Camus bella la tua firma.
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Camus bella la tua firma.
Grassie!
L'idea è mia, l'opera è di Sava, il mod di bookmachine nonchè spacciatore di firme, girerò i complimenti :sisi:
mi permetto di correggerti deschamps non ha mai richiesto boumsong: aveva richiesto squillaci. La società optò per altro.
Poi aggiungerei all'elenco due giocatori rotti come andrade e kzenevic: nessuno nega che la precedente gestione non abbia comprato dei bidoni, ma giocatori rotti assolutamente no. Il fatto che non siano state stipulate assicurazioni su questi ultimi, non fa che aggiungere altri demeriti. :sisi:
L'imparzialità di Bergomi
Dopo la sconfitta dell’Italia a Londra, Bergomi si lancia, su la Repubblica di oggi, in una serie di suggerimenti a Lippi.
Ritiene che per “rinfrescare” la Nazionale si potrebbe puntare su Balotelli, Acquafresca e soprattutto sul giovanissimo esordiente Santon.
Lasciando perdere il fatto che i tre citati dal mitico”Baffo” dei mondiali di Spagna sono, forse non a caso, o nerazzurri o comunque di proprietà della società di Via Durini, anche dal punto di vista tecnico si possono muovere notevoli appunti, soprattutto sui due interisti agli ordini di Mourinho.
Santon ha giocato pochissime partite, si può definire un esordiente e soprattutto si è dimostrato molto acerbo in fase difensiva, basta ricordare come il torinista Abate imperversava sulla fascia di competenza del giovane “fenomeno” interista solo un paio di settimane fa.
Su Balotelli, inutile parlare, basta guardare il minutaggio concessogli da Mourinho in questo campionato e per sovrappiù si possono leggere le dichiarazioni di Casiraghi alla vigilia di Italia-Svezia U21.
Ma tutte queste cose evidentemente a Bergomi non interessano.
Come non interessano le prestazioni splendide di Marchisio e Floccari. Sul bianconero siamo disposti a capire Bergomi visto il suo poco amore per la squadra torinese, ma su Floccari proprio non ci diamo una ragione, a meno che nei paraggi di Via Durini non si considerino gli orobici “indossatori abusivi” di magliette altrui.
Con Ranieri, contro il "chiagni e fotti"
Critichiamo Ranieri e la società quando lo riteniamo giusto, spiegando il perché e il per come, stiamo però con Ranieri quando, come ieri, va in televisione e dice che si sente l'unico coglione che non si lamenta quando gli arbitri ci danno contro.
Stiamo con Ranieri perché ci fa schifo l'arte del "chiagni e fotti"; ci fa schifo in generale e in particolare quando viene adoperata per imbrogliare le acque, e non solo quelle, nel calcio come fa Mourinho. Quell'arte, come scrive Gianni Mura su Repubblica, vuol dire "scegliere un momento vittorioso per recitare la lista delle lagnanze", cioè quello che sta facendo lo speciale già da un po' e che ha ripetuto anche dopo la partita col Lecce quando, da Special One, si è messo subito a pensare al derby di domenica con l'angoscia di come fottere gli avversari di turno.
Non possiamo fare a meno, al riguardo, di notare che nell'arte del piagnisteo quelli dell'Internazionale di Milano erano maestri da un bel po', diciamo da quando alla presidenza era arrivato Moratti, ma che adesso si sono perfezionati proprio in quella del chiagni e fotti. L'hanno fatto con la storia di Calciopoli e lo spionaggio di Tavaroli, lo stanno facendo quest'anno con il grande mistificatore, venuto dal Portogallo e imbeccato da via Durini.
P.S. Mentre il nostro intervento aspettava il suo turno per andare in rete abbiamo letto che secondo Gussoni, presidente dell'AIA, le accuse di Mourinho sono "larvate e fuori luogo". In politichese si dirà così, noi lo ribadiamo tradotto in parole povere: Mourinho, col codazzo di gente che gli suggerisce le battute, è un mistificatore e un grande imbrogliOne.
09.02.2009 - Gussoni a Radio Anch'io Sport: "Si lamentano un po' tutti. Ma l'importante è che si lamentino proprio tutti, come diceva Artemio Franchi... Certe voci fuori dal coro mi sembrano dettate dal desiderio di fare pretattica. Ranieri lodevole eccezione".
A parte che da quando è scomparso Artemio Franchi in Europa ci trattano come fossimo la federazione somala (e chiedo scusa ai somali per l'ingrato paragone), non ho capito bene il ragionamento: se Ranieri è un'eccezione in mezzo ai tanti rompiscatole, allora è lui che fa pretattica? Magari fosse in grado di fare pretattica... l'ha mai visto azzeccare una formazione?
09.02.2009 - Mourinho aveva parlato di cose "strane", riferendosi agli arbitri. Petrucci commenta: "Ognuno adotta la politica che gli sembra maggiormente opportuna. Poi a me piace Mourinho, è un tecnico intelligente. E' riuscito a portare alcune novità e quando parla riesce a non essere banale. Moratti ha fatto veramente bene a prenderlo come allenatore".
