Putin ha il gabinetto volante d'oro :tsk:
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ha qualche mese ma è sempre stupenda ^^
:ciaociao:
E io continuo a dire: in virtù di questi studi, ma siamo sicuri sicuri che all'Italia convenga spendere - o meglio, sprecare leggendo l'articolo - soldi costruendo centrali nucleari? :uhm:Citazione:
Il solare costa meno del nucleare
Il sorpasso al prezzo di 0,16 dollari a chilowattora. L'energia atomica costerà sempre di più
I costi di energia solare e atomica (da Ncwarn.org)NEW YORK - Oggi negli Stati Uniti la produzione di energia solare costa meno di quella nucleare. Lo afferma un articolo pubblicato il 26 luglio sul New York Times, che riprende uno studio di John Blackburn, docente di economia della Duke University. Se si confrontano i prezzi attuali del fotovoltaico con quelli delle future centrali previste nel Nord Carolina, il vantaggio del solare è evidente, afferma Blackburn. «Il solare fotovoltaico ha raggiunto le altre alternative a basso costo rispetto al nucleare», spiega Blackburn, nel suo articolo Solar and Nuclear Costs - The Historic Crossover, pubblicato sul sito dell’ateneo. «Il sorpasso è avvenuto da quando il olare costa meno di 16 centesimi di dollaro a kilowattora» (12,3 centesimi di euro/kWh)s. Senza contare che il nucleare necessita di pesanti investimenti pubblici e il trasferimento del rischio finanziario sulle spalle dei consumatori di energia e dei cittadini che pagano le tasse.
COSTI FOTOVOLTAICO IN DISCESA - Secondo lo studio di Blackburn negli ultimi otto anni il costo del fotovoltaico è sempre diminuito, mentre quello di un singolo reattore nucleare è passato da 3 miliardi di dollari nel 2002 a dieci nel 2010. In un precedente studio Blackburn aveva dimostrato che se solare e eolico lavorano in tandem possono tranquillamente far fronte alle esigenze energetiche di uno Stato come il Nord Carolina senza le interruzioni di erogazione dovute all’instabilità di queste fonti.
COSTI NUCLEARE IN CRESCITA - I costi dell'energia fotovoltaica, alle luce degli attuali investimenti e dei progressi della tecnologia, si ridurrà ulteriormente nei prossimi dieci anni. Mentre, al contrario, i nuovi problemi e l'aumento dei costi dei progetti hanno già portato alla cancellazione o al ritardo nei tempi di consegna del 90% delle centrali nucleari pianificate negli Stati Uniti, spiega Mark Cooper, analista economico dell'Istituto di energia e ambiente della facoltà di legge dell'Università del Vermont. I costi di produzione di una centrale nucleare sono regolarmente aumentati negli ultimi anni e le stime sono costantemente in crescita.
Fonte: Corriere.it
Edit: solo ora mi accorgo che la notizia è vecchiotta, comunque l'ho letta solo ora :asd:
Ragionare solo in base al costo è inutile, altrimenti il carbone costa ancora meno.
Comunque gli ambientalisti mi fanno morire dal ridere: per salvare l'ambiente dal nucleare sono disposti a deturparlo con distese infinite di pannelli solari e pale eoliche.
Dei geni.
Senza contare che il processo di fabbricazione dei pannelli fotovoltaici dovrebbe essere abbastanza inquinante, almeno secondo un mio amico che installa proprio tali pannelli.
Non so quanto possano essere inquinanti la produzione di pannelli solari :ninzo:
Però credo che il concetto di deturpare l'ambiente con pannelli solari e pale eoliche sia molto soggettivo. Io trovo che una distesa di pale eoliche sia qualcosa di molto affascinante e suggestivo, e per me simboleggiano tranquillamente il progresso senza che esso danneggi in maniera irreversibile l'ecosistema - a differenza delle famose colate di ghisa sopra le scorie nucleari -
In ogni caso ragionare in base al costo non è inutile: è proprio in base a quello che si decide se una risorsa energetica vale la pena sfruttarla o meno. O, almeno, quello è stato fatto fino a poco tempo fa quando tutti mi dicevate che il costo per Kwatt/ora era sconveniente rispetto a quello di una centrale nucleare :asd:
Ora capisco che per voi l'energia nucleare possa essere il top del top e magari rappresenti anche l'apice del progresso tecnologico umano, eh...
