Originariamente Scritto da
Malakian
Allora, io ho una teoria su Zelda, vediamo se qualcuno la condivide...
Quando acquistai "The Legend of Zelda" per NES (nel lontano '86, se ben ricordo...) lo feci per sbaglio: nella pubblicità trasmessa dall'allora Fininvest, si vedeva questo pacioccoso bamboccio che infilava la mitica cassetta dorata nel NES, salvo poi staccare a video su alcuni filmati in-game di Castlevania...
(Questo anedoto l'avro raccontato mille volte qui sul Forum, ma è come le storielle di Natale, non stancano mai...:jfs2:).
Io, bimbominkia di 9 anni (o giu' di li: non mi ricorderò mai se da noi Zelda arrivò nell'86 o nell'88...:boh2:), convinto di prendermi quel gioco fico che tanto assomigliava a "Conan" (Rastan), andai sotto Natale con i miei dall'allora pusher che altri non era che il ladro giocattolaio che aveva fiutato l'affare gioco elettronico, e chiesi proprio quella cartuccia dorata che tanto agognavo...
Non vi dico le bestemmie del primo quarto d'ora di prova del gioco: ma che caxxo avevo comprato? Un pacioccoso bimbominkia che ricordava quello della pubblicità, ma con le orecchie a punta, vagava in visuale a volo d'uccello per delle spoglie lande, che si susseguivano fra loro senza nemmeno uno sputo di scrolling laterale...:no:
Inutile dire che ero incazzato nero...
Però poi cominciai a trovare (girovagando, sperduto, per quella vetusta, pixellosa Hyrule...) delle similitudini con un altro gioco che all'epoca adoravo: Wonder Boy in Monster Land...
Insomma: si raccattavano monete (Care, vecchie Rupie), segando mostri dall'aspetto tondeggiante, si compravano oggetti, si trovavano armi, c'erano i labirinti ed i boss di fine livello...
Insomma, quel gioco comprato per sbaglio, mi aveva catturato...
Catturato...
Ma l'amore venne dopo...
Mi innamorai di Zelda per tante cose: atmosfera, musiche ipnotiche, il senso di oppressione nei labirinti, la galvanizzazione ad ogni nuovo oggetto trovato, che ti apriva nuove strade e possibilità...
Ma quello che davvero mi fece amare Zelda alla follia, quella parte di immedesimazione che mancava a tutto il resto, era la libertà d'azione che si aveva...
Potevi farti i labirinti.Oppure perdere le giornate a cercare caverne nascoste, a bruciare alberi con la candela (blu prima, rossa dopo...), a gettare bombe nei posti piu' insensati per trovare l'entrata di un mercante, che ti vendeva lo scudo magico a 90 Rupie anzichè 130, o l'arco, o le frecce...
Oppure l'ingresso della grotta che portava al mercante che ti vendeva l'intovabile braccialetto blu, che dimezzava i danni, celato da una delle statue che si animavano al tocco di Link...
O le misteriose isole dei giocatori d'azzardo...
O le 30 Rupie dalla tomba che tanto ricordava quella di Giuda...
O i pezzi di cuore...
O la spada Bianca nella grotta sopra la cascata...
O quella magica, sotto una lapide nel cimitero delle Death Mountains...
Potrei andare avanti all'infinito...
Allora non c'era nulla che desse un così vasto senso di libertà d'esplorazione.
Dove si è perso tutto ciò nei nuovi Zelda? Non si è perso (forse), semplicemente qualcuno ha reinterpretato quel senso di libertà, l'ha ricodificato, adattato ai tempi...
E così oggi gioco a Morrowind, Oblivion, Ghotic e via dicendo...
E Zelda rimane quella dolce, bella storia, che stuzzica i ricordi ad ogni dungeon...
Ma che, in quanto a senso di libertà, non ha proprio piu' nulla da dire...