AJ :o
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AJ :o
JA :o
Oh mamma! E' tornato AJ! :tremo:
significa che la fine è veramente prossima :tremo:
Idea! Appena crolla la civiltà, vestiamo AJ totalmente di nero, gli mettiamo in testa un elmo cornuto in finto oro, poi lo issiamo su un enorme cavallo-vacca anch'esso nero e sotto la sua spietata leadership ci diamo a saccheggi, devastazioni ed altre sfrenate efferatezze :sisi:
Non riesco pero' ad accettare l'idea che il nuovo re del mondo sia astemio. Non posso, veramente.
Ma Raul son sempre mi!
El dindonderoooooo!!!
ehm :timido:
Oddio io ho capito che hanno messo le basi per l'unione fiscale e un maggior controllo a livello europeo. Che significherebbe non più un'unione in cui di fatto ogni stato fa quel cavolo che gli pare, ma un maggior controllo a livello centrale che garantisca i conti a posto per tutti gli stati membri.
Il che dovrebbe dare stabilità all'ue e gettare le basi per una futura unione politica con, eventualmente, un parlamento europeo.
La gran bretagna non è mai stata convinta dell'euro, e come hanno detto, hanno voluto conservare la loro sovranità. Non gli interessa fare parte di un'unione di stati, vogliono stare per conto loro. L'unica cosa che gli interessa è il mercato comune. Quindi alla fine meglio così, non avrebbe senso cercare di includere un paese che non ha voglia di fare parte dell'unione.
DA un lato, se l'UE fallirà, avranno avuto ragione. Ma se (e io spero sia così) l'UE uscirà più forte da questa crisi, alla lunga pagheranno queste scelte. La gran bretagna è un grande paese con una forte economia, ma da soli, in un mondo con giganti come USA, cina ed eventualmente la futura UE, avrà vita dura.
Certo che capisco pure che in un momento come questo, in cui c'è una crisi mondiale e le mancanze dei singoli paesi emergono, un paese virtuoso tenda a pensare "piuttosto che pagare per gli altri, meglio stare da soli". Per me è meglio una politica come quella che si prospetta per l'UE, cioè un'unione in cui si controllino centralmente tutto gli stati membri e li si tenga in riga.
E' tornato AJ :o :o
Sei qui per bazzicare un altro po' questi lidi? Dai dai che è tornato anche Frappo :)
forte economia in UK mica tanto, comunque. Non hanno più una manifattura, ci sono solo banche, finanziarie e società di servizi. E pub, ovviamente :asd:
:asd:
è che sono ormai secondo dan di alcolismo. La mia aura si accende quando sente la parola "astemio"
il mio approccio verso AJ è fedelmente rappresentato da questo video
http://www.youtube.com/watch?v=ENZLt737TJ0
:snob:
Bhe' devo dire che tanto mi son rimesso in forma fisicamente, tanto piu' sono a livelli da Record sul bere, ma nel caso, Masp, scelgo te ! :asd:
Interessi amorosi :o? Va mo là il latin lover? ;)
Se invece sono di altro tipo, preparati perchè di Rupo ha più o meno regalato il 50% dei consensi agli autonomisti fiamminghi, ed i fondamentali dell'economia belga sai bene a quali paesi sono legati. Senza contare Dexia.... :bua:
Và che bel pistolone metallico han piazzato lungo il Tamigi 8)
http://www.southwarknews.co.uk/uploads/Shard.jpg
Adesso presumo sia anche ora di rispondere, ma non con stronzatine da 160 - 162 metri che diventano 180 col penzolone piazzato in cima...roba dura et seria ci vuole, credo che un sacramento irto, nero e spigoloso intorno ai 900/950 mt posto all'imbocco della BreBeMi dovrebbe bastare :sisi:
Per ora.
