incominciato in aereo e mollato a metà.
Magari lo riprendo.
Bah, gli zombi non è che mi isprino troppo e Orgoglio e Pregiudizio quando l'avevo letto mi aveva annoiato....
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auguri, io ho mollato il secondo perchè mi ricordava il primo.
Forse dovrei rileggere il primo per vedere perchè il mondo lo apprezza così tanto.
Per un paio di secondi mi è venuto lo scrupolo di dire "Dovrei leggere prima l'originale", poi ho pensato quanto mi suona pesante come libro e ho lasciato perdere...:bua:
non è affatto pesante e anzi m'ha molto divertito in alcuni punti :asd:
Jane Austen pesante? :uhm:
Letto Sette piccoli sospetti di Christian Frascella, carino! Fresco, divertente, bei personaggi e bella storia anche se magari non originalissima. Peccato il finale, troppo consolatorio e appicicaticcio. Però carino :sisi:
Ps: ah, vi ricordo che il bianco è male, il rosso è bene e D'Avenia deve morire ammazzato :teach:
Io non ne so assolutamente niente di Jane Austen, se non che l'ho studiata a scuola, e questo va a suo demerito...:asd:
Avevo pure io cominciato orgoglio e pregiudizio, l'ho mollato per scarso interesse e per altri libri. Ma dovrei riprenderlo.
Piuttosto, ho cominciato questo
http://giotto.ibs.it/cop/copj13.asp?f=9788804592648
http://www.ibs.it/code/9788804592648...e-central.html
Dopo 15 pagine devo dire che è la lettura più ostica e impegnativa che abbia mai affrontato. Qualcuno lo conosce?
:uhm: io vari film presi dal romanzo sono tutti divertenti... ( il che non vuol dire niente ) ma addirittura pesante...bho.
intanto ho finito il bellissimo "Vergogna" ( a breve apro il topic ) e inizio :uhm:
dipende molto da Lully che ha da leggere poco per rimettersi in pari e non voglio attardarmi...
uno tra:
"Follia per 7 clan"
o
"Umiliati e offesi"
( non potevo scegliere due romanzi piu' diversi :asd: )
avanti col sondaggione :asd:
ho finalmente trovato il secondo libro di Genna su Montorsi e Lopez.
Non toccare la pelle del drago.
E continuo a leggere American Tabloid di Ellroy.
L'ho già detto che scrive benissimo ? Nella combriccola c'è qualche altro suo fan ?
deciso :snob:
comincio Philpip K. Dick, "Follia per sette clan".
Ellroy :rullezza:
Tra l'altro se recupero una vecchia intervista, c'è una storia meravigliosa sulla maniera in cui è arrivato al suo stile... :bua:
Sava, bello Follia per sette clan :snob:
Io ho iniziato L'ultima estate di Cesarina Vighy :uhm:
Non male, come inizio :uhm:
io ho "aspettato" a leggere american tabloid proprio per leggere tutta la trilogia americana.
American Tabloid mi sta piacendo però devo ammettere che lo schema è molto simile a quello della tetralogia di los angeles, probabilmente se non si intervalla la lettura dei due cicli possono sembrare molto simili, anche se comunque bellissimi.
Finito L'insostenibile leggerezza dell'essere, di Milan Kundera, inizio Il palazzo della mezzanotte, il nuovo (o meglio, vecchio) romanzo di Carlos Ruiz Zafòn
Letto Bologna permettendo di Mattia B. Bagnoli, e qua rischio di essere un po' di parte: il romanzo è un giallo ben scritto, anche se lascia per strada spunti che se meglio approfonditi migliorerebbero molto il libro - epperò Bologna è ben descritta, e l'atmosfera un po' scura e svaccata della città è tutta lì :sisi:
Ora do un'occhiata a L'Ipotesi di Copenhagen di Oscar Caplan, ma mi sa che presto lo mollo e passo ad altro :uhm:
Finito American Tabloid.
Bello il "solito" Ellroy, molto noir, personaggi interessanti, storia incasinata ma interessante.
Per ora il primo libro di questa trilogia mi ha preso molto di più di Dalia Nera.
L'evoluzione dei personaggi è qualcosa di incredibile come l'intreccio della trama.
Ora ho sul comodino la casa del sonno di coe, comprato perchè volevo dare una seconda chance all'autore anche se lo schema simile alla famiglia winshaw non mi entusiasma troppo.
Secondo me quello che lo frega nella quadrilogia di LA è l'insistenza sulle storie orrorifiche di psicopatici e criminali seriali, che sembrano messe lì un po' per l'effetto "silenzio degli innocenti" che tanto andava di moda nei nineties, un po' per dare conto maldestramente della decadenza morale americana. La trilogia sull'America, che è invece molto sobria e incentrata sulle trame politiche, ci guadagna moltissimo, imho.
Ti dirò a pensarci bene in realtà non so quale sia meglio tra le due, per ora.
Da una parte c'è American Tabloid che essenzialmente mette sù tre protagonisti e la storia è vedere come i tre protagonisti si evolgono, con tante micro/macro vicende che si intersecano e si intrecciano tra di loro, però a ben vedere nonostante il titolo la storia è solo un pretesto per far muovere i tre protagonisti.
Nel tetralogia di Los Angeles invece i personaggi sono dei pretesti per raccontarti una storia, la trama ha un ruolo portante, bisogna trovare il mostro.
Ad un occhiata superficiale i due schemi sembrano uguali e invece sono molto diversi, o almeno, io li trovo diversi
e direi che ci vuole poco :asd:
scherzi a parte ho dato un'occhiata al topic e ho visto che i commenti sono positivi.