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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
Qui si tratta di trasferire il possesso di un bene, e si può fare. L'unico motivo per cui non è possibile è perché c'è chi ha degli interessi sopra e chi ha troppa paura a cambiare certe regole perché scomodano chi ha soldi e potere, o per proteggere lo status quo.
Infatti e penso che ora ci sia un problema serio di legislazione (nazionale e internazionale): quando io acquisto un software in DD, cosa si intende per bene? Sto acquistando un bene o... un servizio?
Chi ha creato il mercato del DD lo ha fatto puntando al concetto di servizio (cosa che è ripresa in tutti i TOS).
Posso vendere il mio servizio ADSL di "seconda mano" ad un amico ad un prezzo inferiore a quello dell'operatore? Pensiamoci: che differenza c'è?
Ti vendo l'utilizzo della mia linea ADSL a 7MB a 10 euro ogni 2 mesi. E' un bene che io ho acquistato dalla Telecom?
Per quanto riguarda il mercato, bisogna capire di cosa si parla: se gli store del DD offrono giochi a prezzi concorrenziali e spesso bassi (basti vedere anche gli sconti frequentissimi), di certo il mercato dell'ussato non avrebbe lo stesso impatto rispetto a quello che avrebbe sulle forme fisiche. Da questo punto di vista il mercato funziona bene, perchè no? Loro vendono, spesso scontando ed anche software di molti anni fa che nei negozi fisici già non trovi più dopo nemmeno un anno.
Se il mercato è SOLO L'INTERESSE del consumatore che spera di guadagnarci LUI da sopra, per me rimane speculazione su prodotti altrui. Perchè i prodotti non sono miei.
Nel mercato in cui vi è l'offerta di un servizio, vi sono due soggetti: chi vende e ci guadagna sopra, e c'è chi paga e gode del servizio. Quest'ultimo è solo un soggetto inaffidabile per l'evoluzione del mercato. Vende per sperare di guadagnarci e non è detto che reinvesta in quel mercato. E chi compra evita di pagare il giusto un prodotto "nuovo".
Secondo me con la nascita di catene che hanno campato sull'usato (come Gamestop) stiamo avendo una visione distorta del mercato, che non è un essere basato sulle intenzioni, ma sui fatti. Ripeto, non è scritto da nessuna parte che io reinvesta in quel mercato: mancano regole al proposito.
Nel DD è leggermente diverso: mi inserisco in un mercato per rivendere prodotti tali e quali a quelli che vende lo store ufficiale, ad un prezzo che voglio io? E chi sono io, il padrone del gioco?
Io mi metto anche nei panni di chi crea una idea e la vende: no, tu non hai diritto a farci quello che vuoi. Utilizzi la mia idea per il suo scopo, ovvero intrettenerti. Ma se pensi di farci i soldi sopra, devi prima passare da me. Perchè. fino a prova contraria, tu non hai mosso un dito per meritarlo.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kemper Boyd
Io credo che questo avrebbe ripercussioni negative nel lungo periodo.
Il mercato dei videogiochi e' un po' particolare tra le varie forme di intrattenimento, perche' l'unica forma di ingresso e' data dalla vendita del prodotto. Per dire, i film hanno gli ingressi del cinema, i musicisti hanno i concerti, i programmi televisivi hanno gli introiti pubblicitari, mentre i videogiochi hanno solo la vendita di un prodotto che non si deteriora e nuovo o di seconda mano e' nelle stesse identiche condizioni.
La possibilita' di rivendere giochi in forma digitale (quindi con estrema facilita' ovunque in tutto il mondo e non limitatamente al gamestop vicino casa o ai conoscenti) potrebbe avere un discreto impatto a lungo andare e non sono cosi' sicuro che la liberta' di rivendermi i giochi sarebbe alla fine un vero vantaggio per noi giocatori. Non lo dico per difendere il padrone, lo dico perche' non sono affatto sicuro che ci guadagneremmo.
Anch'io penso la si faccia un po' troppo semplice, e si vedano i vantaggi solo ad un palmo dal naso... l'introduzione forzata di un sistema del genere ha tutta una serie di ripercussioni che ancora non possono essere quantificate.
Le prime due che mi vengono in mente:
- GOG
Come potrebbe operare un servizio del genere in regime di usato obbligatorio? essendo totalmente privo di restrizioni, sarebbe come dire "liberi tutti": invece di uno store, diventerebbe un opera di carità e volontariato, dove chi paga al negoziante sarebbero solo quelli di buon cuore; chiunque potrebbero prendersi, legalmente, l'intero catalogo a 4 soldi e senza dare un centesimo ne' ai rispettivi proprietari, nè a GOG, mentre tutti quelli che vendono potrebbero pure mantenere le loro copie, lasciando tutto in mano alla loro coscienza.
Come minimo, sarebbero costretti ad introdurre un client simil-Steam, quindi addio DRM-free.
- Siti di chiavi registrabili su Steam
Le chiavi prese dai vari siti che piacciono tanto, sono completamente svincolate tra i due servizi: nel senso che se io compro su un GMG a caso, e registro su Steam, non c'è nessuna correlazione tra i due account... nel caso dell'usato, l'onere del consentire il trasferimento licenza andrebbe a chi ha fatto la transazione, quindi GMG, ma a quel punto come trasferisci quella di Steam?! puoi solo commutare quella di GMG, per cui, da una singola licenza, ne hai create adesso due che seguono due strade diverse.
