Ho scritto con lui un TGM Deathmatch non più tardi di un paio di mesi fa.
Ho scritto con lui un TGM Deathmatch non più tardi di un paio di mesi fa.
Mi avete pubblicato nella posta . Come fareste senza le mie perle di saggezza .
a proposito, ma quand'è che al ToSo gli fanno recensire un giochillo? così mi si arrugginisce tutto...
Che poi, pensandoci bene, alla domanda dell'ineffabile "Matteo" : "... sai, vorrei fare un regalo alla mia ragazza e per una volta mi sarebbe piaciuto sorprenderla", la risposta migliore che Eva poteva dare era: "trenta cm di dimensione artistica" (op.cit.). Sono pronto per prendere il posto di Eva ?
post(a) delusione:
alla lettera di Lorenzo Elias Giuseppone ribatte prima Gabriele Villa con una risposta del numero scorso (capita nelle migliori redazioni ), poi ancora Gabriele con una risposta tutto sommato condivisibile, ma cauta; poi Luca Sartori in versione iper-sincera che va benissimo ma lascia un po' così...: come, chiediamo un medium maturo, applaudiamo Conrad e Coppola e poi ci ritiriamo nel 'fantastico'? comunque, di fronte alla sincerità, alzo le mani; comtinua $Albert, anche lui 'codardo' che risponde, e lo dico con amicizia, senza cognizione di causa (lui stesso ammette di non aver giocato Spec Ops, del resto)è va fuori strada, imho, puntando tutto sulla 'tensione del soldato' quando il titolo è decisamente più stratificato (senza che ci si strappi i capelli per chi sa quale inedita profondità, s'intende, però...); buon ultimo Il Cinese che parte da Mafia (capolavorone!), dice un sacco di cose tutt'altro che sbagliate ma poi cade rovinosamente sulla valenza morale dell'uccidere (dai, ma quanto abbiamo ucciso in millemila anni di vg? e nei modi più vari ed efferati? ci ha fatto così male? che la risposta sia no, siamo d'accordo vero? altrimenti parliamo un po' anche di Wolfenstein 3D...): intendiamoci, ancora una volta, il Pegi è sacrosanto e, probabilmente, anche insufficiente, ma se ci fermiamo davanti alla violenza digitale rischiamo di incartarci in una caccia alle streghe videoludiche che nulla giova, ancora una volta, alla crescita del medium. e poi, perché Hotline: Miami sì e Spec Ops no? solo perché quest'ultimo è in treddì??? insomma, complimenti alla vena 'poetica' di Lorenzo, un po' di delusione per le risposte. ma la delusione nasce solo dove c'è, di base, la stima.
ah, bovabyte superlativo.
Ultima modifica di bellisimo; 26-08-14 alle 20:02:10
Secondo me la risposta replicata era un esperimento.
per mettere alla prova l'attenzione dei lettori?
È un'ipotesi
lol
Continuo a sostenere la mia idea che il nuovo Yoshi sia uno dei best of E3 per eccesso di pucciosità
C'é un errore nella recensione d'Infinity runner, quando parla di astronave enerazionale.
Uhm, secondo me fai due errori:pbuon ultimo Il Cinese che parte da Mafia (capolavorone!), dice un sacco di cose tutt'altro che sbagliate ma poi cade rovinosamente sulla valenza morale dell'uccidere (dai, ma quanto abbiamo ucciso in millemila anni di vg? e nei modi più vari ed efferati? ci ha fatto così male? che la risposta sia no, siamo d'accordo vero? altrimenti parliamo un po' anche di Wolfenstein 3D...): intendiamoci, ancora una volta, il Pegi è sacrosanto e, probabilmente, anche insufficiente, ma se ci fermiamo davanti alla violenza digitale rischiamo di incartarci in una caccia alle streghe videoludiche che nulla giova, ancora una volta, alla crescita del medium. e poi, perché Hotline: Miami sì e Spec Ops no? solo perché quest'ultimo è in treddì???
1. Sottovalutare la differenza a livello di influenza sovrastrutturale che c'è tra sparare sprite in Commando per C64 e torturare qualcuno in GTA5. A noi, che siamo grandi, la differenza sembra non esistere... ma basta guardare le reazioni alla violenza videoludica dei bambini e degli adolescenti per capirne la differenza, anche senza una laurea in antropologia o pedagogia;
2. Il fatto che i videogiochi violenti siano, effettivamente, violenti, non è una cosa opinabile. E' un dato di fatto incontrovertibile. Noi li accettiamo senza porci domande, ma dovremmo fare l'esercizio di staccarci dal nostro "habitus" e guardare la cosa con oggettività: sterminare civili con il fosforo (Spec Ops: The Line) è una cosa che non andrebbe mostrata nemmeno in televisione al telegiornale... e infatti non li fanno vedere, i corpi dei siriani. