Nulla un po' come io che non riesco a far partire two world che dopo 5 secondi mi da schermo nero con messaggio di risoluzione non supportata.
C'entra una fava, ma nessun topic ne parla e io mi dispero.
O no?
Nulla un po' come io che non riesco a far partire two world che dopo 5 secondi mi da schermo nero con messaggio di risoluzione non supportata.
C'entra una fava, ma nessun topic ne parla e io mi dispero.
O no?
Ma...e cambiare la risoluzione?
(nel file .ini prima di avviare ovviamente)
O cambiare pc/monitorma anche squadra di calcio
e schieramento politico
![]()
Ho paura che non supporti il crossfire.
Tutti gli altri giochi vanno, questo no. ( il primo he, il due funziona ma volevo giocare prima il primo... )
Mannaggia.
A 640x480 funziona.
Alzo la risoluzione e mi da la schermata nera e dice di mettere la risoluzione a 1600x1050 a 60Hz.
Ecchediamine e' quella che ho.
Il monitor e' un Philips Brillance 220SW. Mi pare bellino.
Il PC e' un gran bel PC assemblato da me medesimo e sicche' meglio non puo' essere.
Lo schieramento politico, piu' invecchio e piu' vado verso il
Maspismo. Ovvero l'idea mia.
Perche' ho ragione io.
( e sticazzi, il piu' delle volte e' vero.)
disattiva il crossfire dai driver...
Che idiota![]()
hanno perso per colpa di facebook-![]()
in b4 il cdx prova controllare internet-
Vorrei essere meno cattivo di Straquadanio, quindi dico che molti sostenitori della sinistra sono giovani che hanno tempo perché semplicemente studiano, e del resto quelli più abili con internet e social network sono appunto i giovani.
E, d'altra parte, se uno lavora non ha tempo di andare a chiudersi in un finto rifugio antiatomico.![]()
http://tv.repubblica.it/edizione/rom...re/70773?video
la reazione di Brunetta
"grazie arrivederci"![]()
polverini, chernobyl, bambini-![]()
Bielsa, il probabile nuovo allenatore dell'inter.
ma... è il gemello di calderoli separato alla nascita![]()
E' impazzito![]()
vero![]()
Wut?IL PROCESSO RUBY AGGIORNATO AL 18 LUGLIO
Boccassini: «Ci fu un attacco militare contro la questura di Milano»
Nella notte del rilascio della marocchina. Indagine non mirata contro Berlusconi
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Ilda Boccassini (Ansa) MILANO - Nella notte tra il 27 e il 28 maggio 2010, quando la minorenne Karima el Mahroug, più conosciuta come Ruby Rubacuori, venne rilasciata in seguito alle telefonate di Silvio Berlusconi, alla questura di Milano si verificò «come un attacco militare», perché in successione negli uffici di via Fatebenefratelli si presentarono prima la consigliera regionale Nicole Minetti e poi la brasiliana Michelle Conceição. «Abbiamo avuto un accerchiamento militare e si è diretto tutto in questura», ha detto il procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini, replicando alle 16 eccezioni presentate dalla difesa del premier. Il processo è stato poi aggiornato al 18 luglio, quando i giudici scioglieranno la riserva sulle eccezioni preliminari.
NON INDAGINE MIRATA - Boccassini ha ricordato che non si è trattato di «un'indagine mirata contro Silvio Berlusconi. L'inchiesta iniziò con accertamenti sui rapporti tra Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede in relazione al reato di induzione alla prostituzione anche minorile». «Non troverete alcun atto in cui si dice che un elemento di prova è uno dei 64 contatti» di Ruby «con il presidente del Consiglio», ha aggiunto il magistrato, rispondendo ai legali del premier che hanno contestato l'uso di telefonate del premier nelle indagini, in violazione della legge sulle intercettazioni di parlamentari.
I LEGALI SAPEVANO - Boccassini inoltre aggiunge che non c'è stata alcuna violazione del diritto di difesa di Berlusconi, in quanto già in ottobre, prima ancora che il premier fosse iscritto nel registro degli indagati (21 dicembre), i suoi legali hanno raccolto una serie di testimonianze di coloro che avrebbero partecipato alle serate ad Arcore. «È come se avessero avuto la palla magica, le domande che facevano erano proprio quelle su cui l'accusa ha fondato il capo di imputazione. Come si fa a dire che sono stati violati i diritti della difesa quando ai legali sono stati messi a disposizione tutti gli atti dell'indagine?».
PROCESSO RESTI A MILANO - Infine Boccassini afferma che sostenere che la competenza territoriale del reato di concussione contestato a Berlusconi è della procura di Monza «fa a cazzotti con la ricostruzione dei fatti e con le condotte». La difesa del premier ha sostenuto che la competenza territoriale è di Monza in quanto Berlusconi chiamo il funzionario della questura di Milano, Pietro Ostuni, nella sua casa di Sesto San Giovanni, nel distretto di competenza di Monza. Ma per Boccassini i fatti riguardano Milano, perché «tutto inizia a Milano e si conclude a Milano».
TRIBUNALE DEI MINISTRI - Per ultimo il procuratore aggiunto esamina la richiesta del trasferimento degli atti al Tribunale dei ministri. Boccassini spiega che il reato di concussione sarebbe stato effettuato nella qualità di presidente del Consiglio e non con l'abuso della funzione di premier. Boccassini si è riferita alla decisione del gip, Cristina Di Censo, che aveva sottolineato come Berlusconi avesse abusato della sua qualità di presidente del Consiglio, ma al di fuori delle prerogative istituzionali e funzionali proprie del premier. In sostanza, il reato non può qualificarsi come «ministeriale» perché il presidente del Consiglio non aveva competenza sull'identificazione e sull'affidamento dei minori.
LA REPLICA DELLA DIFESA - «La tardiva iscrizione nel registro degli indagati determina l’inammissibilità del rito: se la procura avesse iscritto Silvio Berlusconi a luglio, non avrebbe potuto chiedere il giudizio immediato». Così l’avvocato Giorgio Perroni, sostituto processuale dei legali del premier Silvio Berlusconi, ribadisce a margine del processo sul caso Ruby perché ad avviso del collegio difensivo i giudici della quarta sezione penale devono accogliere le eccezioni preliminari sollevate la scorsa udienza a cui oggi ha replicato il procuratore aggiunto Ilda Boccassini. Secondo Perroni, la procura «ha voluto giustificare l’iscrizione tardiva di Berlusconi (il 21 dicembre 2010, ndr) nella propria ottica, ma quando Karima El Mahroug ha rilasciato le prime dichiarazioni agli inquirenti, non ha parlato solo di Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede, ma anche di Berlusconi. Per cui mi sembra naturale che la sua iscrizione avrebbe dovuto avvenire insieme agli altri indagati perché o ritieni che non ci sono riscontri, oppure iscrivi subito tutti».
Redazione online
14 giugno 2011![]()
Ma che?![]()
Un mese per avere un DURC![]()
Eh auguri... solo a sentirlo nominare mi vengono i brividi
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