E' tutto un cantiere: anche a centrocampo
06.11.2010 09:30 di Salvatore Trovato articolo letto 1894 volte
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© foto di Alberto Fornasari
Boateng sconta la squalifica, Gattuso ringhia e sprona i suoi, Ambrosini recupera, Pirlo annaspa un po', Flamini si interroga, Seedorf non sorride. Il centrocampo rossonero, come la vita, è tutto un quiz. Al momento, Andrea Pirlo, con i suoi alti (pochi) e bassi (molti), e Gennaro Gattuso, dalla verve ritrovata, sembrano gli unici due sicuri di scendere in campo al San Nicola di Bari. Per tutti gli altri, invece, è una corsa fino al traguardo per l'ultimo posto disponibile. Boateng a parte (il ghanese, come detto, salterà il prossimo turno per squalifica),
e con Flamini sempre più oggetto misterioso, ormai estromesso dai pensieri di mister Allegri, saranno Ambrosini e Seedorf a contendersi una maglia da titolare.
Favorito il primo, anche perché, come già accaduto in questa stagione, l'olandese potrebbe avanzare sulla trequarti, dietro le due punte. Il dubbio, comunque, è legato all'impronta da dare alla linea mediana e, di conseguenza, all'intera squadra: irrobustirla, come in queste ultime partite, scegliendo due incontristi (e Pirlo), oppure snellirla, inserendo un uomo in più dai piedi buoni, provando magari ad attaccare e costringere alla ritirata i pugliesi, una squadra che ama giocare a viso aperto, soprattutto in casa. Il sacrificio o la spregiudicatezza? La sciabola o il fioretto? Allegri, molto probabilmente, scioglierà il dubbio solo nella giornata di domani, dopo l'allenamento di rifinitura. Le incertezze, dunque, al momento non riguardano solo l'attacco: questo Milan, che continua a cambiare pelle e faccia ad ogni match, sembra ancora un cantiere aperto.