Senza motivo alcuno mi hanno saldato tutti insieme gli straordinari accumulati, i ROL, le passate ferie non godute e i rimborsi spese mancanti...sono fottutamente ricco :alesisi:
compra titoli di stato :sisi:
:applauso: era ora che lo mandassero via.Citazione:
Rai, Minzolini rimosso martedì
Al Tg1 arriva Maccari (ad interim)
Il cda della tv pubblica accontona il direttore dopo il rinvio a giudizio per peculato. Il dg propone l'attuale capo della Tgr
http://images2.corriereobjects.it/Me...20111210114554Augusto Minzolini
ROMA - Rimozione di Augusto Minzolini dalla direzione del Tg1, nomina di un direttore pro-tempore con un interim affidato ad Alberto Maccari, ora direttore della Tgr e prossimo alla pensione. Questa la decisione presa dal direttore generale Lorenza Lei, in pieno accordo col presidente Paolo Garimberti. RINVIO A GIUDIZIO - Dopo il rinvio a giudizio di Minzolini per peculato, per la nota vicenda delle note spese ritenute irregolari, Lorenza Lei arriverà in Consiglio «armata» dell' articolo 3 della legge n. 97 del 27 marzo 2001: se un dipendente pubblico «o di enti a prevalente partecipazione pubblica» (la Rai) viene rinviato a giudizio per peculato, va trasferito a incarico diverso «con attribuzione di funzioni corrispondenti, per inquadramento, mansioni e prospettive di carriera».
SEDE ESTERA - Entro quaranta giorni Minzolini riceverà l’offerta di una occupazione alternativa. Quasi certamente una sede estera, New York (libera dopo la nomina di Antonio Di Bella alla direzione di Raitre) o Parigi. La soluzione Maccari servirà ai vertici Rai per guadagnare una pausa e riflettere con calma sulla <vera> successione a Minzolini. Bisognerà ora vedere come reagirà la maggioranza del Consiglio di amministrazione, tutto ancora nelle mani del centrodestra (cinque consiglieri su nove).
Paolo Conti
Non proprio.
Ti faccio una piccola e breve sintesi di diritto fallimentare.
Quando un azienda fallisce la legge mira ad assicurare la par condicio creditorum e cioè una parità di trattamento tra i creditori della stessa categoria (su questo punto torniamo in seguito proprio per spiegarti xkè avrebbe senso pagare te in qualità di dipendente).
Di conseguenza in rispetto di questo principio dopo che è stata dichiarata la sentenza di fallimento è possibile che alcuni pagamenti fatti dall'azienda vengano revocati e cioè che si intimi a chi ha ricevuto il pagamento di restituire all'azienda la somma ricevuta dalla fallita cosicche questa possa essere distribuita ai vari creditori della stessa.
E' evidente d'altronde che se io e te siamo creditori della fiat e questa poco prima di fallire avesse pagato solo il mio credito io e te non avremmo ricevuto lo stesso trattamento ma io sarei stato avvantaggiato in quanto il mio credito viene ripagato e il tuo no.
I pagamenti effettuati dalla fallita nell'anno precedente al fallimento sono quindi di solito revocabili tranne alcune eccezioni. Le somme pagate ai dipendenti sono tra queste.
Questo come mai?
Semplice: Nel fallimento i creditori della società fallita si dividono in varie classi: Crediti prededucibili, privilegiati, chirografari.
In linea di massima i prededucibili vanno pagati prima di tutti gli altri, dopo ci sono quelli privilegiati e infine i chirografari. I dipendenti sono tutelati dalla legge e il credito che vantano per le prestazioni da loro svolte è prededucibile.
Alla luce di quanto sopra prende senso i lfatto che l'azienda, prima di fallire, paghi i debiti arretrati con i dipendenti e questo per due motivi. Innanzitutto tali pagamenti sono legittimi in quanto dopo che verrà dichiarato il fallimento non potranno essere revocati e secondariamente questo evita che vi siano troppi creditori che partecipino poi al fallimento.