9 su 10 verrebbe completamente abbandonata questa possibilità di dare chiavi Steam come "bonus" alternativo, perchè non praticabile, oppure tutti quei siti perderebbero la loro autonomia perchè dovrebbero per forza essere integrati nei sistemi Valve per sincronizzare le due cose.
Humble Bundle e affini?! stessa storia... anzi, quest'ultimo a ben vedere già ora è soggetto ad una forma di simil-pirateria, che tanta gente non considera tale, dove uno compra il bundle e poi regala le chiavi Steam: il downloader drm-free rimane collegato al tuo account, la chiave di steam a quello di un'altro.... voilà: due copie del gioco al prezzo di una (che già in partenza non costava una mazza) e niente che vada a compensazione del proprietario.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Chi vende un gioco a prezzo inferiore ci perde? Chi ci perde davvero?
Io che l'ho comunque giocato, spolpato e finito? E quindi potenzialmente per me avrà esaurito la sua funzione? In questo caso anche a venderlo alla metà... ci guadagno: l'ho giocato e poi ho ripreso parte della mia spesa, per comprare altro.
Eppure fino a poco fa nel mercato console l'usato era piuttosto diffuso ma non mi risulta che le sh siano fallite, anzi si sono spostate quasi esclusivamente sul quel mercato perchè ci guadagnavano di più. :uhm:
E, dato che lo si è citato, ricordo che gmg permette già questa cosa (anche se in maniera un po' diversa) per i giochi che non hanno drm di terze parti...
E si: io ho preso alcuni giochi su gmg quando erano a zero € e poi li ho commutati in cambio di credito, gmg non è fallita e quello citato è un caso estremo (e non credo di essere stato l'unico a sfruttarlo).
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Mr Yod
Eppure fino a poco fa nel mercato console l'usato era piuttosto diffuso ma non mi risulta che le sh siano fallite, anzi si sono spostate quasi esclusivamente sul quel mercato perchè ci guadagnavano di più. :uhm:
Perchè i prezzi dei giochi in partenza sono elevati e per ora il guadagno delle SH è tale per cui va ancora bene così, senza scontentare il cliente - è una forma di pacificazione sottintesa.
Eppure... la Microsoft ha cominciato a pensare a dei limiti... la gente si è rivoltata e la Sony (appunto per cavalcare l'onda della simpatia (anche questo è business)) le ha dato ragione.
Ma fa pensare l'approccio di Microsoft, no? Per ora lo hanno accettato perchè il software verrà venduto ancora in forma fisica (quelli che compri dal PSN lo puoi rivendere come usato? No.).
Nella prossima generazione non sarà più così, ed anche Sony si farà i suoi conti.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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Originariamente Scritto da
MIK0
Steam esiste perché ha forzato la fidelizzazione in ogni maniera possibile immaginabile. Prima di diventare decente, era un'orrida accozzaglia di software imposto sugli utenti con pratiche decisamente disoneste. Han potuto migliorarsi perché sono riusciti a crearsi una situazione di semi monopolio. Meglio non dimenticarselo.
Non ci sarebbero i saldi steam se non ci fossero state altre piattaforme a farlo per prime, come il fu Impulse di Stardock.
Il discorso delle key è slegato da steam.
Quello che dicevo, è che l'apparente benessere creato a tuo dire da steam è solo temporaneo.
I titoli multipiattaforma hanno generalmente ridotto la qualità degli stessi.
Un giorno, quando saremo in un paese libero, si potrà fare anche questo.
Ucciderà il mercato uccidendo le alternative.
A parte proteggere lo status quo, non vedo che motivazioni ci possano essere per opporsi ad una cosa naturale come il passaggio di licenza/proprietà.
Mi sembra di vedere i tabaccai che vanno contro chi vende le sigarette elettroniche, solo perché gli guastano gli affari, ma adducendo ogni possibile motivazione.
Hanno creato una situazione in cui per tenersi i giochini a 3 euro nessuno gli va contro contribuendo ad esasperare la situazione. Fermo restando che non vedo motivo per cui i prezzi dovrebbero salire in ogni caso.
C'è chi ha continuato a sviluppare per pc a prescindere da dove avrebbe venduto il prodotto.
Hanno creato una situazione di semi monopolio (ma diciamo anche di monopolio completo) perché su pc non c'erano alternative. Ma se la sono giocati alla grande. La Microsoft con la nuova console ha cercato di copiare tutto. Sempre online, blocco dell'usato.... L'hanno massacrata, perché se alla massa non va bene una cosa, non si fa quando ci sono alternative (ps4). Se milioni di utenti hanno scelto steam vuol dire che hanno fatto bene le loro mosse.
Io non sono il loro difensore eh, è una multinazionale che non mi regala niente, sono io che gli regalo i soldi, ma perché offre un servizio ottimo. Oltre quelli citati nel post sopra ci sono gli sconti, aggiornamenti automatici, Linux, Mac, comunità... Cosa c'è di meglio oggi?
Dare dei meriti o paragonarlo poi al vecchio impulse (ora gs), di cui sono cliente tutt'ora....??????
Ma poi dare la colpa a steam della qualità di alcuni titoli multipiattaforma????
Ripeto, il problema dell'usato per alcuni è legittimo,ma ci sono pur sempre altre alternative...Steam IMHO, non ammazzerà un bel niente, anzi steam io lo vedo come il futuro. A meno che non nascano altre compagnie che gliela mettano in der posto :asd:
Inviato dal mio GT-N8000 con Tapatalk 2
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Scusate ma non è il topic degli sconti?