Chissà se anche dare del pavido a un arbitro o piangere come un Facchetti du Portugal dicendo di aver notato "cose strane" contro la sua Onestissima fanno parte del non essere banale. E chissà cosa ne pensa Gussoni del fatto che il numero uno dello Sport italiano, con queste dichiarazioni, di fatto lo declassi al ruolo di subalterno insignificante insieme ai suoi sterili richiami al bon ton.
Bergomi è sempre più da :rotfl:
E' una macchietta che cammina e respira :sisi:
ragazzi, che ne dite se per il momento non facciamo paragoni Secco-Moggi?
Per ora l'ago della bilancia pende tutto verso il Lucianone, per ovvi motivi...
Io non dico che Secco sia incompetente, sostengo solo che deve ancora dimostrare tanto...ma proprio tanto!!
Quindi aspettiamo altre 2 stagioni per tirare le somme
non è che secco cada dal pero :asd:
Secco ha collaborato con moggi :bua:
Ora dove arrivi l'incompetenza del giovanotto e le direttive della società non saprei: certo, alcune operazioni di mercato sono state, del tutto, inopportune.
Dove inopportune è un eufemismo :jfs2:
potremmo anche considerare che Moggi comportandosi come un fesso è riuscito a farsi fregare e ha portato la juve in B, per ora Secco al massimo ci ha portato ad un dignitoso terzo posto.....
ecco un articolo della stampa sul nostro amato ds
http://www.lastampa.it/sport/calcio/...apertura69.jpgCitazione:
Juve, fiducia alla dirigenza
Alessio Secco, 39 anni
SCRIVI Il forum dei tifosi bianconeri
DOSSIER Qui Juve
Il ds confermato oltre il 2009
A luglio rinnovo di tutto il cda
GIANLUCA ODDENINO
TORINO
L’ultimo pezzo dell’antica Juve a resistere all’ondata di Calciopoli ed ora il primo tassello della nuova società a essere confermato. Alessio Secco è il simbolo della continuità tra queste due anime opposte che però hanno creduto, ed investito nello stesso modo, in questo giovane torinese che da dieci anni lavora per i bianconeri e che dall’estate 2006 si è ritrovato a gestire spogliatoio e mercato juventino. Un fardello pesantissimo, soprattutto perché giunto nel momento più buio della storia della società, che però non ha schiacciato il baby diesse. Anzi, le difficoltà di quel periodo, e le successive critiche legate alle diverse sessioni di mercato, lo hanno rafforzato in questi due anni e mezzo. Secco ha saputo resistere a tante, diverse, pressioni ed ora incassa (come ampiamente previsto) il rinnovo contrattuale.
Ieri la Juventus ha ufficializzato che il dirigente 39enne proseguirà il suo operato ben oltre quel giugno 2009 che era stato indicato all’inizio della nuova avventura. «In questo periodo - ha dichiarato Jean-Claude Blanc, ad bianconero - Secco ha dimostrato le sue doti di manager. Il consolidamento del suo impegno con la Juventus contribuisce a dare stabilità al progetto sportivo al quale stiamo lavorando». La promozione come diesse a «tempo indeterminato» e l’attestato di stima dello stesso Blanc sono la conferma di un patto d’acciaio tra Secco e il dirigente francese. La collegialità di mercato, la reciproca difesa ad oltranza dell’operato e soprattutto la fiducia massima di Blanc quando nel dicembre 2007 vennero a galla i contatti con lo squalificato Moggi (l’uomo che lanciò Secco nella Juve) hanno rafforzato un rapporto di totale stima.
Al punto che nella guerra Secco-Deschamps dopo la promozione in A, Blanc optò per il suo direttore sportivo scaricando il connazionale. «Sono molto contento per questo rinnovo - ha commentato Secco da Siviglia, dove l’altro ieri ha visto Spagna-Inghilterra e lavorato sul mercato col procuratore Jose Segui - ed è il riconoscimento del lavoro per riportare la Juve ai vertici del calcio italiano e internazionale. Mi impegno per costruire una squadra competitiva e in grado di regalare grandi soddisfazioni a tutti gli juventini». Tifosi che da sempre si spaccano sul suo operato: c’è chi gli rinfaccia ancora le svendite di Ibrahimovic e Mutu, chi invece lo apprezza per gli ingaggi di Iaquinta e Sissoko. Soprattutto quest’ultimo è il suo fiore all’occhiello (lo voleva già nel luglio 2007), ma Secco non dimentica neanche i flop: le operazioni Almiron, Andrade e Knezevic (strappato al Toro dopo un braccio di ferro) lo aiuteranno a non ripetere certi errori in futuro. Il progetto Juve, dunque, prosegue con Secco in attesa di capire il destino degli altri dirigenti: tra quattro mesi, infatti, decadrà il consiglio di amministrazione col suo presidente Cobolli Gigli e l’ad Blanc (che però ha un contratto con la proprietà fino al 2011). La corsa scudetto e la lotta Champions determineranno eventuali cambi di strategie. «Siamo in corsa ancora per tutti gli obiettivi - riflette Secco - e ora dovremo procedere così per altri 3-4 mesi: poi tireremo le somme per vedere dove possiamo arrivare».
Ma Amauri da quanto tempo è che non fa gol?? :uhm:
Non ha segnato nel 2009.