Già devo sopportare di tutto da un governo che non ho votato, concedimi almeno questo contentino.
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Se la metti così, ok.
Il grassettato :asd:Citazione:
DA BARCELLONA AL PORTO ANTICO
A Genova lo «sbarco dei mille» in nome
dei diritti e della Costituzione italiana
Sono «cervelli» fuggiti e professori universitari. Italiani che lavorano in Spagna, Francia, Inghilterra. Espatriati e preoccupati tornano col bavaglio
MILANO - Migranti al contrario. In nome della Costituzione italiana. Metà dei «Mille» sono partiti la notte del 25 giugno dal porto di Barcellona per approdare a Genova nella sera di sabato 26 giugno. Viaggiano a bordo della «Nave dei Diritti», così è stato ribattezzato il traghetto di linea Italia Spagna. A bordo docenti universitari, cervelli in fuga... Cittadine e cittadini italiani che vivono in Spagna, in Francia, in Gran Bretagna, in Belgio. Vivono e lavorano all'estero e «tornano» per dire che in «questa» Italia non vogliono tornare. Vivono all'estero, non pensano di tornare, per ora.
IL MARE «TERRA» DI TUTTI - Dopo 18 ore di navigazione approdano nella sera di sabato 26 sulla costa ligure. E «Lo Sbarco» diventa il simbolo per denunciare le derive culturali, politiche e sociali del nostro Paese. L'intera iniziativa si basa un manifesto che invita a reagire contro l'imbarbarimento della società e a riscoprire i valori fondanti del paese, dalla Costituzione all'uguaglianza, dalla cultura al bene pubblico. Sul manifesto del sito di coordinamento di Lo sbarco citano la costituzione come motore del'impresa: Un sbarco per ricordare «La nostra Costituzione e la sua origine, laica e pluralista, la centralità della libertà e della democrazia vera, partecipata, trasparente: dai luoghi di lavoro alle scuole, ai quartieri, ai servizi, al territorio».
Il cantautore Tonino Carotone alla partenza della «Nave» Alla «nave dei diritti» il compito di ricordare che «il pianeta che abbiamo è uno, è questo, questo è il nostro mare, di tutti i popoli. Che chiunque ha diritto di esistere, spostarsi, viaggiare, migrare, come ha diritto che la sua terra non sia sfruttata, depredata». Tra i «viaggiatori» anche il cantautore Tonino Carotone che durante il viaggio ha commemorato i morti nel Mediterraneo, navigatori e migranti. Non ci sono sigle né partiti politici dietro questa iniziativa che si sta autofinanziando organizzando eventi culturali.
DERIVE - Da mesi preparano il viaggio che, non solo metaforicamente, li porta a bordo contro la «deriva» del loro paese d'origine e li conduce a Genova, dove sono state allestite cinque piazze e programmati spettacoli e tavole rotonde. I temi: i diritti. I cinquecento scenderanno dalla nave con il bavaglio alla bocca e inscenando una coreografia, per protestare contro la legge sulle intercettazioni. Sulla nave, durante il viaggio, spettacoli e tavole rotonde sono stati l'amalgama di questo popolo dei diritti. Musica, teatro, proiezioni, laboratori per i piccoli, giochi del Ludobus e dibattiti su immigrazione, acqua, memoria storica, solidarietà internazionale, rapporti Italia-Catalogna. E un momento sul ponte una celebrazione dei morti del Mediterraneo, per ricordare che in questo mare si muore nel tentativo di attraversarlo. Si professano apolitici, apartitici, cosmopoliti. E rivendicano: lavoro, scuola, casa, ambiente e pace. Mille sono le adesioni. Lo sbarco ha ottenuto l'appoggio di diversi intellettuali, scrittori, musicisti, associazioni attraverso centinaia di videomessaggi diffusi sul sito. E una grande mobilitazione attraverso Facebook. Dalla parte dello «Sbarco» associazioni antirazziste, l’Università, i No-Tav, la Rete Scuole e gli operai Vynils che occupano l'Asinara, Greenpeace, Legambiente, i musicisti del Carlo Felice. A Genova li attendono: due giorni il 26 e il 27 giugno. Con sul palco a condurre la regista Barbara Cupisti, Claudio Agostoni di Radio Popolare, e Modou Gueye. A esibirsi: Millelire gospel choir, coro gospel, Bobby soul, Mamawave, i canti della tradizione afro-cubana di Dada'ankori, Marco Rovelli, The vicious mix rock'nroll, Trio Asbrio e i Mille papaveri rossi con uno spettacolo su Fabrizio de Andrè .
