13/06/2011 - LA STORIA
Azionista, tifoso e sposo. La seconda vita di Buffon: "Non sbaglio un colpo"

Gigi Buffon e la compagna Alena Seredova, 33 anni entrambi
La "sua" Carrarese promossa
e giovedì le nozze con Alena.
A un anno dall'infortunio, il n. 1
della Juve è un uomo nuovo
GIANLUCA ODDENINO
Il regalo di nozze più bello e sperato gliel'hanno spedito ieri da Carrara, via telefono, quando mancavano dieci minuti alle sei di sera. «Ce l'abbiamo fatta, Gigi: siamo promossi!», esultava Cristiano Bottici, l'amico di sempre, nella cornetta. Dall'altra parte Buffon, dopo un'intera partita passata a soffrire via sms tra un preparativo e l'altro del matrimonio con Alena, cacciava un urlo che faceva tremare mezza Praga. E gioia più grande per lui non poteva esserci: la sua Carrarese, battendo il Prato 2-0 nella finale di ritorno dei playoff, conquistava la Prima Divisione di Lega Pro (l'antica serie C1) un anno dopo la retrocessione nei dilettanti. Per il portiere della Juve - che è sempre stato tifoso dei gialloblù (andava in curva ed in trasferta da ragazzino), ha il cuore a Carrara e adesso è entrato anche col 20% nell'azionariato del club - l'emozione era straripante. «Sono felicissimo - ha detto Buffon agli amici carrarini - perché ci ho messo la faccia e abbiamo parlato coi fatti. Quando mi impegno in qualcosa non voglio fare brutte figure».
Non a caso il primo messaggio che Buffon spediva a Silvano Martina, suo storico procuratore, era «Non sbaglio un colpo, vero?».
Ironia e sicurezza vanno a braccetto. «Questa è il suo mese perfetto - analizza l'agente -: ha centrato la promozione da tifoso-azionista della Carrarese, si sposa giovedì a Praga, ha due bellissimi bambini ed è pronto a ripartire con la Juve». Ad un anno dall'infortunio alla schiena, patito con la Nazionale ai Mondiali nella partita inaugurale Italia-Paraguay del 14 giugno 2010, il quadro per Buffon si è completamente capovolto. I tormenti, i dolori, i dubbi e le polemiche lasciano spazio ad una nuova prospettiva, a nuove emozioni. Dagli spalti, presto sull'altare ed ora si spera anche in campo con la nuova Juve di Conte. «Lui c'è e può essere un punto di riferimento fondamentale per ripartire - garantisce Martina -, anche perché ha ancora tanti anni di carriera e sta benissimo. Dove lo vedo tra dieci anni? Non so se come presidente-giocatore della Carrarese, ma sicuramente come uomo immagine del calcio italiano in Figc».
Ieri Buffon a tutti ripeteva una frase semplice, ma profonda per spiegare il fenomeno Carrarese. E forse anche la sua ricetta di vita: «Sono un uomo fortunato perché posso scegliere le persone giuste». Il riferimento era all'amico Cristiano Lucarelli, che insieme al padre Maurizio (nuovo presidente) è intervenuto economicamente con un altro 20% di quote, e al ds Nelso Ricci. «E' dai tempi dell'Under 21 che siamo uniti - spiega l'attaccante livornese, ieri in tribuna allo stadio - e in questo progetto ci abbiamo sempre creduto». Ricci, sfinito dai gavettoni, conferma: «Gigi ci tiene tantissimo alla sua squadra del cuore e la scintilla è scoccata un anno fa con la retrocessione nei dilettanti dopo 32 anni con successivo semifallimento».
Il "club dei calciatori", che presto potrebbe imbarcare due nuovi giocatori in carriera («E uno è della Juve», aggiunge il neopresidente Lucarelli) è il nuovo fiore all'occhiello di Carrara, ieri impazzita con una festa infinita tra stadio e mare. Buffon festeggiava a duemila chilometri di distanza, ma tutti sotto le cave dei marmi lo ringraziavano per il legame con la città, dove già gestisce un albergo e i bagni "Romanina", e soprattutto per aver riportato la Carrarese in terza serie dopo nove anni. «Il primo obiettivo era quello di ridare l'entusiasmo ai tifosi - ha ricordato SuperGigi a Nelso Ricci - e se mi dite che c'era il tutto esaurito con quasi seimila tifosi allo stadio, allora è un successo doppio. Ora bisogna fare le cose con giudizio, anche per non scontentare la piazza, ma per la prossima stagione ci terrei tanto ad aprire una scuola calcio a Carrara».
Un desiderio che arriva al culmine di una settimana indimenticabile e alla vigilia del matrimonio con Alena Seredova. Ci teneva a vivere la partita dal vivo, vicino alla curva gialloblù, ma si è dovuto limitare al tifo telefonico e alla sofferenza virtuale. Soprattutto dopo l'espulsione del fratello di Sebastian Giovinco ad inizio ripresa. «Era bello carico - ammette il suo braccio destro Cristiano -. Ora vuole la maglietta della promozione a Praga per il matrimonio: se non gli arriva, chissà cosa combina…».