i dinobot :rullezza:
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i dinobot :rullezza:
questa saga sta diventando sempre più tamarra :asd:
Synecdoche, l'ho interrotto a metà: mi ero appena mollato con la ragazza, avevo problemi di salute e mi stava mettendo addosso una malinconia ansiogena over 9K :bua:
:bua:
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:asd:
No, ovviamente. Quello che fa senza avere una telecamera in mano non ha nessuna ripercussione negativa sul livello qualitativo di quello che fa come regista. Rimane il fatto che essere bravo come regista non ti dovrebbe dare nessuna immunità, né morale né penale. Dovrebbe stare dietro le sbarre, punto. Se questo significa che non può più far film, stigrancazzi.
Discorso vagamente simile per Hoffman. Lui era veramente un grande, ma rimane il fatto che farsi trovare morto con un ago nel braccio è una minchiata da imbecille.
Ripeto. Tatto, ci vuole tatto. Ma poi che senso ha sentenziare sull'atto in se, un uomo è morto, un artista che lascia un continum della sua arte. Non è che morire di cancro o schiacciati da un treno per salvare un infante dia più valore, è una falsa idea consolatoria che tende a giustificare l'incomprensione dell'evento.
Trovo corretta la prima parte del tuo discorso, ma completamente sballata la seconda. Innanzitutto morire di overdose non significa aver fatto del male volutamente ad un'altra persona come un altro regista, in secondo luogo, le cause che portano all'uso di droghe pesanti spesso vanno al di là della condizione sociale e stanno in fattori e valori a noi non riconosciuti.
Il gesto di Hoffman era personale e non diretto ad altri in forma maligna, per cui porre una condanna alla persona per la morte (che lui stesso si è procurato consciamente o inconsciamente), lo trovo davvero ingiusto.
Riscrivo solo per dire che Nebraska è veramente un bel film, divertente e con un bel significato di fondo
Talenz :consola:
:asd:
Beh diciamo che avrei dovuto scrivere due messaggi separati. Non è che implico che Hoffman sia sullo stesso livello di Allen. Nemmeno nego che la dipendenza sia fondamentalmente una malattia, non un crimine. Difatti io non condanno moralmente Hoffman, dico solo che ha fatto una minchiata. Mi pare innegabile, dato il risultato. Molte persone ne sono affette, ma non muoiono, riescono a fermarsi un passo prima. Se invece la sua dipendenza era talmente forte da fargli perdere completamente il controllo, è sempre una scemenza non affidarsi all'aiuto di qualcuno che ti possa fermare per tempo. Il risultato non cambia. E i toni che uso sono duri PROPRIO PERCHÉ lui mi piaceva un sacco, proprio perché abbiamo perso una cosa bellissima per una mancanza di cautela da parte sua.
io penso sia sempre molto facile parlare della droga da parte di persone che non ne hanno mai fatto uso, per lo meno parlando di droghe serie (venitemi a dire che siete degli eroinomani dai su, cavoli spero per voi di no)
e penso sia facile dare giudizi su un mondo che in realtà non si conosce, il mondo dello star system ha "regole e meccanismi" (giusti, ingiusti, veri o fittizi, stupidi o meno, quel che volete) che noi non comprendiamo
troppo facile
quindi anche io non capisco l'accanimento su questo tipo di morte
non lo giustifico, assolutamente, ma trovo che la condanna aprioristica in questo caso specifico sia superficiale
sul discorso di allen invece è ovvio che l'essere un ottimo artista non dovrebbe impedire una condanna nel caso fosse giusta, ma al di là di questo non capisco il senso dell'articolo
non penso che un quadro di picasso venga giudicato minimamente in base al fatto che lui era un pezzo di merda e spegneva le sigarette sul volto della compagna, sempre che sia vero e per carità non voglio accumunare i due casi, in ogni caso deprecabili, era per fare un esempio sempre legato all'articolo originale su allen, quindi non vedo perchè giudicare i suoi film in base al suo operato come uomo
poi ovviamente ritengo giustificabile se una persona decide di fare a meno dei film di allen poichè gli fa schifo come essere umano, ma non è un giudizio sull'artista, solo una presa di posizione, condivisibile o meno, sull'uomo
Lo ripeto ancora poi non lo ripeto più. Non ho dato nessun giudizio morale. Non ho negato che avere una dipendenza sia un problema, non un crimine. Non mi sto accanendo. Non c'è nessuna condanna, aprioristica o meno. Solo dire le cose come stanno.
È come fare bungee jumping.
Fare bungee jumping non è un crimine.
Fare bungee jumping non è moralmente sbagliato.
Fare bungee jumping non è stupido.
Fare bungee jumping da solo senza controllare che la corda sia ben fissata, invece, è stupido.
Questo ha fatto Hoffman. Negarlo è altrettanto sciocco.
Avere una dipendenza non è un crimine.
Avere una dipendenza non è moralmente sbagliato.
Avere una dipendenza non è stupido.
Avere una dipendenza e affrontarla da solo senza cercare di non schiantarsi con essa, beh sai già come va a finire.
"Eh si ma lo star system" non è un argomento pertinente. Non tutti gli attori sono drogati, e anche se lo fossero non tutti muoiono di overdose.
Superficiale è perdonare (crimini o sciocchezze che siano, questa l'unica cosa in comune tra Allen e Hoffman) solo perché chi lo ha fatto è "speciale".
