donne rumene
a metà video ho skippato per cercare le donne![]()
donne rumene
a metà video ho skippato per cercare le donne![]()
Exports to Mars:
Ma è mai possibile mettersi nelle mani di gente così?(...)
if you add up all countries’ reported current-account transactions (exports minus imports of goods and services, net investment income, workers’ remittances and other transfers), the world exported $331 billion more than it imported in 2010, according to the IMF’s World Economic Outlook
(...)
Are aliens buying Louis Vuitton handbags? Are little green men bagging the best sunbeds by the hotel pool?
Articolo completo: http://www.economist.com/node/215381.../exportstomars
Azz però é interessante
Minchia, ma dove la trovano, 'sta gente?
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Es...664202974.htmlHerman Cain scivola di nuovo sulla Libia, crede che ora vi siano i talebani
(Xinhua)
ultimo aggiornamento: 19 novembre, ore 21:00
Washington - (Adnkronos) - Ennesima prova della scarsa preparazione del candidato repubblicano in materia di politica estera. Nei giorni scorsi un'altra gaffe sulla gestione di Obama della crisi nel Paese
Washington, 19 nov. (Adnkronos) - Continua la 'settimana horribilis' di Herman Cain che continua a mostrare la quanto meno scarsa preparazione del candidato repubblicano in materia di politica estera. E, straordinariamente, è tornato a cadere sulla Libia rispondendo ancora una volta in modo confuso a una domanda, in un modo da cui sembra che il repubblicano creda che ora a Tripoli vi siano i talebani al governo. "Sono a favore del fatto di sostenere l'opposizione ? Sono d'accordo con l'idea che Gheddafi dovesse andare via? - ha detto l'uomo d'affari afroamericano - Sono d'accordo con il fatto di avere un paese con i talebani e al Qaeda che e' parte del governo?"
Insomma, non sembra che Cain si sia affrettato a studiare qualche dossier sull'attuale situazione nel Paese nordafricano, dopo la clamorosa gaffe dei giorni scorsi, quando ad una domanda su quello che pensasse sul modo in cui Barack Obama ha gestito la crisi in Libia per cinque minuti - di fronte a un'implacabile telecamera - non è riuscito a mettere insieme una risposta sensata.
guardati il video (ma soprattutto quello precedente con la poker face)![]()
azz, non avevo visto![]()
Fondamentalmente deriva dal fatto che in molti, per tenere i conti meno sporchi di quanto già non appaiano, sovrastima gli export e sottostima gli import, facendo sparire un po' di buchi di bilancio. Somma, somma, somma e arrivi a 300 miliardi di dollari![]()
Briciole![]()
Certo, all'inquilino non leva nulla (anche se quando fu introdotta si disse che ci sarebbero stati benefici anche per gli inquilini, perché i proprietari che pagavano meno tasse avrebbero potuto ridurre gli affitti... ese...). Però stavo constatando che, se anche l'ici sulle case in affitto dovesse aumentare lievemente, il saldo per i proprietari di casa sarebbe comunque positivo (nella stragrande maggioranza dei casi).
quindi prendere l'aumento del'ici a giustificazione dell'aumento dell'affitto non mi sembrava corretto. tutto qui![]()
Mi ricordano le ondate di articoli simili che c'erano stati quando avevano fatto entrare la Cina nell'FMI. Della serie che un sacco di province avevano i conti con le somme ipersballate pur di rientrare nei parametri imposti dalla casa base![]()
Non so chi te l'ha detto, di certo non io.Certo, all'inquilino non leva nulla (anche se quando fu introdotta si disse che ci sarebbero stati benefici anche per gli inquilini, perché i proprietari che pagavano meno tasse avrebbero potuto ridurre gli affitti... ese...). Però stavo constatando che, se anche l'ici sulle case in affitto dovesse aumentare lievemente, il saldo per i proprietari di casa sarebbe comunque positivo (nella stragrande maggioranza dei casi).
quindi prendere l'aumento del'ici a giustificazione dell'aumento dell'affitto non mi sembrava corretto. tutto qui
Io io io!