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
il riflessivo
Scusate ma non è il topic degli sconti?
Beh, si può dire che in un topic in cui si parla anche di steam sia scontato che salti fuori la polemica, quindi in un certo senso non siamo ot. :sisi:
:look:
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Matt_Baker91
Non è vero.:alesisi:
È abbastanza inconfutabile, e documentabile.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kemper Boyd
Io credo che questo avrebbe ripercussioni negative nel lungo periodo.
Il mercato dei videogiochi e' un po' particolare tra le varie forme di intrattenimento, perche' l'unica forma di ingresso e' data dalla vendita del prodotto. Per dire, i film hanno gli ingressi del cinema, i musicisti hanno i concerti, i programmi televisivi hanno gli introiti pubblicitari, mentre i videogiochi hanno solo la vendita di un prodotto che non si deteriora e nuovo o di seconda mano e' nelle stesse identiche condizioni.
La possibilita' di rivendere giochi in forma digitale (quindi con estrema facilita' ovunque in tutto il mondo e non limitatamente al gamestop vicino casa o ai conoscenti) potrebbe avere un discreto impatto a lungo andare e non sono cosi' sicuro che la liberta' di rivendermi i giochi sarebbe alla fine un vero vantaggio per noi giocatori. Non lo dico per difendere il padrone, lo dico perche' non sono affatto sicuro che ci guadagneremmo.
Però con questo ragionamento è come prendere in ostaggio il mercato e dire, fai come diciamo noi oppure vai in malora. Un sistema sbagliato e scorretto non può essere mantenuto solo perché fa comodo.
Inoltre mi citi il cinema, che pure sta soffrendo, e dubito che campino solo sulle vie alternative. Gli introiti pubblicitari sono il motivo per cui spesso buoni prodotti spariscono perché non rendono abbastanza. Io inizierei a cambiare come vengono spesi i soldi, ad esempio non pretendere di vendere milioni di copie solo per ripagare la pubblicità che si è portata via un terzo delle spese totali.
Il deteriorarmente non è determinante, nel momento in cui io me ne separo. La copia dovrebbe essere intesa come sempre utilizzabile e senza scadenza, ma trasferibile. Se produci qualcosa da cui mi separo così facilmente, tanto da impattare le vendite a prezzi rilevanti, probabilmente il problema è un altro.
Citazione:
Originariamente Scritto da
LarsenB
Anch'io penso la si faccia un po' troppo semplice, e si vedano i vantaggi solo ad un palmo dal naso... l'introduzione forzata di un sistema del genere ha tutta una serie di ripercussioni che ancora non possono essere quantificate.
Le prime due che mi vengono in mente:
- GOG
Come potrebbe operare un servizio del genere in regime di usato obbligatorio? essendo totalmente privo di restrizioni, sarebbe come dire "liberi tutti": invece di uno store, diventerebbe un opera di carità e volontariato, dove chi paga al negoziante sarebbero solo quelli di buon cuore; chiunque potrebbero prendersi, legalmente, l'intero catalogo a 4 soldi e senza dare un centesimo ne' ai rispettivi proprietari, nè a GOG, mentre tutti quelli che vendono potrebbero pure mantenere le loro copie, lasciando tutto in mano alla loro coscienza.
Come minimo, sarebbero costretti ad introdurre un client simil-Steam, quindi addio DRM-free.
- Siti di chiavi registrabili su Steam
Le chiavi prese dai vari siti che piacciono tanto, sono completamente svincolate tra i due servizi: nel senso che se io compro su un GMG a caso, e registro su Steam, non c'è nessuna correlazione tra i due account... nel caso dell'usato, l'onere del consentire il trasferimento licenza andrebbe a chi ha fatto la transazione, quindi GMG, ma a quel punto come trasferisci quella di Steam?! puoi solo commutare quella di GMG, per cui, da una singola licenza, ne hai create adesso due che seguono due strade diverse.
9 su 10 verrebbe completamente abbandonata questa possibilità di dare chiavi Steam come "bonus" alternativo, perchè non praticabile, oppure tutti quei siti perderebbero la loro autonomia perchè dovrebbero per forza essere integrati nei sistemi Valve per sincronizzare le due cose.
Humble Bundle e affini?! stessa storia... anzi, quest'ultimo a ben vedere già ora è soggetto ad una forma di simil-pirateria, che tanta gente non considera tale, dove uno compra il bundle e poi regala le chiavi Steam: il downloader drm-free rimane collegato al tuo account, la chiave di steam a quello di un'altro.... voilà: due copie del gioco al prezzo di una (che già in partenza non costava una mazza) e niente che vada a compensazione del proprietario.
Io non ne faccio una questione di vantaggi, ma di libertà di scegliere come usare ciò su cui si è speso.
Non vedo perché chi l'ha prodotto ci debba guadagnare più volte, è come pagare più volte una tassa.
GOG. Già funziona sulla fiducia, perché le copie drm free sono tranquillamente trasferibili. Han dimostrato che funziona e che la gente è ben contenta di pagare per un prodotto che vuole e che ritiene meritevole. Per quale ragione l'usato dovrebbe cambiare questo aspetto? Semmai salverebbe chi fa un acquisto di cui si pente dandogli modo di cambiare idea e rimediare. O vogliamo che si facciano i soldi su acquisti non meritati? Se compro una sedia e mi accorgo che a lungo andare la trovo scomoda, salvo difetti di fabbrica per cui andrebbe sostituita (cosa che col software accade assai di rado), a chi importa se la sedia la do a qualcun altro? E qui non si tratta di usura del prodotto.