Io non conosco Hoffman, la morte è una questione intimamente personale, quindi non ha senso giudicarla. Conosco i personaggi cui Hoffman ha dato vita, alcuni clamorosi. Di quelli ho il dvd, non moriranno mai.
non ricordo di aver quotato le tue parole nel mio post, lo specifico solo per dire che non era una invettiva contro di te, ma una considerazione generica, ovvio legata anche a quello che tu hai detto, ma non contro di te, non vedo perchè ti devi scaldare in questo modo
in ogni caso
dire che lo star system non è pertinente vuol dire che il contesto in cui vive una persona non influisce in nessun modo su quello che fa e secondo me è erroneo, in alcuni casi potrebbe non essere determinante, ma per la stragrande maggioranza degli esseri viventi lo è eccome, pertinente, sopratutto in un mondo emotivamente fragile come lo star system
condivido invece la tua ultima frase, sul perdonare solo perchè uno è "speciale"
edit: però il parallelo bungee jumping e droga è leggermente bolso eh
Quali siano state le vere intenzioni di Hoffman non è dato sapere e su questo Durkeim ha lasciato letteratura adeguata per capire.
Anche su questo però si può discutere. La punizione dell'"orco" è più importante del favore che fa al mondo donandogli i suoi film? Il male di una violenza sessuale è superiore al male di negare al mondo certi capolavori della storia del cinema? In pratica, l'umanità ci guadagna o ci perde dall'impedire a un genio di esercitare la sua arte per fargli scontare i suoi gravi peccati?
Non sto affermando nulla, sto solo pensando ad alta voce.
La tua riflessione è un iperbole deviata e testimonia un fatto ovvero quello che in fondo in fondo siamo esseri deviati che sapendo di esserlo tentano da migliaia di anni di regolamentarsi moralmente ma che quanto più ci provano tanto più falliscono. Qualche filosofo qui dentro ti potrebbe raccontare l'idea di Platone a riguardo.
Dai per scontato, Hellvis, che sto dono di grande arte serva ancora davvero all'umanità. E pure se la questione e spinosa no. L'impunità del reato non e sopra nulla, ne carica artistica, politica o religiosa. My 2 cent.
by Nexus5
Non può esserci alcuna amnistia per motivi artistici, non credo però che non facciano un processo in America solo perché è Allen. Le vittime si sono mosse in maniera sbagliata, evidentemente, sennò Allen sarebbe stato punito in qualche modo.
Discorso semplicissimo : per la collettività è più importante tutelare il principio per cui la sessualità dei bambini è inviolabile e si deve sviluppare liberamente senza che sia preda della sessualità di un'adulto o è più importante introdurre il principio per cui se hai creato opere il cui valore artistico è, diciamo universalmente riconosciuto, allora è possibile non vedersi applicato il precedente principio o altri?
E come per Hoffman, se l'opera rende il suo autore immortale, dove sarebbe il problema per la collettività ? La condanna non è una damnatio memoriae, tutela solo altri interessi della collettività, se da ciò ne consegue anche un'effetto obliante (esiste? Si può dire, facciamo che all'una me la passate) verso l'autore e le sue opere forse è perché per la collettività quello che ha fatto non è così rilevante come si pensava. O no?
Ancora più semplice Camus, senza circostanziare sulla situazione specifica. Nella legge non si dovrebbero due pesi e due misure. Se ci sono attenuanti specifiche e attinenti, ovviamente si considerano, ma il tuo "valore intrinseco", che sia artistico o meno, non ha la minima rilevanza. Altrimenti accettiamo anche che i ricchi siano non puniti, perché coi loro soldi fanno tanto bene alla collettività. O quelli belli. O i potenti. O i $categoria_a_caso.
Nella realtà è successo esattamente questo.
Allen avrà avuto avvocati migliori (questione di soldi ma anche di status sociale, dovuto alla carriera), ma soprattutto una figura da far pesare che ha praticamente silenziato il fatto nell'opinione popolare. E' un meccanismo strano, si riduce al fatto che per noi è più facile far finta di niente e amarlo per quello che fa. All'atto pratico la scissione uomo/artista non serve a un bel niente e capisco il punto di vista della ragazza che lo vede glorificato in ogni dove, fa rabbia.
Sulla veridicità del fatto contestato, personalmente, ho pochi dubbi, ma anche se fosse stato trovato colpevole dal tribunale la sua fama o meglio il suo valore artistico ci avrebbe spinto sulla stessa discussione (v. Polanski)
Pensate a quanta ispirazione ha dato al Cinema Adolf Hitler: senza di lui non avremmo avuto film di Chaplin, Mel Brooks, Tarantino, Spielberg.
E' proprio un peccato che l'abbiano spinto a suicidarsi.
Tornando a parlare di cose del cazzo, per il mio ritorno autonomo sulle scene teatrali ho deciso di modificare un testo del 1970 solo perché mi divertiva la sinossi :asd: non ho la più pallida idea del contenuto dell'opera finché non mi arriva, probabilmente la userò come base di partenza per una cosa totalmente diversa. Oppure no, vedremo :asd:
Questa la sinossi che piacerà sicuramente ad Alberace (non è vero, ma vabbè :asd: )
Citazione:
Smitten by fantasies of Fidel Castro, Betsy finds that she cannot respond to the advances of her fiance, Hadley, unless he assumes the guise of the Cuban leader-beard, army cap, cigar and all. Hadley has reached the point of suggesting psychiatric help when onto the scene bursts Paco, a bearded revolutionary, seeking refuge from (he says) the CIa men who are pursuing him. Betsy's immediate attraction to the debonair stranger is the last straw for poor Hadley-and from there on the plot, twists and turns hilariously until the truth is out (or is it?) and Betsy's hang-up has (or has it?) been overcome for good.
Qualcuno è riuscito a vedere il film Dimensions? Film British.
Di che parla?