Redazione Online
26 giugno 2010
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Cioè, se mi trovassi su una nave con simili figuri e costretto a tali "attività ricreative" penso che dopo un pajo di giorni possano prenderci spunto per un nuovo episodio di postalCitazione:
I temi: i diritti. I cinquecento scenderanno dalla nave con il bavaglio alla bocca e inscenando una coreografia, per protestare contro la legge sulle intercettazioni. Sulla nave, durante il viaggio, spettacoli e tavole rotonde sono stati l'amalgama di questo popolo dei diritti. Musica, teatro, proiezioni, laboratori per i piccoli, giochi del Ludobus e dibattiti su immigrazione, acqua, memoria storica, solidarietà internazionale, rapporti Italia-Catalogna. E un momento sul ponte una celebrazione dei morti del Mediterraneo, per ricordare che in questo mare si muore nel tentativo di attraversarlo. Si professano apolitici, apartitici, cosmopoliti. E rivendicano: lavoro, scuola, casa, ambiente e pace. Mille sono le adesioni. Lo sbarco ha ottenuto l'appoggio di diversi intellettuali, scrittori, musicisti, associazioni attraverso centinaia di videomessaggi diffusi sul sito. E una grande mobilitazione attraverso Facebook. Dalla parte dello «Sbarco» associazioni antirazziste, l’Università, i No-Tav, la Rete Scuole e gli operai Vynils che occupano l'Asinara, Greenpeace, Legambiente, i musicisti del Carlo Felice.
I LABORATORî e le TAVOLE ROTONDE.
Mamma guarda, sono di sinistra :smug:
più che altro mi piace il modo di porsi:
"noi ce ne andiamo perchè l'Italia non ci piace, ma se VOI la sistemate noi torniamo eh".
ma chi li vuole? :stress:
Personalmente apprezzo tantissimo lo spirito di queste iniziative, e la voglia di organizzare e fare qualcosa, anche se poi si tratta di una manifestazione basata un po' sul nulla.
E' solo che fa molto anni '70 :asd:
C'é anche Tonino Carotone!!! :o
Come li amo quando fanno questo cose, però un "equo e solidale" da qualche parte potevano infilarcelo....:no:
Ora mi aspetto che sconfiggano le truppe governative chessò...a Rapallo....per poi incontrare Prodi sul magra e dire "Obbedisco"...:asd:
tonino carotone l'ho visto due volte dal vivo :rullezza:
Trovata su facebook :asd:
La coppa del mondo è diventata come la Seconda Guerra Mondiale:
La Francia si è ritirata, gli Stati Uniti sono arrivati in ritardo, l'Inghilterra è lasciata a combattere contro i tedeschi, mentre l'Italia, guidata da un ********, fa figure di merda con chiunque :asd:
:rotfl:
feisbuk :facepalm:
Tutti d’accordo nel definire l’Italia “vergognosa”. E anche ai mondiali non è che sia andata meglio.