Chiavi registrabili e Humble bundle.
Giò ora danno chavi steam. Andranno quindi gestite da steam. Da li dovranno essere sganciate per poterle ridistribuire. Loro sono intermediari.
Citazione:
Originariamente Scritto da
roydog
Hanno creato una situazione di semi monopolio (ma diciamo anche di monopolio completo) perché su pc non c'erano alternative. Ma se la sono giocati alla grande. La Microsoft con la nuova console ha cercato di copiare tutto. Sempre online, blocco dell'usato.... L'hanno massacrata, perché se alla massa non va bene una cosa, non si fa quando ci sono alternative (ps4). Se milioni di utenti hanno scelto steam vuol dire che hanno fatto bene le loro mosse.
Io non sono il loro difensore eh, è una multinazionale che non mi regala niente, sono io che gli regalo i soldi, ma perché offre un servizio ottimo. Oltre quelli citati nel post sopra ci sono gli sconti, aggiornamenti automatici, Linux, Mac, comunità... Cosa c'è di meglio oggi?
Dare dei meriti o paragonarlo poi al vecchio impulse (ora gs), di cui sono cliente tutt'ora....??????
Ma poi dare la colpa a steam della qualità di alcuni titoli multipiattaforma????
Ripeto, il problema dell'usato per alcuni è legittimo,ma ci sono pur sempre altre alternative...Steam IMHO, non ammazzerà un bel niente, anzi steam io lo vedo come il futuro. A meno che non nascano altre compagnie che gliela mettano in der posto :asd:
Non c'erano alternative, ma quando è nato non ce ne era nemmeno bisogno. È stato forzato sugli utenti prima di counterstrike poi di hl2 e altri titoli. Una volta che parte il giro di accordi che crea l'esclusiva (steamworks) il danno è già fatto. Fosse una licenza universale di possesso del gioco a prescindere dal negozio la vedrei diversamente, ma siamo ben lontani da questa onestà.
Steam oggi è un buon prodotto, ma non bisogna scordasi di come è arrivato a tutto questo. Poteva esserci chiunque altro al suo posto. Il problema sarebbe rimasto.
Ho tirato in ballo impulse solo perché sembrava che avesse inventato tutto steam, quando gli sconti di steam di oggi li dobbiamo al periodo incalzante di stardock prima che si rimangiasse le proprie parole nell'incoerenza più totale, che costrinse valve a controbattere.
Per fare in modo che le persone reinvestano in un particolare mercato, non puoi solo abbassare i prezzi fino a quando comprano anche se non gli interessa (il loro obiettivo), ma incentivare, e regolamentare in modo da produrre qualcosa che meriti i soldi chiesti.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
il riflessivo
Scusate ma non è il topic degli sconti?
Dopo la scorpacciata di questi giorni un pò mi viene la nausea a parlare di sconti :asd:
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Dopo la scorpacciata di questi giorni un pò mi viene la nausea a parlare di sconti :asd:
magari è anche colpa del caldo :sisi:, io suderei litri per scrivere tutto quel wall of text. Inoltre c'è F1 2012 a 7,50 più che basso che su stimme, amvedi un pò la concorenza.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
Però con questo ragionamento è come prendere in ostaggio il mercato e dire, fai come diciamo noi oppure vai in malora. Un sistema sbagliato e scorretto non può essere mantenuto solo perché fa comodo.
Inoltre mi citi il cinema, che pure sta soffrendo, e dubito che campino solo sulle vie alternative. Gli introiti pubblicitari sono il motivo per cui spesso buoni prodotti spariscono perché non rendono abbastanza. Io inizierei a cambiare come vengono spesi i soldi, ad esempio non pretendere di vendere milioni di copie solo per ripagare la pubblicità che si è portata via un terzo delle spese totali.
Il deteriorarmente non è determinante, nel momento in cui io me ne separo. La copia dovrebbe essere intesa come sempre utilizzabile e senza scadenza, ma trasferibile. Se produci qualcosa da cui mi separo così facilmente, tanto da impattare le vendite a prezzi rilevanti, probabilmente il problema è un altro.
Ma io ragiono da consumatore: mi conviene (ipoteticamente) ottenere la liberta' di rivendere l'usato se questo significa una contrazione del mercato, con minor numero di produzioni e/o offerte e prezzi meno aggressivi?
Ma tanto so gia' la tua risposta :)
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kemper Boyd
Ma io ragiono da consumatore: mi conviene (ipoteticamente) ottenere la liberta' di rivendere l'usato se questo significa una contrazione del mercato, con minor numero di produzioni e/o offerte e prezzi meno aggressivi?
Ma tanto so gia' la tua risposta :)
Vero, sei un consumatore. Purtroppo in quasi tutti i campi di mercato il consumatore se la piglia in quel posto da decenni e nessuno si lamenta.
Ora facciamo la rivoltà con Steam e sull'usato? Io non scenderei in strada per così poco (per un servizio che per ora mi coccola dopotutto), ma per cose ben più gravi, su cui nessuna corte si è mai mossa...
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
Io non ne faccio una questione di vantaggi, ma di libertà di scegliere come usare ciò su cui si è speso.
