Alcune agenzie di viaggio ucraine propongono viaggi in zone a basso rischio, dove perņ i turisti possono vedere veicoli esplosi, ponti distrutti ed edifici bombardati. Secondo quanto č stato raccontato, i turisti vengono dotati di giubbotti antiproiettile e condotti in queste aree a bordo di veicoli blindati. Inoltre, dai luoghi di combattimento i turisti possono portarsi a casa souvenir come proiettili e schegge di bombe.
Liniziativa delle agenzie č stata fortemente criticata: non tanto per il rischio fatto correre ai turisti (che in fondo sono consapevoli di ciņ a cui si espongono) ma per il fatto che la guerra non dovrebbe essere un qualcosa su cui lucrare.
Le agenzie che propongono queste escursioni si difendono sostenendo che i combattimenti non sono certo organizzati da loro, e dato che ci sono persone che sono interessate a vedere le zone colpite non cč nulla di male a proporre loro di visitarle.
io organizzerei gruppi di "combattenti del weekend" per chi ha la smania di vedere la guerra per davvero:
- scelgono la fazione per cui combattere
- pagano in anticipo per "l'escursione" e l'equipaggiamento
- nessuna assicurazione o garanzia, chi ci va lo fa a proprio rischio e pericolo, viene garantito solo l'essere portati in una zona vicina ai combattimenti il venerdģ pomeriggio e tornare ad aspettarli, in un certo punto e per un certo lasso di tempo, la domenica pomeriggio per essere portati via (N.B. passato il tempo di attesa, chi c'č c'č e chi non c'č vince un'ulteriore settimana di permanenza, aggratis ovviamente, finchč si farą trovare oppure sarą dichiarato legalmente morto).
la guerra (semi)civile in ukraina da questo punto di vista offrirebbe il vantaggio di una guerra territoriale classica, senza le interferenze religiose dei conflitti in medio oriente.
scommetto che mucchi di 'murikani farebbero a botte per poterlo fare
postalo su fessbuc, qualcuno lo prenderą sul serio come pubblicitą per un fantomatico viaggio nella guerra e riuscendo a trascinare dentro qualche animalaro, che pare vivano solo per quello, comincerą un flame epico
TL,DR?: in pratica un padre svedese, stufato dal fatto che i suoi figli passavano tutto il tempo a giocare a Call of Duty, li ha presi e portati a fare un giro di Siria ed Israele per mostrare loro che cosa č la vera guerra.
molto "intelligente" da parte sua ed anche molto "responsabile", per cercare di insegnargli la differenza tra videogioco e realtą, visto che ovviamente altro modo non c'era
ma se in quel frangente ai figli fosse successo qualcosa con chi se la sarebbe presa?
con i cecchini e le bombe che in quei luoghi abbondano o con il deficiente che ce li ha portati?