(da spinoza)
Figo Bioshock 2 :sisi:
La cosa bella è che poi quando uno prova solamente a commentare quelle boutade giornaliere di calderolibossiberlusconibondi, scegliete un nome a caso, oppure quei bei convegni e quelle qualificatissime scuole di politica del pdl per i neocandidati che durano una settimana (corta) si dice: "eh ma son cavolate che importanza vuoi che abbiano". Invece questa iniziativa è considerata indicativa della linea generale dell'opposizione in Italia e quando la si commenta ci si mette in mezzo prodi, l'equo e solidale, la lotta armata e stupisce che non ci si abbia ancora infilato i noglobal e i centri sociali... :rotfl:
Ah, e Tonino carotone rulla :rullezza:
E anche Chiwaz rulla :rullezza:
intanto la lega ha chiuso tutti i suoi forum, causa incazzamento generale sul caso brancher :asd:
i giovini padani l'hanno appena riaperto ma di brancher non c'è traccia (almeno ora):
http://giovanipadani.forumfree.it/
radio padania:
http://www.radio-padania.com/rpl/forum/filmato1.html
:rotfl:
i belgi stanno facendo il culo al vaticano :rotfl:
e i politi italiani naturalmente piopio like gallins :lul:
Guarda, la mia posizione vaticano - paesi esteri e' semplice :
O paghi anche tu come ci costringono a fare qua' a noi o zitto e a casetta tua
E' talmente semplice che non l'ho capita. Forse perchè manca il soggetto e l'oggetto. Però dai, almeno il predicato verbale sembra apposto ;)
Teon, dovè che hai fatto l'ITIS?
In realta' non era un ITIS non ho idea di che diamine di sigla fosse, i ricordi di quel periodo della mia vita sono sbiaditi :chebotta:
Pero' ANNI RUGGENTI 8)
P.S. centranasega ma mi hai fatto ricordare una scena :rotfl:
Sabato mattina, erano le 10.30 o le 11 mi pare, noi avevamo la palestra ( agh palestra un buco riutilizzato per ) fuori dall'istituto. Usciamo per attraversare la strada ( andavo a scuola in centro Milano proprio attaccato a corso Buenos Aires ) e bam , celere, assetto antisommossa, cellulari schierati, manifestazione che avanza, con slogan e casini.
Il professore visibilmente preoccupato ci fa spostare tutti per aspettare e capire se si puo' passare o bisogna cambiare strada.
Arrivano i tizi, e' una manifestazione di un movimento di estrema destra ( sparito ora ), tutta la prima fila mi vede e inizia a salutarmi, con tanto di coraccio urlato nei miei confronti, le relazioni con il prof di ginnastica non sono piu' state le stesse da quella volta :bua:
Ok, ma rispiegami il concetto.
Ma infatti, nel caso tu non lo abbia ancora capito, il commento riferito a questo sbarco dei mille reloaded é esattamente uguale.
Me ne guardo bene da considerare questi quattro guitti come indicativi dell'Opposizione. Sarebbe un po come considerare Cesarino indicativo della X MAS. :asd:
Sei proprio tu John Wayne? [cit.]
Concentrati.
Dai che ce la fai se ti impegni.
Dai, dai!!
Dai che secondo me riesci a restare in argomento e non dire "si ma anche..." "e allora quelli..." per tirare in ballo cose/persone/animali/nomi di fiumi/colori di cui adesso non ce ne frega una ceppa :asd:
Che poi li avrai considerati tu indicativi dell'opposizione italiana, di certo non io.
http://www.blitzquotidiano.it/sport/...harper-443671/Citazione:
Mondiali & G8, Berlusconi a Cameron: “Tifo Inghilterra, c’è Capello”
:asd:
Suvvìa, la palla del gol inglese era dentro di soli 40-50cm :chebotta:
Servizio su RaiTre dello sbarco dei Salvatori della Legalità, ora.
porta piu' rogna di Marco Masini :asd:Citazione:
Mondiali & G8, Berlusconi a Cameron: “Tifo Inghilterra, c’è Capello”
ma chi cosa quando? Brancher nuovo idolo...:asd:Citazione:
LEGITTIMO IMPEDIMENTO
Brancher: "Contro di me odio e cattiverie"
E il ministro balbetta sulle deleghe.
