Vi chiedo scusa... ma qualcuno è in grado di dirmi esattamente per quale ragione stiamo per prendere barzagli o bovo? :bua:
Mi sfugge in quale modo il loro arrivo dovrebbe rafforzarci :chebotta:
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Vi chiedo scusa... ma qualcuno è in grado di dirmi esattamente per quale ragione stiamo per prendere barzagli o bovo? :bua:
Mi sfugge in quale modo il loro arrivo dovrebbe rafforzarci :chebotta:
da quel che ho capito con un altro centrale si sposterebbe Bonucci a destra/Chiellini a sinistra in modo da rendere la difesa più solida
Cioè, mettere uno della coppia centrale sull'esterno? Credevo che ci fosse un limite, all'idiozia :asd: ...
Se veramente vogliono fare una cosa del genere (invece di cercare un terzino) sono da ricovero.
oh datemi un'altra spiegazione? Non lo so neanche io... :asd:
non è possibile che spostino chiello a sx, non son così scemi
la spiegazione è che se arriva barzagli lo fa per prendere il posto di lefrattaglie (in scadenza e magari lo vendon ora per ricavarci qualcosa)
Da Tuttojuve: niente Maccarone per La Juve, c'è la Samp
Ci vuole un bel :alesisi:
Moggi ha appena confermato su 7Gold tutto ciò che noi farsopolisti pensiamo da tempo: Marotta non è stato scelto da AA, ma dalla precedente dirigenza. ;)
Ah, leggo solo ora: auguri Frittole. Minchia, però sei un nonnetto :asd:
legrottaglie forse non lo rinnovano e Rinaudo probabilmente torna a Napoli già a gennaio.
In pratica serve minimo una riserva anche tenendo conto di Sorensen
Ma non l'aveva già detto Elkann o Agnelli alla presentazione di Marotta parlando di decisione congiunta ?
Ha detto anche chi ha deciso di metterlo nel cda della juventus ?
Ti dirò... se si accontenta dello stipendio che prendeva lanzafame (seee... come no :asd: ), io quasi quasi me lo riprenderei :asd:
Legrottaglie cmq, a meno di cederlo in questa finestra di mercato, fino a giugno c'è... col chiello, legrottaglie, bonucci e sorensen... beh, non vedo questa fretta di prendere ora uno di quei due.
Tra l'altro... ma siamo proprio sicuri che barzagli sia meglio di legrottaglie?
Non è meglio rinnovare l'atleta di Cristo, e risparmiare soldi (anche fossero 100mila euro) da dirottare altrove?
Bah... da qui a giugno andrebbe benissimo (considerato come stiamo messi)... ma certo che un attacco che conta iaquinta (31), amauri (30), toni (33) e del piero (36) non credo abbia bisogno di un altro over 30... se ragioniamo con un minimo di prospettiva.
Pure perchè se lo faranno pagare... anche mettendoci di mezzo il cartellino di tiago, una decina di mln cash devi investirceli...
Ed ha senso investire una decina di mln cash per un 31enne?
Non lo so mica...
cmq a cosa serve non si sa, ma sembra fatta per barza
Citazione:
Sportitalia - Juve, gli obiettivi per l'attacco
12.01.2011 23.30 di Antonio Vitiello articolo letto 2908 volte
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Manca solo la firma per Andrea Barzagli alla Juventus. L'operazione è quasi conclusa. Dopo il difensore del Wolfsburg, la società si concentrerà sull'operazione dell'attacco. Tutte le strade portano a Forlan. In proiezione ci sono due nomi. Il primo è Antonio Floro Flores, il secondo è Adrian Mutu. Ma Forlan - si apprende su Sportitalia - è la punta che la Juve sta pedinato con maggiore interesse, inoltre non è mai stato dichiarato incedibile dall'Atletico Madrid.