...però le riserve di uranio sono poche e non dureranno sicuramente per altre 5 miliardi di anni :asd:
Prima o poi finiscono, e uno deve pensare ad un'alternativa adesso, non dopo quando saranno finite le scorte. Mai inizi negli investimenti, mai riuscirai a produrre una tecnologia che valga la pena di utilizzare. Le conoscenze scientifice e i progressi tecnologici non compaiono dall'oggi al domani. Bisogna sperimentare e fare. Se non lo fai, si va a finire che quando finiranno uranio e petrolio - oggi, domani, tra 100 o 1000 anni non ha importanza, non sono infinite - rimarremo tutti quanti senza elettricità e tutte quelle belle cose che ci danno benessere andranno a farsi friggere :asd:
sicuramente se vogliamo cercare il pelo nell'uovo i pannelli inquinano parecchio dato che serve una quantità di acqua incredibile per produrli, per tutti i tipi di energia i costi sono molto superiori a quello ceh sembrano a partire dal nucleare di cui ricordo abbiamo ancora i ricordi che non sappiamo dove mettere.
Il fatto è uno come è già stato ribadito prima di buttarsi sul nucleare bisognerebbe comicnaire a risparmiare dove si può ed a efficientare il sistema cosa che genererebbe probabilmente meno soldi ma portebbe decisamente più benefici.
Fatto questo si può pensare a gettarsi nel nucleare che probabilmente fino allo sviluppo della fusione sarà da utilizzare.
comicnaire a costruire ora 4 centrali nucleari non risolve il problema dell'energia per almeno i prossimi 15 anni se va tutto bene.
In Italia si consumano TWh più TWh meno circa 300-310 TWh ci sono imezzi per ridurre di parecchio questi consumi, in casa sono passato in un anno con pochi accorgimenti da 6000 kwh annui a 4800 quindi non è impossibile.
I pannelli sono a base silicio e per ottenere silico puro serve una caterva d'acqua.
Condivido in pieno, ma rimane il fatto che come risorsa non è eterna. Anche se il progresso tecnologico ci ha mostrato che è possibile "ottimizzare" le risorse, rimane il fatto che proseguire per un unica strada non è una mossa molto saggia.
E, comunque, il costo per Kw/h non è una cosa da sottovalutare, dato che mi pare che sia uno dei fattori più importanti - non l'unico, naturalmente, ma sicuramente tra i più importanti -
è vero che grazie alle nuove trivellazioni siamo in grado di spostare la data un po più in la, ma è anche vero che anche il "costo accettabile" della risorsa ha fatto un notevole salto di qualità in avanti.
In più come qualcuno ha scoperto nel golfo le misure di sicurezza(sia passive, sia attive-dopo-disastro) dei nuovi pozzi sono rimasti ai anni 70 (è già allora non erano sufficienti).
Pure per acciaio serve una caterva d'acqua per produrlo.
Finché si misura le quantità in caterve, mucchio, un sacco non si va da nessuna parte.
Tiene conto pure che il silicio per il solare non deve essere puro come quello per semiconduttori, quindi si possono usare scarti che altrimenti verrebbero buttati via.
Il problema grosso è che serve acqua pura cioè non utilizzata per il consumo umano perchè non deve avere impurità comunque perchè comunque un silicio per pannelli è comunque molto più puro di quello che generalemnte si pensa anche se molto meno di quello dei semiconduttori.
vicino a casa mia c'era un'azienda che produceva display a cristalli liquidi il consumo era in media di circa 1800 m^3 l'ora e non era una azienda enorme...per produrre 1 milione di display da 2 pollici l'anno...
@revan: kWh, non kW/h (chilowatt PER ora, NON chilowatt diviso ora), scusa ma non riesco proprio a star zitto... :boh2:
il processo produttivo dei pannelli FV prevede anche un grande uso di acidi per lavare i cristalli e i vari strati prima di sovrapporli. ma non è tanto quello, perchè in fondo il FV, se fosse usato come un modo per coinvolgere l'utente finale e convincerlo a fare qualcosa per l'ambiente (visto che in casa propria più di tanto non si può fare), sarebbe anche giustificabile.
