cronache
28/07/2014
Schettino: “Il recupero della Concordia
prova la correttezza della mia manovra” In un comunicato diffuso questa mattina l’ex comandante della nave appena giunta a Genova sottolinea la bontą del suo operato: “L’esito positivo della complessa operazione conferma che č stata una scelta giusta lasciarla adagiare sul basso fondale anziché correre il rischio che potesse inabissarsi”

ANSA
Francesco Schettino in aula durante il processo
A poche ore dall’arrivo della nave Costa Concordia nel porto di Genova dove verrą smantellata, giunge l’ultima clamorosa novitą riguardante l’ex comandante Francesco Schettino. Gią nei giorni dei preparativi per la partenza del relitto dall’isola del Giglio l’uomo aveva avuto modo di far parlare di sé attraverso scatti fotografici che lo ritraevano sorridente e festante a un party in villa a Ischia. Ora č una sua dichiarazione a riportare il suo nome all’onore della cronache: «L’esito positivo ed encomiabile della complessa operazione che ha consentito di recuperare la Concordia senza creare danni ambientali - ha dichiarato questa mattina Schettino -, ha rafforzato la mia convinzione di avere compiuto la giusta decisione, nel lasciarla adagiare sul basso fondale anziché correre il rischio che potesse inabissarsi».
«L’inaspettato e repentino abbattimento su di un lato della nave, congiuntamente alle concause verificatesi, queste ultime tuttora in corso di accertamento processuale - ha aggiunto Schettino nel comunicato diffuso questa mattina- , hanno purtroppo contribuito alla dolorosa perdita di vite umane . Questo evento luttuoso nel dolore unisce coloro che sono stati direttamente toccati negli affetti pił cari. Che sia ora la mano dell’uomo a demolirla farą in modo che la Concordia riviva in altre forme e questa consapevolezza allevia ferite che difficilmente possono essere comprese da chi non č addetto ai lavori».
«Durante il trasferimento - conclude la nota - non ho mai avuto dubbi in merito al buon esito dell’operazione e rivedere la Concordia in porto credo possa essere ragione di riflessione in merito alle scelte compiute, dopo l’urto con il basso fondale delle Scole».