Non vedo perché chi l'ha prodotto ci debba guadagnare più volte, è come pagare più volte una tassa.
Mettiamola così:
Se tu lunedì vai al cinema, com'è che non puoi rivendere il biglietto a me il martedì per vedere lo stesso spettacolo, e io a mia volta il mercoledì a mio cugino? eppure anche quella è un opera digitale che può essere riprodotta un numero infinito di volte...
Ribatterai 'eh, ma che c'entra, quello è un biglietto valido per una persona per un solo spettacolo!' il che però non è molto diverso da una licenza software valida per una persona e un numero di "spettacoli" illimitati.
Se su uno è perfettamente accettabile che possa essere stampigliato sopra un bel NON CEDIBILE perchè sull'altro diventa un crimine efferato?
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
GOG. Già funziona sulla fiducia, perché le copie drm free sono tranquillamente trasferibili.
No che non lo sono; sono "tranquillamente piratabili", che è diverso.
Un conto è andare sulla fiducia, un conto è essere obbligati per legge a prendersela pure in saccoccia: se non altro adesso se io voglio passarti i giochi del mio account GOG non sono legalmente autorizzato a guadagnarci pure dei soldi sopra... pensi seriamente che GOG, così com'è ora, possa possa funzionare con un modello del genere?
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
Chiavi registrabili e Humble bundle.
Giò ora danno chavi steam. Andranno quindi gestite da steam. Da li dovranno essere sganciate per poterle ridistribuire. Loro sono intermediari.
No che non sono intermediari, al contrario... la transazione l'hai fatta direttamente con loro, i soldi non li ha presi mica Steam; quella nasce come chiave secondaria di comodo (non è garantito ci sia al 100%), a che titolo dovrebbe essere cedibile quella licenza lì e non l'altra trattata direttamente da HB?!
E di nuovo, la chiave Steam non è legata nè all'acquirente originario nè al venditore originario, quindi si ritroverebbero con la costrizione di far vendere a te qualcosa di cui non sanno nemmeno se avevi licenza in prima battuta.
Ripeto: la fate troppo facile, una cosa del genere cambierebbe drasticamente il modo in cui funzionano certe cose, e non sono del tutto sicuro sarebbe in meglio...
Per inciso, la famosa sentenza da cui nasce tutta questa discussione e di cui il consumatore finale si batte fiero il petto, non è stata fatta per lui, e non è detto che si applichi a lui: Ha solo dato ragione alle modalità di esercizio di una azienza simil-Gamestop che tratta, e lucra, sulla compravendita di licenze software professionali. Meditate...
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
LarsenB
Per inciso, la famosa sentenza da cui nasce tutta questa discussione e di cui il consumatore finale si batte fiero il petto, non è stata fatta per lui, e non è detto che si applichi a lui: Ha solo dato ragione alle modalità di esercizio di una azienza simil-Gamestop che tratta, e lucra, sulla compravendita di licenze software professionali. Meditate...
This, e condivido il resto del post :sisi:
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
Kemper Boyd
Ma io ragiono da consumatore: mi conviene (ipoteticamente) ottenere la liberta' di rivendere l'usato se questo significa una contrazione del mercato, con minor numero di produzioni e/o offerte e prezzi meno aggressivi?
Ma tanto so gia' la tua risposta :)
Dipende quanto ti interessa la tua libertà ed eventualmente quella di chi verrà dopo di te e barattarla per un futuro incerto.
Ma tanto so gia' la tua risposta :)
Inoltre chi dice che l'usato porterà a quello, se non la paura che viene messa da qualcuno? Magari tornerà semplicemente ad un nuovo stato delle cose, regolamentato diversamente.
Sì parla che vengono prodotti tanti giochi fotocopia, magari si tornerà a rischiare perché non ci sarà più una disparità tra chi rischia e chi vive di rendita. Quindi produzioni migliori e innovative.
I prezzi non per forza dovranno essere più aggressivi, perché non è detto che ci saranno più costi e meno vendite e magari si riorganizzerà lavoro e spese che ora chiaramente sono fuori luogo e non ad interesse di prodotto e consumatore.
Nel momento in cui non basta più convincere qualcuno a comprare che il tuo lavoro è finito, forse le cose potrebbero prendere una piega migliore.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Glorfindel75
Vero, sei un consumatore. Purtroppo in quasi tutti i campi di mercato il consumatore se la piglia in quel posto da decenni e nessuno si lamenta.
Ora facciamo la rivoltà con Steam e sull'usato? Io non scenderei in strada per così poco (per un servizio che per ora mi coccola dopotutto), ma per cose ben più gravi, su cui nessuna corte si è mai mossa...
Senza scendere in strada, non si può semplicemente farsi sentire quando serve? Non si escludono le due cose.
Non è la rivolta con steam. Si mettono a posto leggi sbagliate (o mancanti) e poi steam si adeguerà come sempre. Siam lì a prendere sempre in giro Game che sarà pieno di soldi, dobbiamo piangerci addosso se gliene si lascia qualcuno in meno?
Citazione:
Originariamente Scritto da
LarsenB
Mettiamola così:
Se tu lunedì vai al cinema, com'è che non puoi rivendere il biglietto a me il martedì per vedere lo stesso spettacolo, e io a mia volta il mercoledì a mio cugino? eppure anche quella è un opera digitale che può essere riprodotta un numero infinito di volte...