sono quegli orrori di megaimpianti realizzati nei campi coltivabili che andrebbero vietati e puniti con la galera a vita (vi immaginate cosa resterà di quei terreni, una volta fertili, dopo 20 anni senza sole, a 60°C e costantemente irrorati di diserbanti per evitare che l'edera ricopra i pannelli? li avremo trasformati in tanti deserti luccicanti, altro che energia "verde")
il che comunque è abbastanza trascurabile, come impatto ambientale, rispetto allo sventramento di montagne che attualmente è il metodo più economico per tirar fuori l'uranio (e che secondo i pochi studi che ci sono, comporta emissioni dal 25% al 100% di quelle dei combustibili fossili: è solo che non le calcolano...).
giustamente come dice chiw, chi dice che il nucleare conviene non ragiona soltanto in base al costo, che è maggiore di parecchie altre soluzioni. per renderlo conveniente, devi come minimo ragionare in base anche all'assegnazione degli appalti per costruire le centrali.
Te ne intendi eh Ronin di maneggi legati al settore energia / PA ? :asd:
Voglio dire, chissà quante ne avrai viste :caffe:
Ad ogni modo, non penso che in Italia siano poi tante le imprese in grado di fornire prestazioni per la costruzione di centrali, anche a livello di subappalti, no?
hai anche te un frugoletto, che fai le ore piccole? :bua:
a livello di impianti no di certo (praticamente solo enel), ma il problema non si pone, gli impianti sono già in mano dei francesi, che ci gireranno i loro fondi di magazzino quale risarcimento per il sì alla tav val di susa.
quello a cui hanno interesse un po' tutti è l'immensa quantità di sbancamenti, movimenti terra e cemento che fa da contorno all'impiantistica.
PS: i maneggi energia-PA sono davvero pochissimi, per il semplice motivo che il 99% delle PA dedica all'energia solamente miserabili briciole, non solo rispetto al core business (per dire, è comprensibile che una ausl dedichi tutti o quasi i suoi soldi al fornire prestazioni sanitarie), ma anche rispetto a quanto non dedichi per esempio alla manutenzione edilizia, o anche solo alle sponsorizzazioni di convegni.
più del 3/4 della PA non solo non ha un budget assegnato all'energy manager: non ha proprio l'energy manager (anche se dovrebbe averlo per legge); chi lo ha nella gran parte dei casi lo ha nominato formalmente, scegliendo un dirigente a cui appioppare il titolo, ma che poi nella pratica fa tutt'altro e vi si dedica nei ritagli di tempo (o non vi si dedica affatto, limitandosi al resoconto ragionieristico delle bollette pagate). per cui c'è ben poco da lucrare.
a meno che tu per maneggio energia-PA non intenda un meccanismo per cui l'ente pubblico, che ha una quota azionaria in un certo fornitore di energia (tipicamente, una multiutility finto-quotata in borsa), congegna le gare di fornitura perchè partecipi soltanto quel fornitore, in modo da garantirgli un certo margine che altrimenti non avrebbe.
questo si può fare in modo piuttosto semplice (se interessa, spiego anche come) sia per la luce che per il gas (per acqua e rifiuti non serve, sono già monopoli), ed è una pratica standard omnipervasiva, e penso non soltanto in emilia.
è anche per questo che la pa non investe in efficienza, quando avrebbe tutte le condizioni per farlo (capitali propri, rofessionalità tecniche, dimensione per l'economia di scala, stabilità del bilancio, orizzonte temporale del business di lungo periodo, patrimonio edilizio ed impiantistico vecchio e che quindi offre importanti opportunità, trattamento di favore nella concessione delle autorizzazioni): perchè la politica preferisce lucrare misere clientele nelle multiutility, che liberare risorse da impiegare in maniera utile.
tipica miopia nostrana, giacchè se si generassero risparmi di quell'entità, 30% o 40% dei consumi, si potrebbero mettere in moto volani di lavori pubblici altamente qualificanti e che darebbero lavoro e remunerazione vera alle imprese serie, oltre che liberar risorse future da reimpiegare in altri campi più vicini al core business (cosa che rappresenterebbe il bengodi anche "politicamente" parlando, perchè ci sarebbero ulteriori fondi da distribuire ai propri elettori, che oggi invece finiscono ai vari sceicchi e zar); ma tant'è, mica solo il popolo (come dicevamo nell'altro thread) non è all'altezza neanche di fare il proprio interesse :boh2:
No, ore piccole e basta :asd:
Vero, a questo non avevo fatto mente locale.Citazione:
a livello di impianti no di certo (praticamente solo enel), ma il problema non si pone, gli impianti sono già in mano dei francesi, che ci gireranno i loro fondi di magazzino quale risarcimento per il sì alla tav val di susa.
quello a cui hanno interesse un po' tutti è l'immensa quantità di sbancamenti, movimenti terra e cemento che fa da contorno all'impiantistica.
