compagni di scuola di carlo verdone, per la milionesima volta.
la prima metà è da antologia
http://youtu.be/ZYmeyfoW_mw![]()
compagni di scuola di carlo verdone, per la milionesima volta.
la prima metà è da antologia
http://youtu.be/ZYmeyfoW_mw![]()
A me Thirst è piaciuto veramente tanto. Dove vuole andare a parare è difficile dirlo, ognuno lo vede come vuole. Io penso sia una semplice storia d'amore vampiresca come va di moda di questi tempi, un Twilight fatto bene col romanticismo di Bram Stoker e la solita perversione di fondo di Chan-Wook. Il fatto che il protagonista sia un prete può far pensare che abbia voluto rappresentare semplicemente la perdita della fede o della fiducia nell'istituzione clericale, io la vedo in senso più largo, una critica verso la Chiesa in sé. Il protagonista è apprezzato da tutti ed è ritenuto una specie di nuovo Gesù Cristo, invece è un assassino, fondamentalmente. Il tentato stupro verso una credente penso sia una scena chiave, in questo modo voleva dimostrare di non essere una persona migliore, e forse è quello che Chan-Wook pretende dalla Chiesa.
Oppure, il fatto che è un prete è semplicemente una provocazione, e tutto ciò che ho detto non gli è nemmeno passato per la testa, e voleva semplicemente fare una storia d'amore perversa, tragica e malata.Che a me è piaciuta molto, tra l'altro.
Perché mi posso ancora godere i film di Kitano per la prima volta o per altro?
Comunque penso che ora seguirò l'ordine cronologico del regista, Brother l'ho visto insieme a un amico, consigliato dal padre di lui che va matto di questo regista.
Comunque ho scoperto che Takeshi's Castle è presentato proprio da Kitano![]()
homeboy, non credo si possano tenere i nudi delle 120 giornate di sodoma in firma![]()
compagni di scuola di carlo verdone, per la milionesima volta.
la prima metà è da antologia
http://youtu.be/ZYmeyfoW_mw![]()
Beginners, regia di Mike Mills.
Un film che ha un ritmo tutto suo, che racconta una storia con rispetto, con tatto. Intelligente, bello.
Seconda ottima prova per Mills.
Strepitosi McGregor e Plummer, e oramai sembro un disco rotto ma è grande il merito del regista nella buona riuscita delle interpretazioni: tutto il cast si mantiene su livelli alti, e i due spiccano.
Capito.Intanto ho visto Basilicata Coast To Coast, di Rocco Papaleo. Mosso più che altro per interesse verso il cast, principalmente verso Paolo Briguglia, che ho visto per la prima volta in un corto girato l'anno scorso da un mio conoscente. Poi be' c'è Alessandro Gassman, quindi. M'è piaciuto molto, una commedia leggera, ma non per questo banale o frivola, sul genere on the road anche se fuori dagli schemi. I personaggi funzionano tutti benissimo, m'è piaciuto come tutti seguano un'evoluzione e trovino sé stessi (o per meglio dire, scoprano che cosa non sono
), come il genere insegna. In particolare m'hanno affascinato i personaggi di Max Gazzé, che non conoscevo assolutamente, e di Giovanna Mezzogiorno, quelli che secondo me seguono l'evoluzione più interessante. Gassman istrionico esattamente come suo padre, lo adoro non c'è niente da fare. Insomma, sono soddisfatto.
Headhunters, di Morten Tyldum.
Roger Brown è un ricco head hunter, la cui occupazione nella vita è quella di valutare candidati per posizioni iportanti di lavoro. In realtà, dietro questa facciata, mette in atto furti di opere d'arte nelle case di chi viene scrutinato, dato che una volta fissato il colloquio di lavoro sa esattamente quando la casa è libera. Tuttavia, quando un ricco danese interessato a un lavoro da CEO in una ditta di armi rivela alla moglie che possiede in eredità un Rubens autentico, il colpo non va liscio come tutti gli altri.
Thrillerozzo norvegese abbastanza pimpante. Intendiamoci, Tyldum non è che sia un portento della macchina da presa. Il film ha grossi tempi morti e nella parte centrale ci sono 15 minuti abbondanti in cui perde la bussola e ciò che accade è davvero al di là del credibile. Questo smonta non poco la tensione. Però la sottotrama sulla reputazione, che come un anello collega inizio e fine, è veramente eccellente. Immagino che i meriti siano da imputare più al romanzo di Jo Nesbø, che non a Tyldum. Però alla fine non è tutto tempo sprecato, ecco. Aksel Hennie, il Steve Buscemi norvegese, non è così bravo come in Jonny Vang, ma si lascia guardare.
