non si discosterà dai 35 milioni.