mandarlo via? che cavolo di punizione è "da domani tu non puoi più bere Pepsi, solo Coca Cola!"
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il ruolo di vaticanista ha un certo prestigio. se fai il vaticanista (dove hai essenzialmente le funzioni di caporedattore) e ti sbattono, che so, a fare il redattore degli spettacoli o di cronaca vieni degradato. quindi sono meno responsabilità, una posizione meno importante, e meno soldi.
capisco che si possa scherzare con i fanti e si debban lasciare i santi, ma se - non lo so, è un'ipotesi - il tizio in tanti anni di carriera non ha fatto grossi errori, non è tanto normale che alla prima cacata lo cacci. poi non so, se la pensi in maniera diversa spero di non diventare mai un tuo dipendente :D
:fag:
C'era un tempo in cui l'informazione doveva essere imparziale, obiettiva, poi, con la lottizzazione delle reti Rai ai partiti politici avvenuta nella prima repubblica in Italia è nato il mito dell'informazione Pluralista, ovvero ognuno dice quello che vuole e nel modo che gli sembra più opportuno per i suoi fini, e gli amici di Rai3 sono i più esperti in questo campo. berlusconi non ha fatto altro che imparare da loro. Non prendertela con lui, ma con chi ha la colpa davvero.
:no:
che poi... come non sapessimo che in Italia le cose vanno così. De Gennaro, da responsabile della mattanza del g8, è finito a fare il capo di gabinetto degli Interni e poi il capo dei servizi.
la Petruni, che affettuosamente censura ogni notizia sgradita a Berlusconi, roba che il tizio del tg3 manco si sogna, è tra i papabili per la carica di direttrice del tg2.
and so on...
A me sembra un provvedimento adatto al caso...
:boh2:
Licenziarlo solo per sta cosa effettivamente sarebbe stato un po' tanto, ma rimuoverlo dall'incarico mi sembra proprio il minimo.
Anche perchè alla prossima minchiata gli si aprono le porte per il calcio in ****...
:asd3:
sono d'accordo con te, a me sembra un provvedimento che ci sta.
a margine, sono commosso dal numero di paladini della libera informazione che questo caso ha fatto uscire dalle loro catacombe. mi chiedo dove fossero negli ultimi 35 anni :asd:
tutto il caso politico che è venuto fuori per sta roba :sisi:
ah, e caesarx :sisi:
ma parliamo di cose serie :sisi:
povero clem clem :cattivo:Citazione:
Per la prima volta a Strasburgo gli stipendi sono uguali per tutti
L'eurodeputato del Pdl: "Questi non sanno quanto si prende a Montecitorio"
"Una miseria questi 290 euro"
Mastella protesta per la diaria
dal nostro inviato MARCO MAROZZI
STRASBURGO - "Una diaria di 290 euro! 'Sta miseria. Non ci si sta dentro. Questi non sanno cosa si prende al Parlamento italiano". Clemente Mastella esterna il suo disappunto per le nuove "durezze" a cui sono sottoposti i 736 eurodeputati. "Si prende meno che in Italia". Lo urla in ascensore, sventolando furioso le carte che via via gli porgono i suoi assistenti. Studia i chilometraggi. Chiede a Cristiana Muscardini, storica eurodeputata di An, ora nel Pdl assieme all'ex ministro di Prodi, come funzionino le firme-presenze per essere pagati.
Per albergo e vitto la Ue paga ai deputati 295 euro al giorno. Più una correzione legata alla durata del viaggio e alla distanza fra casa e aeroporto (tre euro al chilometro). Fino a questa legislatura gli euro erano 250: l'aumento è legato alla nuova normativa scattata all'Europarlamento. Da quest'anno tutti i deputati guadagnano uguale: 7.666,31 lordi al mese, indicizzati sull'inflazione. Al netto, sono 5.700 euro. Con pensione dopo cinque anni, finito il mandato. Finora invece gli stipendi erano equiparati a quelli dei parlamentari nazionali: gli italiani erano i Paperoni e adesso prendono meno; ma per lituani, bulgari, e molti altri è una pacchia.
Nel conto, poi, ci sono 4.402 euro al mese per spese generali: vere o no, non si deve dimostrare nulla. Solo essere presenti in aula almeno sette volte all'anno. Altri 17.570 euro mensili, invece, sono per l'indennità di segreteria: stipendi e spese degli assistenti scelti dal deputato. Finora anche questa cifra era intascata senza ricevute, magari per collaboratori condivisi fra deputati.