La litania di Marotta e il coraggio di Andrea
Nicola Negro Mercoledì 12 Gennaio 2011 23:45
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“Coglieremo le opportunità che si presenteranno anche se non sempre ce ne sono che permettono di incrementare la qualità della squadra. Non andremo comunque a fare investimenti cospicui, perché terremo per la prossima estate la parte consistente. Lavoreremo di fantasia”. Le avrete certamente riconosciute. Parole e musica di Giuseppe Marotta per un disco che suona a mo di litania ogni volta che gli si chiede se e come la Juventus interverrà nella finestra di mercato invernale. Non me lo voglio nemmeno immaginare Marotta a rovistare nel virtuale outlet del calcio fra i banconi delle seconde scelte altrui, quando non proprio delle terze. Ma come si può pensare di rafforzarsi davvero aspettando l’occasione buona o l’ultimo giorno di calciomercato?
Noi crediamo che sia tutta colpa di Calciopoli e della gestione post farsa proclamata da John Elkann con tanto di benedizione di Montezemolo e Boniperti. Ma ora il rischio sempre più forte è che il ritorno di un Agnelli, Andrea, al vertice della società bianconera si confonda con le simpatiche gestioni Cobolli Gigli-Blanc che tanto sono piaciute e hanno divertito soprattutto gli anti-juventini d’Italia. E’ vero che l’inversione di marcia del nuovo presidente riguardo all’atteggiamento della società su Calciopoli c’è stato, anche se a oggi è difficile capire quale sia l’efficacia delle azioni intraprese, ma è il nuovo progetto tecnico quello che preoccupa. I risultati arrivati alla boa del girone di andata sono infatti simili, se non peggiori, rispetto alla tanto vituperata Juventus allenata da Ferrara.
Colpisce la distanza fra l’ambizioso obiettivo di centrare la qualificazione alla prossima Champions League e la consapevolezza di essere alle prese con una squadra monca di alcuni tasselli. Mancano ancora alcuni pezzi in grado di assicurare il salto di qualità e dare continuità agli apprezzabili risultati ottenuti, almeno fino a Natale, dall’organizzazione di gioco voluta dal nuovo tecnico Del Neri. Non si tratta di una constatazione figlia delle due sonore sconfitte maturate contro Parma e Napoli, bensì di una certezza che affonda le sue radici in un calciomercato estivo condotto con l’input di rinnovare, tagliando i costi degli ingaggi, nonché di presentare una squadra all’altezza della situazione entro fine luglio in modo da potersi giocare i preliminari di Europa League. Un calciomercato in cui sono state inevitabilmente alternate quelle che a oggi sembrano buone operazioni, secondo il parziale responso del campo (Krasic, Quagliarella, Storari, Aquilani, Bonucci) ad altre che lasciano più o meno perplessi (Martinez, Motta, Traoré, Lanzafame in entrata, Diego, Trezeguet, Giovinco, Ekdal in uscita), ma che ha soprattutto lasciato l’impressione di un lavoro non ancora concluso.
Le deficienze di questa Juventus erano note sin dalla chiusura del mercato estivo. Un puzzle da completare per la difficoltà di arrivare a due cursori di fascia da inserire nella linea difensiva, ma anche per l’incapacità di assicurarsi le prestazioni di una prima punta come Borriello che nell’ultimo giorno di calciomercato scelse di andare alla Roma. Pensiamoci un attimo a dove potrebbe essere in classifica oggi la Juventus con una coppia d’attacco Borriello-Quagliarella. Sono 18 i gol segnati dai due fin qui, ma purtroppo la metà sono stati realizzati da Borriello per la Roma. Quanto all’attacco bianconero, tolti i 9 gol di Quagliarella, fra Iaquinta, Del Piero e Amauri sono solo 7 le marcature messe a segno. Una bella differenza di rendimento che va anche oltre i dati numerici.
Ebbene con una consapevolezza del genere ci si poteva aspettare che il mercato di riparazione servisse per completare al meglio il mosaico della squadra, vista anche l’ottima classifica (almeno fino alla vigilia di Natale) e la possibilità di inseguire traguardi magari imprevisti solo qualche mese fa. Come? Non certo aspettando le occasioni dell’ultimo giorno, tipo i Borriello che poi vanno altrove, salvo poi dire. “Stiamo a posto così”. Ci si aspettava invece che dicembre servisse per condividere con l’azionista di maggioranza l’esigenza di anticipare parte della spesa del budget previsto per il calciomercato estivo dando un’accelerazione al piano industriale. Sarebbe stato auspicabile iniziare l’anno con un paio di innesti già definiti per puntellare una rosa con troppi elementi precari, facendo così il possibile per limitare il rischio di compromettere quanto di buono fatto fin qui.