udiu
E
se la secessiùn, l’indipendenza padana fosse davvero rimandata causa cena aziendale? Un ’immagine alla François Rabelais: frotte di maroniani, cerchiomagicisti, calderoliani e il Trota sovrastati, affogati, cancellati da quintali di risotto con asparagi, baccalà e toresan de Breganze fumanti da centosettanta coperti di colore politico ignoto. E se davvero l’Umberto Bossi, il 4 dicembre prossimo, si trovasse sfrattato all’apertura del “suo” Parlamento del Nord perchè «si è dimenticato di prenotare, e da qui a Natale noi siamo pieni. Una telefonata questi signori potevano anche farla...» (sbuffa il signor Mario appena sceso dal trattorino nell’uliveto, e incavolatissimo) ? Sembra una gag, ma succederà presto. Mentre il quotidiano La Padania, all’insediarsi del governo Monti, spara fotografie di Villa Bonin Maistrello a Vicenza, sede del riaperto Parlamento del Nord (titolo tonante: “Questo è il nostro Parlamento!”) ogni giorno, in prima pagina, da tutte le angolazioni possibili; be’ accade l’imprevedibile. Mario Maistrello, suddetto proprietario della villa suddetta e dell’annesso Ristorante “Le tre Grazie”, scopre che la Lega fa la secessione a casa sua. Senza avvertirlo. Sicchè, per bloccare l’eventuale esodo biblico di orde di leghisti verso l’avita dimora, ricorre agli avvocati. Diffida formale, via raccomandata con ricevuta di ritorno.
«Col mio legale abbiamo diffidato direttamente il signor Bossi, che io conosco bene, non solo dal venire, ma dall’usare in modo inopportuno il nome di Villa Bonin. Vorrei vedere lui, se mi presentassi io con gli amici per una festa a via Bellerio, all’improvviso...», afferma Maistrello, sgranocchiando un piattone di ossi de mascio, specialità della casa. La situazione è politicamente imbarazzante. I lavori del rinnovato Parlamento padano e la ritornante Lega di lotta e non più di governo, rischiano d’essere strangolati tra un battesimo -il 2 dicembre- e la «cena aziendale di un’importante ditta vicentina» (3/4 dicembre). Precedentemente calendarizzate. «Mi dispiace, ma le nostre porte ora sono chiuse, altro che Parlamento: ci sono rimasto malissimo» continua il signor Mario «è dal 2008 che la Lega non si fa sentire. Gli avevo affittato le sale grazie all’intervento di Manuela Dal lago (deputata padana vicentina, ndr) che, gentilissima, mi aveva presentato Bossi. Da allora io, come un cretino, mandavo gli auguri di Natale, li invitavo spesso. Il solo Calderoli, all’inizio ha ricambiato. Poi, silenzio, mai più sentiti».
Eppure, nei suoi saloni palladiani echeggiava la sacralità dei conclavi leghisti: come può rimanere indifferente a tutta questa liturgia, il signor Mario? «Ma io gli affittavo solo una sala. Che poi, capirai che affitto: 10 riunioni per un anno, scaduto dal 2008. Venivamo il venerdì coi loro bandieroni, facevano le loro robe il sabato e sgombravano la domenica, chè i locali mi servivano. Facevamo tutto da soli però, bravissimi...». Il signor Mario è seccato. Parecchio. Velatemente berlusconiano, fu felice come una Pasqua quando Silvio festeggiò da lui il 73° compleanno; e si sentì oltremodo fiero nell’ospitare Tremonti o Formigoni. Ma, da ristoratore antico, tiene naturalmente il desco aperto a tutti anche «se venisse Di Pietro l’accoglierei, basta che prenoti...». Sicchè è ovvio che da giorni egli viva un incubo mai immaginato. Battaglioni di telecamere di tv locali e nazionali ne assediano il parcheggio. I clienti evaporano. «Sapendo che venivano tutti questi leghisti, molti di loro, magari pure di sinistra hanno disdettato le prenotazioni» lamentano i suoi collaboratori.
Ora, d’accordo che il Parlamento Padano è -come già scritto - un non-luogo alla Marc Augè per eccellenza. E che, nato dalla fantasia bossiana fu contestuale al quotidiano padano, alla banca padana, ai giochi padani della gioventù padana; e che si riunì solo quattro volte. E che, per uno strano sortilegio, nessuno, del Parlamento stesso, ricorda le opere, i conclavi, le delibere (a parte quella per difendere l'hub lombardo di Malpensa. Che poi s’è visto...). D’accordo che il momento istituzionale ha -come dire- altre priorità. Però l’impasse, per la Lega, è micidiale: la congiutura kafkiana rimanda la secessione a data da destinarsi. Tutto ciò ha costretto i Bossi boys a correre ai ripari. Per prima cosa da ieri, sulla Padania, è scomparso qualsiasi riferimento a Villa Bonin. Secondo: sta cominciando a girare, nelle redazioni dei giornali locali, uno striminzito comunicato stampa, in cui il partito avrebbe deciso, all’ultimo -guarda un po’- di cambiare sede. Una mossa di strategia politica. “Al trasloco sarebbero sottese ragioni politiche inerenti agli equilibri territoriali”, ventilano le gazzette ufficiali. Suggerendo la possibilità che il Parlamento Padano si riunisca prima alla Fiera di Vicenza e dopo -parrebbe- alla Villa Da Porto Zordan detta “La favorita”a Monticello di Fara nella località Farego, sempre Vicenza.