D'altra parte se ci si trova in difficolta economiche per un'azienda è piu facile rinegoziare i propri debiti con pochi creditori piuttosto che con una moltitudine di soggetti tra i quali potrebbero in questo caso insinuarsi anche i sindacati e metterci becco.
Per non parlare del fatto puramente umano e affettivo che può portare il titolare a volervi evitare di spendere tempo e denaro per insinuarvi in un fallimento per ricevere le somme che egli vi deve e che vuole darvi in quanto lo avete aiutato a portare avanti la sua azienda.
Poi si intende, queste sono solo mie illazioni...
edit:Il fatto che tali pagamenti non siano revocabili in quanto il credito vantato del dipendente è prededucibile non assicura che se tu e i tuoi colleghi vi doveste insinuare al passivo vedreste soddisfatto il vostro credito perché, sebbene una volta pagatolo(prima del fallimento) esso non è revocabile, vi sono altri crediti prededucibili tra i quali dovrebbero venir ripartite le somme che sono rimaste in azienda o che si ottengono dalla vendita dei suoi beni (ad esempio i crediti che vanta lo stato).
Quindi l'ipotesi sarebbe che se non vi pagava e poi falliva e voi vantavate un credito totale per 50 e lo stato un credito per 50 anch'esso e l'azienda aveva solo un patrimonio di 50 voi avreste ottenuto solo 25. Cosi invece se vi ha pagato prima voi ottenete tutti i 50 e questo pagamento non si può revocare.
le lezioni di dir comm (o fallimentare) di Mr. Kuck :asd:
c'è un cazzo da ridere.
Pinhead rischia il lavoro.
:asd:
Mah :asd: ho cambiato lavoro qualcosa come 6 volte negli ultimi due anni, sarebbe tuttaltro che un problema...tra l'altro era anche ora che me li pagassero, devono "chiudere" l'anno e vedere quanto sono riusciti a far cagare a livello di bilancio preventivato.
Piuttosto che pensare a cose poco importanti, mettete su Italia Uno che ci sono I Goonies :rullezza:
L'alternativa è la Germania fuori dall' UE e tutti gli altri Paesi si gestiscono le proprie economie a livelli più umani :asd:
Non so se ve ne state rendendo conto, ma è come pretendere di livellare una classe sul migliore, e mettere in punizione automaticamente tutti quelli che non raggiungono le stesse votazioni.
stai dicendo che noi non possiamo fare come e meglio dei tedeschi? :tsk:
Avrei preferito un europa unita solamente da una alleanza militare, se proprio necessario.
I mega-imperi costruiti a tavolino, con le loro elites distanti a livello siderale dalla gente, non mi vanno a genio.Poi ormai la UE è un progetto grottesco.
Inoltre non capisco questa logica economica "per competere dobbiamo fare mega-nazioni".Ci sono al mondo piccoli stati che se la cavano benissimo.
Il neoliberismo spiccio, con quattro mentecatti ricchi è ormai allo stremo.
A me pare più che finora c'erano stati con i conti a posto e stati come l'italia con sprechi e debito esorbitante, che gestendosi da soli facevano pena e tiravano avanti solo in virtù del fatto, appunto, di avere un debito pubblico altissimo. E che ora forse c'è la possibilità che con l'aiuto di altri si smetta di vivere sopra alle proprie possibilità, tenendo i conti a posto.
A me non pare che il "ci gestiamo noi" finora abbia dato risultati proprio brillanti eh.
Io la vedo più come un "cerchiamo di livellare la classe almeno sul non avere studenti con debiti formativi, inclusi i fancazzisti che non studiano".
Le elites sono distanti a livello siderale dalla gente a prescindere dalle dimensioni. L'italia non è enorme ma ha l'elite probabilmente più distante dalla gente di tutta l'europa.