Mi domando se ci siano requisiti più stringenti per le ditte che concorrono rispetto alla costruzione di un condominio. Spero.
Si intendevo proprio il fatto di favorire le imprese amiche.Citazione:
PS: i maneggi energia-PA sono davvero pochissimi, per il semplice motivo che il 99% delle PA dedica all'energia solamente miserabili briciole, non solo rispetto al core business (per dire, è comprensibile che una ausl dedichi tutti o quasi i suoi soldi al fornire prestazioni sanitarie), ma anche rispetto a quanto non dedichi per esempio alla manutenzione edilizia, o anche solo alle sponsorizzazioni di convegni.
più del 3/4 della PA non solo non ha un budget assegnato all'energy manager: non ha proprio l'energy manager (anche se dovrebbe averlo per legge); chi lo ha nella gran parte dei casi lo ha nominato formalmente, scegliendo un dirigente a cui appioppare il titolo, ma che poi nella pratica fa tutt'altro e vi si dedica nei ritagli di tempo (o non vi si dedica affatto, limitandosi al resoconto ragionieristico delle bollette pagate). per cui c'è ben poco da lucrare.
a meno che tu per maneggio energia-PA non intenda un meccanismo per cui l'ente pubblico, che ha una quota azionaria in un certo fornitore di energia (tipicamente, una multiutility finto-quotata in borsa), congegna le gare di fornitura perchè partecipi soltanto quel fornitore, in modo da garantirgli un certo margine che altrimenti non avrebbe.
questo si può fare in modo piuttosto semplice (se interessa, spiego anche come) sia per la luce che per il gas (per acqua e rifiuti non serve, sono già monopoli), ed è una pratica standard omnipervasiva, e penso non soltanto in emilia.
è anche per questo che la pa non investe in efficienza, quando avrebbe tutte le condizioni per farlo (capitali propri, rofessionalità tecniche, dimensione per l'economia di scala, stabilità del bilancio, orizzonte temporale del business di lungo periodo, patrimonio edilizio ed impiantistico vecchio e che quindi offre importanti opportunità, trattamento di favore nella concessione delle autorizzazioni): perchè la politica preferisce lucrare misere clientele nelle multiutility, che liberare risorse da impiegare in maniera utile.
tipica miopia nostrana, giacchè se si generassero risparmi di quell'entità, 30% o 40% dei consumi, si potrebbero mettere in moto volani di lavori pubblici altamente qualificanti e che darebbero lavoro e remunerazione vera alle imprese serie, oltre che liberar risorse future da reimpiegare in altri campi più vicini al core business (cosa che rappresenterebbe il bengodi anche "politicamente" parlando, perchè ci sarebbero ulteriori fondi da distribuire ai propri elettori, che oggi invece finiscono ai vari sceicchi e zar); ma tant'è, mica solo il popolo (come dicevamo nell'altro thread) non è all'altezza neanche di fare il proprio interesse :boh2:
Riguardo alla miopia nei confronti del nuovo ed al non spostarsi dalle solite pratiche consolidate, la sto constatando con grande mestizia anche nel settore privato, soprattutto in ambiti dove veramente devi spremerti le meningi per avere un plusvalore da offrire rispetto ad un concorrente.
Nonostante questo, la risposta è: "si bello, ma finché non lo adotta un concorrente non mi fido"
"ma poi sarà in vantaggio il tuo concorrente"
"eh, pazienza"
"bene, grazie e arrivederci".
Mi immagino nel pubblico dove i soldi arrivano comunque.
in puglia ce ne sono anche con MW a due cifre...
Comprendo che quei pannelli blocchino la luce solare e anzi surriscaldino il terreno...
...ma questo si può dire per qualunque altra centrale che produce energia - almeno per quello che riguarda la luce solare, non il calore: infine il cemento è il cemento -
Mi pare che in Spagna costruiscano centrali ad energia solare in zone non propriamente fertili e non adatte all'agricoltura.