occhio al battesimo
Ora, c’è un problema. Qualcuno fa notare che, Villa Da Porto- come d’altronde Villa Bonin Maistrello- è tuttora adibita alla “conservazione di prodotti d’eccellenza enogastronomica”, e che ospita convegni, mostre, ricorrenze, battesimi e, appunto, cene aziendali. Saremmo daccapo. Stritolati magari da derrate di risi e bisi invece che dal baccalà. Giusto per non sapere nè leggere nè scrivere, insomma, stavolta forse sarebbe meglio prenotare.
il 22% di gente che non trova lavoro non mente![]()
Eppure Zappy era così progressista, coi matrimoni gay e il mandare a quel paese la Chiesa. Era un faro nell' UE![]()
Pare che nel titolo "Viva Zapatero" ci fosse una "v" di troppo...![]()
Posto che di Zappy non m'è mai fregata una mazza, non è che qui a cercar di salvare un cadavere attaccato ad un respiratore si stia tanto meglio:giovanardi: :fraublucher:
anche io ho diversi amici che volevano trasferirsi in Spagna perchè culla della libertà e del progressismo, mica come l'itaglia
ora come faranno? tutti in Corea del Nord?
edit:
Hiiiiiiiiiiiiiiiiiiii![]()
Questa non me l'aspettavoaltre grane per il nostro?
Smaltimento dei sottomarini nucleari russi? Questa mi è nuovaCrisi, una class action contro BerlusconiRadioPop lancia la raccolta firme | Franz Baraggino | Il Fatto Quotidiano
Obiettivo: presentare un esposto alla Corte dei conti per danno erariale contro l'ex premier
Qualche miliardo di euro. E’ quanto sono costate agli italiani alcune delle operazioni partorite dai governi di Silvio Berlusconi. Dalla penale per il ponte sullo stretto di Messina allo smaltimento dei sottomarini nucleari russi. La cifra esatta è sconosciuta, ma qualcuno ha deciso fare i conti con un preciso intento: chiedere i danni al responsabile, il Cavaliere. Così, a Milano Radio Popolare ha cominciato a raccogliere adesioni per presentare un esposto alla Corte dei conti a carico dell’ex premier. E a fare la fila davanti ai banchetti si sono presentate in appena una giornata migliaia di persone.
Secondo Di Stefano l’abolizione dell’imposta sugli immobili avrebbe prodotto un danno di tre miliardi e mezzo per le casse dello Stato. Ma non è finita. Quattrocentocinquanta milioni è quanto pagheremo a titolo di penale per un ponte sullo Stretto che molto probabilmente non vedremo mai. “E altri quattrocento li tireremo fuori per smaltire i sottomarini nucleari russi”, aggiunge ancora il direttore di Valori, “uno strano accordo con l’amico Putin che graverà sul bilancio pubblico”. Insomma, è ora di capire davvero quanto ci è costato Silvio Berlusconi. E a sentire i tanti milanesi che sono accorsi oggi per la presentazione dell’iniziativa, la curiosità è tanta. “A me Berlusconi è costato duemila euro in busta paga”, dice una signora che fa la fila ai banchetti di Radio Popolare per firmare la sua adesione all’esposto. “Ma poi non è solo una questione di soldi”, dice un’altra, “paghiamo in cultura, in servizi, e tanto tanto fegato”.
http://milano.repubblica.it/cronaca/...1/?ref=HREC1-3
Ultima modifica di Manu; 21-11-11 alle 08:49:41
Se adesso ci mettiamo a fare class action contro tutti quelli che ci hanno creato un danno economico siamo a posto...
Per curiosità, cosa dovremmo chiedere a Prodi come danno economico per averci spinti nell'euro?![]()