Poi al Tg3 gli chiedono quali sono le sue competenze: "Sono tante...sono quelle scritte,...quelle scritte". Pd e IdV per le dimissioni. Bocchino: "Una brutta figura che si sarebbe potuta evitare"
Il ministro Aldo Brancher
ROMA - Dopo aver annunciato che affronterà il processo e l'udienza del 5 luglio, e quindi dopo aver rinunciato 1 ad avvalersi del legittimo impedimento, Aldo Brancher si è detto "tranquillo". E pronto "ad andare avanti". "'Le dimissioni non sono assolutamente in programma. Non ho nulla da rimproverarmi, ho tanto lavoro da fare e vado avanti", ha detto il ministro aggiungendo però di essere rimasto "stupito" da tanta "cattiveria e dall'odio, a tutti i livelli" nei suoi confronti. "Quando accetto un impegno so perfettamente cosa vado a fare - ha concluso - chi non conosce il mio lavoro si informi, prima di parlare".
In serata, raggiunto al telefono dal Tg3, il ministro non ha saputo indicare in modo chiaro quali sono le deleghe affidategli dal presidente del Consiglio. "Sono quelle scritte, quelle scritte...sono sulla Gazzetta ufficiale...però non sono state ancora pubblicate...". Insomma, nessuna chiarezza sui compiti di un ministero che non solo all'opposizione, ma anche ad ampi settori della maggioranza, pare senza ragione d'essere. Nella stessa intervista anche la frase: "L'Italia perde i Mondiali e se la prende con me...mi ritengo una persona equilibrata e onesta di buon senso che ha sempre lavorato e continua a lavorare".
L'opposizione considera la vicenda niente affatto risolta. E chiede le sue dimissioni. "La vicenda è grottesca e paradossale e tutt'altro che conclusa. Il vero scandalo, lo ribadiamo, è la sua nomina a ministro per sfuggire alle aule giudiziarie e la rinuncia al legittimo impedimento non cambia di una virgola la sostanza del problema", hanno detto i presidenti dei gruppi parlamentari di Italia dei valori di Camera e Senato, Massimo Donadi e Felice Belisario.
Che aggiungono: "Qui c'è un intero Paese preso in giro. La sua nomina è un imbroglio dimostrato dal fatto che non ha uno straccio di delega o competenza. Il ministro Brancher deve andare a casa. Per questo, Italia dei valori ribadisce l'invito a tutte le opposizioni e a tutti i parlamentari che hanno ancora a cuore le istituzioni e la dignità di questo Paese a sottoscrivere una mozione di sfiducia unitaria. Siamo disponibili a incontrarli il più presto possibile".
Dello stesso avviso Andrea Orlando, responsabile giustizia del Partito democratico: "Al momento non sappiamo neppure di che cosa dovrebbe occuparsi Brancher, visto che nessuna delega gli è stata assegnata a dieci giorni dalla sua nomina. Siamo di fronte a una incredibile buffonata - insiste - finalizzata a evitare i processi. Se nella maggioranza c'è ancora un po' di senso delle istituzioni si farebbe dimettere subito il ministro al legittimo impedimento e si cancellerebbe il suo inutile e inesistente ministero".
Di "autogol" e "figuraccia" parla anche il finiano Italo Bocchino, vicepresidente del gruppo Pdl alla Camera, per il quale "se la nomina di Brancher fosse stata discussa dall'Ufficio di presidenza del Pdl avremmo evitato una brutta figura a Pdl, maggioranza, governo e Berlusconi 2". "La decisione di Brancher di accogliere il nostro invito di rinunciare al legittimo impedimento è saggia e utile - aggiunge Bocchino - per evitare altri autogol come questo, d'ora in poi sarebbe opportuno discutere di più negli organi di partito, dove si chiede la conta soltanto per mettere in minoranza Fini, che poi sulla legalità è in linea con la maggioranza dei nostri elettori".