Tralasciando ogni velleità di scudetto, consideriamo invece che mai come quest’anno, nel campionato italiano, ci sono almeno 7-8 squadre potenzialmente attrezzate per qualificarsi alla prossima Champions League, e il confine fra una possibile qualificazione e finire invece tagliati fuori da questo traguardo potrebbe essere estremamente labile. Vista l’assoluta necessità di raggiungere l’obiettivo stabilito, anche per via dei molti giocatori presi in prestito con diritto di riscatto (Aquilani, Pepe, Quagliarella, Motta) ci si aspettava il coraggio di entrare al supermarket invernale del calcio per andarsi a prendere subito quel paio di acquisti necessari. Invece siamo di fronte a una Juventus che si arrabatta fra un trentatreenne preso a parametro zero e chissà quali altre operazioni di fantasia. Può diventare difficile, davanti a questa realtà di cose, percepire la volontà di costruire un futuro vincente da parte della nuova presidenza. E quando Andrea Agnelli fa logicamente squadra parlando di “compattezza” ed esaltando l’assoluta identità di vedute con il cugino e la massima fiducia in Marotta corre il rischio di appiattirsi fra i drammatici errori strategici del passato e quelli operativi del presente.
Per costruire la miglior Juventus possibile per il futuro c'è da affrontare oggi un passaggio importante che può accelerarne o rallentarne la corsa. Forse servirebbe un atto di coraggio, magari una forzatura rispetto a decisioni già prese e condivise. Sarebbe imperdonabile fra qualche mese ritrovarsi al palo e rimpiangere di non aver premuto sull'acceleratore oggi.
http://www.ju29ro.com/tutto-juve/275...di-andrea.html
A malincuore imho l'acquisto di Forlan e Toni hanno senso, sia perchè ora entrambe sono meglio di Iaquinta e Amauri, sia perchè in prospettiva sono meglio di Iaquinta e Amauri.
Il problema è che averli tutti e quattro in rosa contemporaneamente, più Del Piero, fa sì che la juve abbia più che un reparto d'attacco, un reparto di geriatria e renda necessario la cessione di almeno due soprammobili.
Stasera usciamo dalla coppa italia :alesisi:Citazione:
13/01/2011 - GLI OTTAVI
Coppa Italia, l'ultimo traguardo Juve
http://www3.lastampa.it/fileadmin/me.../buffon02g.jpgGigi Buffon, 33 anni il prossimo 28 gennaio, torna dopo 6 mesi
Per i bianconeri è rimasto l'unico obiettivo. Marotta: «Arriviamo almeno in finale». Con il Catania Del Neri ritrova Buffon, Sissoko in tribuna anche se "disponibile"
MASSIMILIANO NEROZZI
TORINO
Come da ordine di servizio timbrato a inizio stagione, dal presidente Andrea Agnelli in giù, alla Juve non resta che vincere: la sfida degli ottavi di Coppa Italia, stasera contro il Catania, e lo stesso trofeo, ormai l'unico afferrabile. Altro da riporre in bacheca, non c'è: l'Europa League è stata un'avventura interrotta sui primi passi, e lo scudetto è un sogno che s'è sciolto dentro un paio di partite storte. Bisogna prendersi questa Coppa, allora, o almeno arrivare fino all'ultimo duello. Conferma Beppe Marotta: «La Coppa Italia è un obiettivo importante - dice l'ad bianconero - è un trofeo da vincere. Per questo, sarà utilizzata la formazione migliore. L'obiettivo è quello di arrivare almeno alla finale». Che non si tratti di una partitella del giovedì, l'ha sottolineato pure la visita a Vinovo di Agnelli: del resto, che fosse all'assemblea degli azionisti o alla cena di Natale, da sempre il presidente bianconero ricorda quanto sarebbe importante «vincere» qualcosa, già in questa stagione.