mikk, il nostro esperto di cinema scandinavo
(comunque, da come l'hai messo giù, sembra interessante)
Visto con molti anni di ritardo Will Hunting Genio ribelle
Cosa passa per la testa di un ragazzo dotato di capacità inimmaginabili ? Abbiamo tutte le chiavi per poter interpretare la mente di un ragazzo tanto geniale quanto ribelle ? Quotidianamente tutti noi ci troviamo dinanzi a persone che non ci mostrano chi sono in realtà, che si mascherano, che ergono uno scudo prima che una spada possa colpirli, chi è quindi Will Hunting se non quel frammento di anima presente in tutti noi, quella scintilla che spesso sopprimiamo, quel "seme" a cui non consentiamo di fiorire che ci causa sofferenza, ma non solo a noi ma anche alle persone che ci stanno attorno e che più ci amano o stimano, che sia un parente, una ragazza o un semplice amico.
Un film che ci mostra la maturazione di due persone diverse ma che lottanto con difficoltà i disagi vissuti in passato e che si pongono verso il futuro in maniera poco convinta e sfiduciata, una crescita che riguarda di tutti noi e che ci viene perfettamente illustrata grazie anche alla prova maiuscola della coppia di protagonisti e dalla sceneggiatura solida e priva di sbavature, difficile non immedesimarsi nella storia, sentirsi parte di quel'intricato meccanismo che spesso fa convivere in noi non una ma due personalità distinte e saper scegliere quale sia quella giusta da far emergere
film ruffiano se c'è ne uno,mi ha sempre dato i nervi.Per fortuna van sant ha completamente cambiato registro in seguito.
e vabbè ma un conto è fare una carriera solo di film così,un conto è svoltare e girare film come gerry,elephant,paranoid park e via dicendo![]()
Non ha mai svoltato, è semplicemente una deviazione da un sentiero già battuto.
Chiudiamo un attimo gli occhi e cervchiamo di focalizzare la nostra attenzione a 30 anni fa, prima che Stallone iniziasse a deturpoare il suo corpo statuario a causa di interventi chirurgici, prima che si gettasse in autentiche oscenità cinematografiche, quando era un giovane attore con gia diversi film di successo alle sue spalle e quando riusciva ad offrirci titoli veramente indimenticabili, titoli come questo "First Blood"
Nel bene o nel male Rambo rimarrà il personaggio migliore interpretato da Stallone, nei suoi alti e bassi ( tanti a dir il vero ) non riuscirà più a trasmettere lo stesso carisma di questo taciturno ( ma incredibilmente espressivo ) veterano del Vietnam, assolutamente a suo agio in guerra e del tutto estraneo alla vita civile, un uomo che ancora vive negli incubi di quella orrenda guerra che l'ha segnato sia nel fisico che nella mente, un film d'azione ( probabilmente uno dei migliori del suo genere ) ma che sconfina spesso nel dramma, una seria critica alla guerra e ai suoi risvolti nefasti, un analisi di un orrore che spesso non finisce mai, nemmeno dopo aver deposto le armi, una cruda rappresentazione di cosa può passare per la testa di una persona cosi temprata dalla battaglia ma cosi fragile psicologicamente.
P.S. Non me ne vogliano i fan di Amendola, ma questo film rende molto meglio se visto in lingua originale, se ne avete la possibilità, fatelo
Ultima modifica di Alastor_Tiziano; 07-03-12 alle 16:48:08
Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con l'arco, quello con la pistola è un uomo morto!
Lontano anni luce dal primo capitolo il film in questione mira all'immediatezza e all'azione, via i risvolti drammatici dell'illustre prequel e dentro la distruzione più trash e esagerata, Rambo è solo una fredda macchina ed uccide più della peste, sembra il Terminator di Cameron ( che oltretutto ha collaborato con Stallone per scrivere il copione ) e non più un essere umano
Titolo quindi spettacolare ed a tratti divertente ma decisamente inverosimile e monotono, la classica americanata che oggi non restituisce quell'impatto che poteva dare 25 anni fa, film invecchiato molto male purtroppo
Ho visto Dylan Dog.
Ok, mi aspettavo un film brutto.
Ma, gesummaria, non COSI' brutto.![]()
Ma dove invecchiato male?
-Murdoch...
-Ehi, Rambo, dicci dove sei, che ti veniamo a prendere...
-No Murdoch... Sono io che vengo a prendere te!
Quella è una delle parte più fiuche del film ma alla lunga annoia, sarà che l'ho visto tipo 10mila volte![]()
ma ci vedo male io o nella locandina ha una mitragliatrice che finisce con un rpg ?![]()
un m60 potenziato![]()