O, per lo meno, questà è l'impressione che mi hanno dato alcune foto scattate alle suddette centrali di un servizio del National Geographic ( mi sembravano zone non adatte alla coltivazione perchè situate in zone aride, ma è pur sempre vero che mi pare che la Spagna di zone simili che ne abbia in abbondanza ). Ovviamente potrei pure sbagliarmi, eh...
@Ronin: nessun problema riguardo la tua correzione :)
Mi sa che non hai afferrato di quali dimensioni si parli. Oltretutto l'ombra di un palazzo non ha niente a che vedere con l'ombra di un pannello a pochi centimetri da terra.
Eh grazie, la Spagna ha il deserto, noi no. :asd:Citazione:
Mi pare che in Spagna costruiscano centrali ad energia solare in zone non propriamente fertili e non adatte all'agricoltura.
O, per lo meno, questà è l'impressione che mi hanno dato alcune foto scattate alle suddette centrali di un servizio del National Geographic ( mi sembravano zone non adatte alla coltivazione perchè situate in zone aride, ma è pur sempre vero che mi pare che la Spagna di zone simili che ne abbia in abbondanza ). Ovviamente potrei pure sbagliarmi, eh...
@Ronin: nessun problema riguardo la tua correzione :)
Non parlo dell'obra di un palazzo, parlo proprio della colata di cemento sopra il terreno.
Ovviamente la spagna ne ha più di noi, però non è che pure noi ne siamo totalmente privi, eh ( non siamo mica la Germania ) ;)
Fatti il calcolo di quanti metri quadri di pannelli solari ci vogliono per eguagliare la produzione di una centrale nucleare, poi mi dici.
Si, ma io a coppe ci metto pure la produzione di scorie nucleari :sisi:
Bhe, non tutti gli ambientalisti sono intelligenti.
In Italia hanno poco senso, però in altri posti con ampie zone desertiche non è che siano una brutta idea.
Per le falliche pale eoliche li ho sempre trovati affascinanti :look:
Ma in Italia a parte gli impianti sperimentali(che non necessariamente devono essere convenienti) esistono centrali solari?
lishi mi ha anticipato, comunque la paranoia è un fattore di cui devi rendere conto.
Magari ti ritrovi il coltivatore che se ne frega e a prescindere prende e coltiva. Poi magari trova chi gli compra il grano - facciamo finta la Barilla - e poi arriva un giorno in cui si viene a sapere che la Barilla compra grano prodotto su un terreno usato per la conservazione di scorie nucleari.
Il sito potrà essere sicuro quanto ti pare ma la paranoia assesterebbe un duro colpo alle finanze della Barilla - e dell'agricoltore, con il risultato che magari finisce al verde e non coltiva più un cavolo, e il risultato è lo stesso identico-
Certo: "se, se, se e ancora se".
Però stai certo che la gente è paranoica - eccone uno, io - e di sicuro non si mette a comprare prodotti del genere - io non lo farei mai, e puoi star certo che c'è gente ancor più paranoica di me -
Magri tu non ti faresti problemi di sorta. Io si :sisi:
Trovo estremamente più sicuro mangiare un pomodoro cresciuto nelle vicinanze di una centrale solare che uno cresciuto nelle vicinanze di una centrale nucleare :sisi:
C'è chi la chiama Frankenstein' Syndrome.
E no, non è una bella cosa
No, si chiama "sindrome di chi sa che in passato si sono verificati incidenti".
Magari potranno pure essere sicure al 99.99%, oggi - cosa di cui dubito fortemente, ma posso sempre fidarmi -
Resta il fatto che fintanto che in Italia ci saranno imprese come la Impregilo e i controlli saranno così scarsi per me quel 99.99% si riduce in un bello 0% - e dato che vivo in Italia io un fattore del genere lo tengo in considerazione -
Comunque ho problemi con il nucleare e basta. Ad esempio, non ho problemi con l'ogm in nessun modo - basta che mi ci mettono una targetta, ma non mi crea problemi, sinceramente -
Quindi "sindrome di frankenstein" direi proprio di no :tsk:
Immagino quindi che tu eviti ogni automobile o veicolo a motore come la peste.
Oppure anche le fabbriche, gli impianti petrolchimici, i distributori di benzina.
Neglu ultimi 10 anni ci sono stati più morti nelle centrali idroelettriche che nelle centrali nucleari.
Sarai anche contro di esse, immagino.
Dimmi una cosa, se l'hai fatta, hai frequentato un'università umanistica, giusto?