Ribatterai 'eh, ma che c'entra, quello è un biglietto valido per una persona per un solo spettacolo!' il che però non è molto diverso da una licenza software valida per una persona e un numero di "spettacoli" illimitati.
Se su uno è perfettamente accettabile che possa essere stampigliato sopra un bel NON CEDIBILE perchè sull'altro diventa un crimine efferato?
Non centra ma non per quel motivo.
Il biglietto è per una singola proiezione. Proiezione che deve avvenire e per farlo occorre qualcuno. E porta via un posto. Costa nel momento in cui avviene.
Un prodotto acquistato ed eseguito da chi lo possiede, richiede solo lui per andare. Non ha mai avuto limiti temporali. Non porta via la possibilità a qualcuno. Non costa più.
Poi vabbe, io sarei per il biglietto del cinema che vada a contribuire alla spesa per l'eventuale dvd/bluray che a sua volta dovrebbe dare diritto alla fruizione di qualunque edizione futura del titolo, con eventuale aggiunta in caso di ulteriore lavoro (gratis le riedizioni, mini spesa per versioni migliorate). Si dovrebbe pagare solo il lavoro e non tutte le volte da capo anche quello che è venuto via gratis.
Citazione:
Originariamente Scritto da
LarsenB
No che non lo sono; sono "tranquillamente piratabili", che è diverso.
Un conto è andare sulla fiducia, un conto è essere obbligati per legge a prendersela pure in saccoccia: se non altro adesso se io voglio passarti i giochi del mio account GOG non sono legalmente autorizzato a guadagnarci pure dei soldi sopra... pensi seriamente che GOG, così com'è ora, possa possa funzionare con un modello del genere?
In teora non doveva funzionare neanche quel modello, ed invece. Così come le protezioni dovrebbero migliorare le vendite, salvo essere smentiti, ed invece stavano contribuendo ad ammazzare il mercato (e nessuno dall'alto le ha vietate anche se era nell'interesse di tutti).
Qual'è il problema nel poterci guadagnare su soldi? Uno si separa da qualcosa che ha pagato e se nel farlo mette in crisi il mercato di origine forse significa che o i prezzi o l'offerta del primo sono sbagliati. E questo vale con qualunque prodotto, anche fisico e usurabile. O va bene solo se rimane una cosa ristretta, quindi non per il motivo ma per l'entità?
Citazione:
Originariamente Scritto da
LarsenB
No che non sono intermediari, al contrario... la transazione l'hai fatta direttamente con loro, i soldi non li ha presi mica Steam; quella nasce come chiave secondaria di comodo (non è garantito ci sia al 100%), a che titolo dovrebbe essere cedibile quella licenza lì e non l'altra trattata direttamente da HB?!
E di nuovo, la chiave Steam non è legata nè all'acquirente originario nè al venditore originario, quindi si ritroverebbero con la costrizione di far vendere a te qualcosa di cui non sanno nemmeno se avevi licenza in prima battuta.
Ripeto: la fate troppo facile, una cosa del genere cambierebbe drasticamente il modo in cui funzionano certe cose, e non sono del tutto sicuro sarebbe in meglio...
Per inciso, la famosa sentenza da cui nasce tutta questa discussione e di cui il consumatore finale si batte fiero il petto, non è stata fatta per lui, e non è detto che si applichi a lui: Ha solo dato ragione alle modalità di esercizio di una azienza simil-Gamestop che tratta, e lucra, sulla compravendita di licenze software professionali. Meditate...
Se la licenza esiste si deve poter passare. Da dove arriva è ininfluente, ritorna semplicemente allo stato originale. Se vuoi garanzie si torna al discorso drm.
Gamestop non è sbagliato perché vende usato, è sbagliato per le politiche che ha. L'usato te lo potevi vendere da solo.
La pigrizia ha fatto accettare ciò che non avremmo fatto scambiandoci le cose da persona a persona. E anche nello stato attuale, danneggia il consumatore, non lo sviluppatore e non più di quanto lo avrebbe fatto il singolo.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Cambiate topic voi e i vostri wot
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Citazione:
Originariamente Scritto da
MIK0
Se la licenza esiste si deve poter passare. Da dove arriva è ininfluente, ritorna semplicemente allo stato originale. Se vuoi garanzie si torna al discorso drm.
Gamestop non è sbagliato perché vende usato, è sbagliato per le politiche che ha. L'usato te lo potevi vendere da solo.
La pigrizia ha fatto accettare ciò che non avremmo fatto scambiandoci le cose da persona a persona. E anche nello stato attuale, danneggia il consumatore, non lo sviluppatore e non più di quanto lo avrebbe fatto il singolo.
La licenza allo stato originale è del legittimo proprietario del software... quindi di chi lo immette sul mercato.
Per un software attivo attualmente sul mercato, la licenza serve per avere introiti a chi la vende, non a chi la "acquista".
Ripeto: una cosa è parlare di rivendita di license "usate" per prodotti non più supportati o attivi (vedi il software professionale che viene migliorato con versioni successive o tutti quei software che vanno in base alla legislazione del momento, come quelli ingegneristici: in questo caso alla casa madre in effetti frega ben poco se tu la rivendi... ma chi la compra? Uno di poche pretese sicuramente), un'altra è per prodotti attivi in termini di entrate economiche. E nel DD la tua licenza ti rende competitor (senza averne diritto) di chi detiene il diritto sul software (non è tuo).
