Citazione:
Juventus, patto con Ranieri
"Non distruggiamo tutto"
Claudio Ranieri
La società ribadisce fiducia al tecnico
M.NEROZZI - G. ODDENINO
TORINO
Avanti con Claudio Ranieri, puntando la boa di fine campionato, e pure nella regata del prossimo anno: mentre dagli spalti s’abbatte la tempesta, contro tecnico e società, e qualche spiffero s’è infilato negli stessi corridoi del club, la Juve non cambia idea. Fiducia all’allenatore, ribadita tante di quelle volte, dall’ad Jean Claude Blanc e dal presidente Giovanni Cobolli Gigli, che ormai non lo si ripeterà più. Visto che però le voci del pranzo Blanc-Lippi fastidio l’hanno dato, e visto che iniziare un’altra stagione così potrebbe nuocere gravemente alla salute, bisognerà riavvicinarsi. Il primo collante, tra dirigenti e tecnico, dovrà essere questo finale di campionato, e un secondo posto da acciuffare.
Come ha detto ieri ad Alba, in occasione di due iniziative di solidarietà, Cobolli Gigli: «Dobbiamo restare concentrati sulle cinque partite che ci restano - ha spiegato il presidente bianconero -. L’obiettivo è recuperare questo scivolone e tornare al secondo posto, per una questione anche di prestigio». Per il resto, non s’abbatte: «Cerco sempre di vedere il lato buono delle cose, anche nei momenti di difficoltà e individuo molti lati positivi in questa Juve, ben sapendo che una parte dei tifosi non è soddisfatta». E magari, contesterà pure domenica, se la Corte federale della Federcalcio cancellerà la squalifica dell’Olimpico: «Ma una contestazione sarebbe nell’ordine delle cose - ha continuato Cobolli Gigli rivolto ai tifosi - perché non bisogna mai accontentarsi, semmai ripartire quando non c’è soddisfazione».
Ma, è certo, alla fine non sarà un disastro: «Tireremo le somme, e ci sarà una conclusione positiva». Al di là delle parole, non impugna le carte del divorzio neppure Ranieri: per lui, a fine stagione non ci sarà una resa dei conti, ma un semplice confronto. Per riaggiustare le cose, anche per il tecnico, basterà chiudere bene. Dobbiamo stare uniti - il pensiero di Ranieri - per finire bene la stagione e arrivare al secondo posto, dove siamo stati praticamente tutto il campionato. Mollare adesso - concetto che mille volte ha urlato alla squadra - vorrebbe dire rovinare quello che di buono era stato fatto, tra mille difficoltà. Rinsaldare l’asse società-allenatore non solo sarà fondamentale per scalare le ultime cinque tappe, ma soprattutto in vista dell’anno che verrà: Ranieri ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2010, lasciarlo solo sarebbe come consegnarlo agli umori dello spogliatoio con i primi scossoni.
Poi, chiaro, saranno i risultati a determinare il suo futuro sulla panchina della Juve. Un’opzione, nell’opera di ricucitura, potrebbe rivelarsi individuare un coordinatore tra società e squadra: ruolo che, a occhio, sarebbe disponibile a ricoprire Gian Paolo Montali, ora membro del cda e del comitato sportivo. Difficile però che venga istituzionalizzato, poiché nei piani di Blanc non c’è la variazione dell’assetto dirigenziale, per quanto in alcune occasioni (sconfitta l’anno passato con la Fiorentina e in ottobre a Napoli), Ranieri sia apparso in balia degli eventi. Intanto, la parola d’ordine, è compattarsi: «Ora è il momento di restare tutti uniti - ha ripetuto Gianluca Pessotto - e certo le critiche dei tifosi ci stanno, però c’è la voglia di crescere e migliorare insieme. Non bisogna distruggere tutto, siamo vicini a tornare a vincere, ci manca solo un ultimo step».
Il team manager ha difeso anche l’ormai certo arrivo di Fabio Cannavaro, altra miccia che aveva incendiato la curva: «Rispettiamo l’opinione dei tifosi, ma credo che il suo acquisto sarebbe un arrivo di grande spessore. Uno come lui non si discute. Può contribuire a portare la Juve in alto». Un altro che può facilitare il compito è, tanto per cambiare, Diego Ribas da Cunha, il trequartista brasiliano del Werder Brema, sul quale la Juve ormai punta decisamente. Praticamente steso l’accordo con il giocatore, ora l’ostacolo è il sì del club, e quello del padre, che ha il 15% del cartellino: i bianconeri vorrebbero chiudere tutto in fretta, per evitare brutte sorprese. E altre contestazioni.
Non so cosa pensare.