Udiu :facepalm:
Puoveretho
Ma qua è sempre peggio:asd:Citazione:
"L'Italia perde i Mondiali e se la prende con me..."
Almeno un tempo i ladroni sapevano difendersi..invece a partire da Scajola..:rotfl:
Brancher :facepalm:
Ma quando l'ha detto aveva un foglio con la trollface?
Volevo dirgli semplicemente "Ciao", ma in fondo lo capisco.Citazione:
Saviano a El Pais: “L’Italia è un paese cattivo, sto pensando di andarmene”Condividi
Oggi alle 10.27
Saviano a El Pais: “L’Italia è un paese cattivo, sto pensando di andarmene”
di Redazione Giornalettismo
Lo scrittore in un’intervista rivela che potrebbe trasferirsi all’estero: “Per la gente il nemico non è il sistema, ma chi lo combatte”. “Italia es un paìs malvado para vivir”: Roberto Saviano, in un’intervista a Lola Galan del Pais, si sfoga dopo le polemiche degli ultimi mesi sul suo ruolo di scrittore antimafia e sulle polemiche con Berlusconi, senza mai nominarlo. Ma soprattutto, rivela di aver voglia di andarsene via: “Qui se hai un lavoro, o se riesci nella vita, la gente pensa che tu sia un raccomandato. E si vivono troppi anni senza avere i diritti garantiti”.
VIVERE SOTTO SCORTA - L’articolo comincia ricordando i cinque milioni di copie vendute del suo romanzo Gomorra, e la sua vita sotto scorta: “E’ il prezzo del successo. Sono usciti molti libri in Italia sulla Mafia, alcuni di alta qualità, ma la differenza è che la mia storia ha avuto un successo enorme. In caso contrario, nulla sarebbe accaduto. A volte penso che sto pagando un prezzo alto, ma perché continuo a scrivere. Non voglio diventare un “mafiologo” o un simbolo che viaggia il mondo per testimoniare. Non ho nemmeno paura di morire: ho parlato della mia morte così tante volte che ormai mi sembra una cosa che non mi riguarda. Ho paura di continuare a dover vivere così”. Cioè, sotto scorta e minacciato, in continuo pericolo di vita.
ANDARSENE DALL’ITALIA? – Tanto che Saviano dice anche di star cominciando a pensare di cambiare paese. “Sto pensando di andarmene. Spagnoli e francesi vedono l’Italia come un paese pieno di belle donne e bei paesaggi, ma non è così: in Italia si vive male, è un paese ‘feroce’”. Perché? “Perché qui in Italia se sei perseguitato da un sistema, prima o poi la gente comincia a pensare che tu stia facendo la vittima. Per la gente il nemico non è il sistema, ma l’individuo che è riuscito a fare qualcosa nella vita. Se lavori, si chiedono chi ti ha raccomandato. Se lavori in televisione, pensano che qualcuno ti ci ha ‘infilato’. E nell’80% dei casi è così, ma la gente si sente legittimata a pensare che questo accada sempre. E’ la nostra frustazione”.
IL PROBLEMA DEL PAESE – Saviano ritiene poi che abbia più impatto sulla vita dei singoli i vizi endemici dei paesi. Nel caso dell’Italia sarebbe la mancanza endemica del rinnovamento. “Se si guarda una politica francese, inglese o spagnola, ogni 10 anni ci sono facce nuove. In Italia, no. Ci sono paesi come la Romania, la Macedonia, Serbia e Grecia, che hanno la medesima politica dal10 anni. Ma nessun altro paese ha gli stessi politici stessi per 20 anni, come capita da noi”.
Credo che trasferendosi all'estero possa tirare un po' più il fiato per la sua incolumità.
Beh, mi pare la mafia abbia dimostrato di poter arrivare anche all'estero, se ne ha la volontà.
Al di là che quello che dice possa essere o meno condivisibile, non è certamente bello fare una vita così.