Gamestop non sbaglia politica (e qui mi becco gli insulti): per avere un negozio che permetta di fare legalmente compravendita di usato, ci impiega risorse, per cui lei decide il mercato che vorrebbe.
Il problema è la gente che alimenta quel mercato, non Gamestop. E se Gamestop ha successo... amen. Colpa nostra. Inutile lamentarsi è come andare per strada a gridare ad alta voce "CAPRE, SIETE TUTTE CAPRE". Tu lo fai, o no?
Ricordiamoci che il VG non è un bene essenziale: se la politica adottata da Gamestop è sbagliata, lo dovremmo tutti vedere. E comunque non frega nessuno quella catena: tu accetti di stare al gioco loro o di non parteciparvi.
Il carburante è un bene essenziale: lì c'è qualcosa di marcio invece.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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Glorfindel75
La licenza allo stato originale è del legittimo proprietario del software... quindi di chi lo immette sul mercato.
Per un software attivo attualmente sul mercato, la licenza serve per avere introiti a chi la vende, non a chi la "acquista".
Ripeto: una cosa è parlare di rivendita di license "usate" per prodotti non più supportati o attivi (vedi il software professionale che viene migliorato con versioni successive o tutti quei software che vanno in base alla legislazione del momento, come quelli ingegneristici: in questo caso alla casa madre in effetti frega ben poco se tu la rivendi... ma chi la compra? Uno di poche pretese sicuramente), un'altra è per prodotti attivi in termini di entrate economiche. E nel DD la tua licenza ti rende competitor (senza averne diritto) di chi detiene il diritto sul software (non è tuo).
Una volta che la licenza è in giro, non prendono più soldi in ogni caso. Tu consumatore che non la usi, ci perdi. Sei l'ultimo anello della catena e rimani con tutti i costi a tuo carico. Se hai un'attività e vuoi chiuderla, l'acquisto che hai fatto delle licenze assume valore zero. Cedi la licenza, e compensi. Se dovessero vendere una licenza nuova ogni volta, ci sarebbero licenze pagate e non utilizzate su cui loro ottengono un guadagno che non meritano. Magari diventi competitor, ma vuoi eliminare la concorrenza tramite la legge? Magari è tempo che anche il consumismo digitale finisca, si vedono i benefici portati da quello fisico.
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Glorfindel75
Gamestop non sbaglia politica (e qui mi becco gli insulti): per avere un negozio che permetta di fare legalmente compravendita di usato, ci impiega risorse, per cui lei decide il mercato che vorrebbe.
Il problema è la gente che alimenta quel mercato, non Gamestop. E se Gamestop ha successo... amen. Colpa nostra. Inutile lamentarsi è come andare per strada a gridare ad alta voce "CAPRE, SIETE TUTTE CAPRE". Tu lo fai, o no?
Il problema è il publisher e chi decide il prezzo di vendita. Che spinge molti a fare i salti mortali anche per cinque euro.
Non si avrebbe un mercato dell'usato così attivo se non ci fossero prezzi di vendita spropositati e titoli che puoi riportare in una settimana senza niente che ti faccia desiderare di volerli tenere. Non ci si può lamentare che abbiano concorrenza in questo modo e limitare la cessione del proprio acquisto come già avviene è l'unica disonestà che vedo.
E volendo vedere così viene reimmesso nel mercato molto più di quello che avverrebbe altrimenti, perché senza usato, non si acquisterebbe comunque nulla finché i prezzi non cambiano.
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Glorfindel75
Ricordiamoci che il VG non è un bene essenziale: se la politica adottata da Gamestop è sbagliata, lo dovremmo tutti vedere. E comunque non frega nessuno quella catena: tu accetti di stare al gioco loro o di non parteciparvi.
Il carburante è un bene essenziale: lì c'è qualcosa di marcio invece.
Per il carburante puoi fare lo stesso discorso, perché magari è essenziale, ma non tanto come si vorrebbe far credere. Solo che si è deciso che è più conveniente questa strada e che pochi abbiano potere decisionale.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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MIK0
Una volta che la licenza è in giro, non prendono più soldi in ogni caso.
Assolutamente non vero. O meglio, è vero che su quella licenza non prendono più soldi (in effetti lo scopo è proprio quello), ma così facendo non prendono soldi nemmeno da potenziali altre licenze che venderebbero. Sei proprio tu che diventi competitore sul mercato. Se voglio fare il competirore, apro baracca e burattini e faccio un mio prodotto...
Nel caso in esame addirittura il competitore diventa... il tuo bacino acquirenti... completamente incontrollabile, in barba a qualunque regola di mercato.
Se io la rivendo, chi la compra da me non comprerebbe una seconda licenza dal detentore del software.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
Comunque, sperando di non andare oltre nella discussione (che secondo me un pò di bene al topic fa, visto che durante i saldi era proprio un mortorio...), il vero problema di oggi non è l'usato.
Ma i sistemi DRM draconici come GFWL e similari... e qui sì che i consumatori dovrebbero smuoversi in massa ed andare dalla corte dei diritti umani (nemmeno dei consumatori)...
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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Glorfindel75
Assolutamente non vero. O meglio, è vero che su quella licenza non prendono più soldi (in effetti lo scopo è proprio quello), ma così facendo non prendono soldi nemmeno da potenziali altre licenze che venderebbero. Sei proprio tu che diventi competitore sul mercato. Se voglio fare il competirore, apro baracca e burattini e faccio un mio prodotto...