I biglietti aerei per la prima volta non sono rimborsati a forfait: i rimborsi di business class per biglietti low cost o per viaggi di gruppo in auto erano prassi diffusa. Così ora è obbligatoria la ricevuta. Idem per la benzina: 0,49 euro al km. Infine, 4.148 euro sono destinati a viaggi fuori dai rispettivi Stati e 149 euro al giorno, hotel escluso, per missioni extra-Ue. Finisce così l'escamotage di incassare 1.500 euro in nero a settimana per i viaggi aerei che i deputati compiono per le tre settimane mensili di sedute a Bruxelles o Strasburgo. Alcuni, peraltro, si facevano vedere all'Europarlamento anche la quarta settimana, quella destinata al collegio di casa. Altri 1.500 euro.
:asd:
Ma che vai dicendo? :rotfl2:
Al massimo meritava una lavata di capo, figurarsi trasferirlo, e figurarsi ancora di più mandarlo via. E' pazzesco, solo in questo schifo di paese ipocrita poteva succedere una cosa del genere.
Che poi sto giornalista non ha fatto che dire la verità, i papa boys riempono i loro accampamenti di profilattici, molti cattolici sono per l'aborto, moltissimi per l'eutanasia, quasi tutti per il divorzio, però poi se uno dice le cose come stanno va trasferito.
Domanda: se un giornlista o un politico avesse fatto cori della stessa gravità e volgarita come quelli di salvini però ciontro il vaticano, cosa sarebbe successo? :fag:
Guarda, se vuoi una prova di onestà, ti dico subito che il coro di salvini non è niente di che, è una cosa che fanno tutti, che canto pure io allo stadio, ed è stato solo coglione/sfortunato lui a farsi beccare.
che ne pensate della svolta craxiana di ualter? :D
Citazione:
Veltroni su Craxi:
«Innovò più di Berlinguer»
Svolta dell’ex leader pd: solo lui capì davvero la società, insufficienti gli sforzi di Enrico
ROMA — Craxi? «Interpre*tò meglio di ogni altro uomo politico come la società italia*na stava cambiando». La sua politica estera? «Fu grande. Ci fu l’episodio di Sigonella ma anche la scelta di tenere l’Ita*lia nella sfera occidentale, sen*za intaccare autonomia e di*gnità del Paese». Parole di Walter Veltroni (dirigente per trent’anni di Pci, Pds, Ds, ex segretario pd) davanti a Stefa*nia Craxi, la figlia del leader socialista che fu capo del go*verno dall’83 all’87. Occasio*ne, il libro di Stefano Rolan*do, Una voce poco fa. Politica, comunicazione e media nella vicenda del Psi dal 1976 al 1994.
Veltroni, asciutto e disteso, in attesa dell’uscita a fine ago*sto del suo nuovo romanzo, effettua, nella Sala della Mer*cede della Camera, un altro strappo con il suo passato. Ri*corda che Craxi aveva di fron*te due grandi partiti, uno sem*pre al governo — la Dc — e uno sempre all’opposizione — il Pci — in un sistema che stava bene a entrambi: massi*mo di stabilità e massimo del debito pubblico: «Craxi deci*se che bisognava cambiare gioco, porre la sinistra di fron*te al problema di una nuova leadership ». Il Pci, intanto, si trascinava quella grande mac*chia, il 1956, l’invasione del*l’Ungheria: «Ho riletto i verba*li delle riunioni del partito, fanno accapponare la pelle». Craxi nel ritratto tutte luci e niente ombre che ne fa Veltro*ni, disegna un partito diver*so, rispetto ai modelli del No*vecento, Pci e Forza Italia, «un partito fluido, moderno, capace di raccogliere anche ciò che non è omogeneo a sé, ma che si unisce attorno a de*terminate idee». E sembra che rievochi il suo Pd.
Craxi innovava ma, negli stessi anni, anche Berlinguer trasformava il Pci. Con uno sforzo, dice Veltroni, già gio*vane collaboratore di Berlin*guer, «non sufficiente al pro*cesso che bisognava mettere in campo. Il Pci soffriva l’inno*vazione come tale». Eppure Berlinguer non era certo un conservatore: «Sono tra quelli — dice Veltroni — che pensa*no che l’Unione sovietica ab*bia fatto di tutto, ma proprio di tutto, per togliere di mezzo Berlinguer...».
La platea è piena di sociali*sti di un tempo. Antonio Ghi*relli, già portavoce di Pertini. Gennaro Acquaviva, che fu trait d’union fra socialisti e cattolici. Luigi Covatta, sotto*segretario di Craxi. Enrico Mentana, prima tessera Psi nel 1974, a 19 anni. Ma spun*tano anche l’ex ministro Fran*cesco De Lorenzo, come Craxi coinvolto in Tangentopoli e Gustavo Selva. Nella ricostru*zione di Veltroni un’ombra, per la verità, c’è e riguarda l’ultima fase del craxismo: «Referendum 1991, sulla rifor*ma elettorale: Craxi anziché dire 'andate al mare', avreb*be dovuto usare quella leva per promuovere il bipolari*smo. E la riforma sarebbe po*tuta avvenire solo con una lea*dership riformista e non con una post-comunista». Era Cra*xi, insomma, il capo naturale a sinistra.