Gli infortuni, che hanno accorciato il numero delle truppe a disposizione, hanno però complicato la missione: perché se è vero che ci sarebbe da portare a casa qualcosa, dopo quattro anni di digiuno, resta pur sempre la necessità della qualificazione alla Champions League. «Quello è l'obiettivo finale», aveva sottolineato Marotta, ancora sotto la tempesta di Napoli. Chi c'è dovrà dunque bastare per dar battaglia su due fronti: «Questa rosa deve essere in grado di battersi in due competizioni - chiarisce ancora l'ad bianconero - Coppa Italia e campionato. Dobbiamo poi essere ottimisti, perché stiamo recuperando qualche giocatore, e perché l'unico fuori dai giochi fino alla fine sarà Quagliarella. La speranza ovviamente è che ne entri uno e non ne esca un altro». Entri dallo shopping di gennaio, s'intende.
Stasera, in ogni caso, si farà con chi c'è, mettendo insieme il meglio, come precisa Francesco Conti, vice di Gigi Del Neri, ieri lontano da Torino per il funerale del fratello: «Faremo poco turnover, perché a questa competizione teniamo: vogliamo passare il turno e arrivare fino in fondo». L'assetto è stato definito in serata, al ritorno del tecnico. Qualche dubbio dietro, tra Grygera o Sorensen e Bonucci o Legrottaglie, per il resto la Juve somiglierà tanto alla migliore possibile: in mezzo tornerà Felipe Melo (squalificato in campionato), mentre potrebbe rifiatare Aquilani, e nel caso Marchisio farebbe nuovamente il centrale. L'alternativa, con il Principino dentro, è riportare Marchisio a sinistra, al posto di Pepe. Davanti si cercherà di rimettere in piedi Luca Toni, ammaccato a un polpaccio per una botta presa al San Paolo. Se mai l'attaccante non ce la facesse, al fianco di Alex Del Piero ci sarebbe il giovane Niccolò Giannetti, già a segno contro il Manchester City. Non rifiaterà Krasic, che lo staff sta già dosando: «Sta facendo allenamenti differenziati».
Aiuterà invece a gonfiare l'umore il ritorno di Gigi Buffon, che ritrova una partita dopo 213 giorni di assenza. Dopo lo stop alla schiena del 14 giugno scorso, e l'operazione del 4 luglio, è tornato nuovo di zecca. Pure la sua presenza potrà soffiare via i cattivi pensieri usciti dalle sconfitte con Parma e Napoli. «Questo è un momento in cui la squadra deve dare una risposta - continua Conti - ma ha la consapevolezza e la forza di farcela. Per questo andrà in campo una formazione solida, vogliosa e che farà pesare il proprio carisma». Ancora fuori Sissoko («Ma è a disposizione» aveva detto nel pomeriggio Conti»), cui la Juve ha risparmiato una figuraccia: denunciando svariati dolori da tre settimane, convocarlo dopo la tribuna di Napoli avrebbe fatto un po' ridere.
Secondo voi una società che sta movimentando la scena italiana con i problemi delle proprie industrie per il rinnovo al ribasso con gli operai autorizzerà un extrabudget per il mercato della juve ?
ah dimenticavo, grande tuttosport oggi :rullezza:
JUVE: IL PIANO SEGRETO
VERTICE IN EXOR CON SANT'ALBANO: VARATO IL RILANCIO SUL MERCATO SINO AL 2013/2014
SFIDA COL GENOA PER FLORO FLORES
Quando penso al rilancio di una squadra penso sempre a Floro flores :bua:
e poi, udite udite....in lotta col GENOA per FLORO FLORES....bei tempi quando eravamo in lotta con il bayern per diego.....ahahahah
Madonna, cheppalla di articolo... sempre le stesse cose, dette, ripetute, sentite fino alla noia.
Ma il senso di scrivere cose di cui sono a conoscenza pure le chianche dei marciapiedi... quale sarebbe? Mi fa incazzare constatare di aver perso minuti della mia vita a leggere 'sta roba :asd: .
Che poi ok, come al solito le opinioni sono sempre rispettabili e blablabla ma la coerenza di prendersela con Marotta e non con Agnelli quale sarebbe?
Dei due, chi è il più vicino alla proprietà?