Nel caso in esame addirittura il competitore diventa... il tuo bacino acquirenti... completamente incontrollabile, in barba a qualunque regola di mercato.
Se io la rivendo, chi la compra da me non comprerebbe una seconda licenza dal detentore del software.
Se io la rivendo, non ho più la licenza, e avrei pagato per niente il detentore del software.
Se la rivendo dopo 1 giorno, al 90% del prezzo, che danno può fare al detentore del software? Io non l'ho usato, loro i miei soldi li han ricevuti.
Se la rivendo in un tempo breve, diciamo un anno, forse non l'ho usata così tanto, non gli ho fatto fare una vita lunga. Perché non dovrei rientrare di una parte della mia spesa?
Se la rivendo in un tempo lungo, diciamo 5 anni, se i detentori del software non se ne sono usciti con qualcosa di meglio (ovverro non han lavorato per questi 5 anni) e gli faccio concorrenza, di chi è la colpa?
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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Glorfindel75
Comunque, sperando di non andare oltre nella discussione (che secondo me un pò di bene al topic fa, visto che durante i saldi era proprio un mortorio...), il vero problema di oggi non è l'usato.
Ma i sistemi DRM draconici come GFWL e similari... e qui sì che i consumatori dovrebbero smuoversi in massa ed andare dalla corte dei diritti umani (nemmeno dei consumatori)...
Sicuro. Però vi rientra anche steam (che inizia ad avere pochi problemi dagli ultimi anni).
Eliminiamo tutti i drm e poi si gioca ad armi pari.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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MIK0
Sicuro. Però vi rientra anche steam (che inizia ad avere pochi problemi dagli ultimi anni).
Eliminiamo tutti i drm e poi si gioca ad armi pari.
Secondo me il problema attuale di Steam è la sovrapposizione con altri sistemi di DRM per alcuni giochi.
In realtà Steam non è un DRM vero e proprio, ma agli utenti basta anche solo la sua presenza per sentirsi tranquilli che nessuno ti ostacoli per una attivazione. Perchè funziona. Metterne sopra altri è inutile e deleterio. In effetti sui loro furum c'è in continuazione gente che invita a boicottare quel tipo di giochi.
In effetti da un certo punto di vista io mi trovo d'accordo con loro: è un segnale forte che può dare la comunità.
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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MIK0
Se io la rivendo, non ho più la licenza, e avrei pagato per niente il detentore del software.
Se la rivendo dopo 1 giorno, al 90% del prezzo, che danno può fare al detentore del software? Io non l'ho usato, loro i miei soldi li han ricevuti.
Se la rivendo in un tempo breve, diciamo un anno, forse non l'ho usata così tanto, non gli ho fatto fare una vita lunga. Perché non dovrei rientrare di una parte della mia spesa?
Se la rivendo in un tempo lungo, diciamo 5 anni, se i detentori del software non se ne sono usciti con qualcosa di meglio (ovverro non han lavorato per questi 5 anni) e gli faccio concorrenza, di chi è la colpa?
Loro hanno ricevuto i soldi da te, che tu poi ci giochi o meno a loro non interessa.
Se lo rivendi ad un altro utente al 90% di sconto, l'utente lo compra da te, e non dal proprietario legittimo: come vedi in giro ci sono due persone che hanno comprato un solo gioco, invece di due.
Indipendentemete dal fatto che si giochi.
Che poi la seconda persona dice all'amico: aspetta che lo finisco (ci metto 3 giorni) e poi te lo vendo al 50%...
Ed è la seconda copia che non porta soldi al proprietario legittimo.
E così via.
Moltiplica per potenziali milioni di utenti...
E la cosa paradossale è che questo scambio non avviene su un usato, ma sullo stesso file presente sui server di Steam! Con gente che occupa anche banda a sbafo...
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Re: Digital Delivery: gli affari della settimana
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Glorfindel75
Secondo me il problema attuale di Steam è la sovrapposizione con altri sistemi di DRM per alcuni giochi.
In realtà Steam non è un DRM vero e proprio, ma agli utenti basta anche solo la sua presenza per sentirsi tranquilli che nessuno ti ostacoli per una attivazione. Perchè funziona. Metterne sopra altri è inutile e deleterio. In effetti sui loro furum c'è in continuazione gente che invita a boicottare quel tipo di giochi.
In effetti da un certo punto di vista io mi trovo d'accordo con loro: è un segnale forte che può dare la comunità.
Il drm doppio è una pessima cosa. Però nessuno ha fatto niente. Gli sviluppatori. Valve. Tutti colpevoli. Ad esempio non esistono leggi che impongano di scrivere più in grande e più visibile, i difetti del proprio prodotto ovunque, soprattutto nelle pubblicità. L'unico modo per non farsi cattiva pubblicità sarebbe eliminare gli elementi negativi. Un win-win. Vorrei vedere una pubblicità di un titolo con scritto "Now with 33% more drm".
Il problema è che steam è diventata una vetrina per tutto e quindi tutti ci vogliono vendere a qualunque costo. Anche se hanno il loro client (ubisoft). Io i titoli ubisoft col drm extra li lascio lì, fortunatamente non sfornano titoli decenti da anni (a parte Anno che volevo giocarlo).
Quindi il doppio drm ci sta che sia da togliere. Ma già che siamo perché non togliere anche il primo? Mi sentirei altrettanto sicuro se non ci fosse e può solo funzionare meglio.