Nella memoria di Veltroni c’è anche spazio per un ricor*do che lo accomuna al leader socialista. «Nel ’96 io dissi: 'Un giorno o l’altro si dovrà arrivare a un’Internazionale né comunista né socialista, ma democratica. Nel mio cam*po, un’affermazione difficile da fare. Ma era lo stesso con*cetto che esprimeva Craxi. Og*gi è naturale per tutti pensare che Obama e il partito india*no del Congresso stiano assie*me nel medesimo organismo mondiale».
Stefania Craxi dice che è «felice di sentire Walter parla*re così». Ma non è indulgente come Walter. Afferma che il Psi di Craxi cadde anche per mano dei grandi giornali di proprietà dei «poteri forti», Fiat e De Benedetti, in disac*cordo con Confindustria sul decreto che tagliava la scala mobile: «Quei grandi giornali si portarono dietro altri gior*nali, come l’Unità , diretta al*l’epoca da Veltroni, qui pre*sente...» .
stai diventando un fanboy anche tu però :asd:
1) si è dimesso da parlamentare italiano perché doveva scegliere tra quella carica e quella di europarlamentare
2) nel caso fosse una tesi di copertura, lo "spostamento" di Salvini sarebbe simile a quello del giornalista, della Pepsi e della Coca Cola.
Aba, dove minchia è il topic che riguarda Gabriele Sandri?
Possibile che nessuno in BS sia indignato dalla sentenza?
:o
Oppure sono tutti in vacanza?
:mah:
Ciò nonostante dargli l'omicidio colposo è stato ridicolo... ecco, l'ho detto.
:sisi:
Perche'? :look:
beh uno che piglia e si mette a sparare in mezzo a un autostrada tanto bene non sta. volontario forse no... come si chiama... preterintenzionale? ci stava come caso?
No, nemmeno la preterintenzione andava bene.
Gli hanno dato la "colpa cosciente", ha sparato per fermarlo pur sapendo che avrebbe potuto colpirlo ED UCCIDERLO, ma senza volerlo fare. A me sembra una minchiata, avrebbero dovuto dargli il "dolo eventuale", ovvero ha sparato sapendo che avrebbe potuto colpirlo e fregandosene del fatto che lo avrebbe potuto uccidere.
Non si spara così, un'arma non è un giocattolo.
:asd:
Non ti preoccupare, basterà il prossimo topic su qualsiasi tipo di protesta kontro per farla sparire di nuovo.
:asd3:
Sandro, non e' la parte di quellochehaiscritto.
E' la parte caramba. :D
Comuque se ha sparato, vuol dire che non transitavano mezzi.
Ma Veltroni è impazzito o cosa?
Sono allibito.
Quindi, quindi e' un casino ...
Dare giudizzi senza sapere tutto quello che e' successo mi pare molto difficile.
Sicuramente non voleva uccidere quel ragazzo, dai, non e' matto il poliziotto.
Sicuramente non ha estratto l'arma e sparato con tanti mezzi che gli attraversavano la visuale, non con questo che 'giustifico', ma sicuramente viene meno il "poteva colpire un mezzo che passava di li".
L'omicidio volontario come accusa mi pare che non ci stia.
Preterintenzionale o colposo?
Hanno dato il colposo, se vogliamo discutere almeno andiamo prima a vedere le motivazioni. ;)
Sparare ad altezza uomo attraverso l'autostrada mi sembra da malati di mente che non si rendono conto di quello che fanno
Dai Maspolo, ho visto solo un paio di volte in vita mia sparare e sempre solo per aria ( bhe' una volta mica troppo mi sa ma era l'inferno in terra :asd: ), tirare in linea retta attraverso la carreggiata perche' 10 tizi si menano e' una roba da folli.
Anche se fuggivano con l'auto non doveva assolutamente aprire il fuoco. Ripeto, era una rissa come millemila altre che gli passa in testa di aprire il fuoco, oltretutto senza nessuno in evidente pericolo ?
Stavolta il tizio ha veramente cagato fuori dalla tazza.
Un piccolo fix...
Ed ecco il punto.
Non si spara, se si spara si spara per eliminare una minaccia. Punto, fine, stop, alt.
La prima cosa che insegnano nelle scuole di tiro è che un proiettile che parte da un punto arriva sempre e comunque in un altro, e la dove arriva, se c'è qualcuno, gli fa male. Quando si fa partire un colpo BISOGNA avere la coscienza di dove andrà a finire. Se non la si ha non si spara.
C'era una minaccia a lui od a qualcuno in quel momento? no? ha sparato a ***** di cane.
letto ora di Veltroni :|