L'alleanza solo militare secondo me non funziona, visto che in sostanza "ognuno si fa i cazzi suoi a parte quando c'è da fare guerra", con il risultato che i paesi oltre ad essere già ognuno per conto suo, si trovano a bisticciare come per l'intervento in libia.
Mentre si deve mirare ad una maggiore unione, proprio per evitare che ogni paese pensi a se stesso come a un'entità a se stante e, di conseguenza, tiri l'acqua al suo mulino ogni volta che ci sono da prendere decisioni comuni.
I paesi piccoli che se la cavano benissimo contano pochissimo a livello mondiale e stanno perdendo terreno rispetto ai giganti come la cina.
La politica del "coltivo il mio orticello e sto per conto mio", lega style, è secondo me sbagliata. Unirsi in modo solido è sicuramente più difficile, ma alla lunga è la politica che da i risultati migliori.
Poi per carità, questione di punti di vista, ma la mia impressione è sempre stata che l'unione fa davvero la forza, e che più uniti si è, socialmente e culturalmente, più si è forti.
Poi capisco anche chi vede le enormi difficoltà a realizzare una cosa simile e dice "no vabbè, ma chi me lo fa fare, facciamo che ognuno sta per conto suo e magari toh, se proprio volete ci si aiuta militarmente quando si può/ci va/riusciamo a metterci d'accordo).
Ma secondo me non è la direzione giusta. pensando così si torna indetro nel tempo, quando ognuno stava per conto suo finchè non si veniva conquistati e annessi ad un impero. Solo che al giorno d'oggi invece che militarmente, questo processo di "fagocitosi" avviene sul piano economico.
C'è chi sostiene che il rapporto debito pubblico/PIL non sia poi questo gran indicatore per descrivere la salute economica di un Paese
http://www.lafinanzasulweb.it/index....tudi&Itemid=61Citazione:
Non è il debito pubblico che misura la stabilità economicaRicapitolando: il PIL è una misura essenziale ma assai imprecisa dei beni e servizi effettivamente prodotti e scambiati e il debito pubblico è un indicatore importante ma non essenziale nel valutare la sostenibilità della crescita economica.Il loro rapporto, per quanto misurabile solo in modo molto approssimato, fornisce una prima idea sintetica del peso finanziario che grava sullo Stato e quindi sui cittadini. Tuttavia il rischio di un paese come l’Italia non si può valutare che dalla lettura congiunta di molte variabili che riguardano crescita, inflazione, saldo estero.Il risparmio e l’investimento privato e pubblico (e le consistenze corrispondenti, ricchezza netta privata e debito pubblico netto) ne sono solo una parte. In fondo la tradizione del pensiero economico va nel senso di vedere il corpo economico come quello politico come un sistema integrato e armonico nel quale la salute di una parte deve integrarsi nel benessere complessivo del corpo.Valga una considerazione per tutte. Il rating del debito pubblico giapponese (AA-) è stato posto in osservazione negativa in maggio 2011 a causa del debito delle pensioni e della catastrofe di Fukushima. Ma il debito pubblico giapponese è più del 200% del PIL. E com’è possibile che l’Italia abbia lo stesso rating ma con un ’modesto’ 120% ? Colpa delle agenzie di rating, si dice, ma questo è un discorso diverso, per quanto molto attuale.
Poi non so, onestamente.
Peccato che in UE non ci sia nessuna unione sociale e culturale, ma solo economica e imposta dall'alto.Citazione:
Poi per carità, questione di punti di vista, ma la mia impressione è sempre stata che l'unione fa davvero la forza, e che più uniti si è, socialmente e culturalmente, più si è forti.
Altrimenti la Costituzione Europea non sarebbe stata bocciata la gran parte delle volte che il popolo ha potuto esprimere un parere (al contrario di noi italiani).
sito tim dimmerda... non dice una sega.
provo a chiedere a voi, mi s'e' rotta la sim di tim devo andare per forza ad un centro tim per farmela cambiare o va bene qualsiasi negozio di elettronica che vende sim e telefonini?