Originariamente Scritto da
tomlovin
In passato i campi, i tifosi e gli stadi contavano meno perchè non c'era tutta questa differenza: in inghilterra e in spagna erano meglio i grandi campi ma pure lì si vedevano delle cose un po' così, come in italia.
Quindi, essendo più o meno alla pari sotto quel punto di vista, è chiaro che la differenza la facessero le squadre, il gioco.
Oggi non è più così ed è anche ovvio, credo: se parliamo di vendere il calcio a chi di calcio non ne mastica (e in asia non ne masticano, mediamente), è chiaro che gli elementi di primo impatto, la "cornice" ha la sua importanza.
Mettiti al posto di un cinese che non sa una fava di schemi, tattiche, tecnica, ecc: da una parte vede due squadre che giocano su un campo perfetto, in uno stadio pieno, senza nessun fumogeno e che ribaltano l'azione continuamente, con un gioco veloce e mirato soprattutto a far gol. Cioè, vedono qualcosa di più simile a holly e benji.
Dall'altra vede due squadre che giocano su un campo un po' spelacchiato, in uno stadio con qualche vuoto (magari anche parecchi vuoti), qualche fumogeno e qualche striscione scritto coi pennelli e che fanno un calcio più bloccato, più lento, più tattico.
Io credo che il primo pensiero che ti viene, al posto di quel cinese, è che nel primo caso si gioca ad un livello superiore.
Che è anche vero, intendiamoci (oggi la premier è meglio della A), ma all'impressione contribuisce anche tutto il resto.
Poi ok, sul discorso dei campioni c'è poco da dire: quelli vanno dove stanno i soldi e a tutt'oggi di sceicchi in serie A non ce ne sono.