Serie A - La Juve di Conte e la Juve di Lippi
lun, 21 nov 13:02:00 2011
Secondo l'ex CT dell’Italia tra le due squadre ci sarebbe una forte analogia. "Sì, ne vedo molte - dice Lippi -. Le motivazioni e la qualità degli interpreti sono molto simili e quest’anno, come allora, le grandi stanno andando a rilento". Poi su Balotelli: "Ai miei tempi non meritava convocazione"
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E' pronto per tornare ad allenare, aspetta una chiamata di una Nazionale importante in vista dei Mondiali in Brasile nel 2014 e – nel frattempo – si gode la "sua" Juventus. Ai microfoni di Sky Sport 24, Marcello Lippi fa i complimenti ad Antonio Conte
(FOTO AP/LAPRESSE stagione 2002-2003), analizza la squadra che l’ex centrocampista ha allestito con bravura e fa un paragone con la sua di Juventus, quella che tra il 1994 e il 2004 (con un intervallo di un bienno) vinse tutto, in Italia e in Europa. Secondo l’ex CT le analogie sono tante...
"JUVE vs JUVE: LE ANALOGIE SONO TANTE" – Lippi riconosce i meriti del suo ex giocatore e, analizzando le due squadre, vede tanta somiglianza tra le due formazioni: "La mia Juve riuscì a vincere subito e a creare motivazioni. In questo la squadra di Conte me la ricorda molto. C’è poi un’altra analogia; le grandi favorite vanno a rilento. Antonio (Conte, ndr) sta gestendo la situazione in maniera fantastica, sta dando tutto quello che mancava sul piano psicologico e anche su quello tecnico. L’entusiasmo col quale i giocatori affrontano le partite la dice lunga su quanto credono in quello che stanno facendo, mi auguro che tutto questo porti allo stesso risultato della mia Juve. Questa Juve come l’Inter di Mou? No, quella era una squadra forte psicologicamente, magari come questa, ma questa Juve parte con una straordinaria intraprendenza, è sempre a caccia del gol, del pallone, cosa che non faceva l'Inter di Mourinho".
PER DEL PIERO VEDE UN’ESPERIENZA ALL’ESTERO: "NON SMETTERA'" – Marcello Lippi elogia poi Alessandro Del Piero, che al termine della stagione vedrà interrompersi il suo rapporto quasi ventennale con la Vecchia Signora: "Alessandro vorrebbe giocare sempre, si prepara in maniera maniacale e sono sicuro che non smetterà ma rispetta con intelligenza e serietà le scelte del proprio allenatore e dei compagni. Continuerà a giocare in Italia? No, penso che andrà a fare una esperienza all'estero, che è eccezionale anche per la famiglia".
CAPITOLO NAZIONALE. "BALOTELLI NON MERITAVA LA CONVOCAZIONE" – L’attaccante del Manchester City sembra finalmente pronto per il definitivo salto di qualità. Quando Marcello Lippi sedeva sulla panchina dell’Italia, però, SuperMario non era nemmeno vicino a questi standard: "Avevo detto già in Sudafrica che avrebbe avuto un futuro in nazionale, ma io non l'ho convocato perchè non lo meritava, non riusciva a fare bene le cose neppure nell'under 21. Ora è migliorato e sarà un punto di forza per gli azzurri. "Rossi e Cassano? Recupereranno, come fece Totti nella mia nazionale. Questa squadra mi piace perché mi sembra di vedere lo spirito della mia prima di Germania 2006".
Andrea TABACCO / Eurosport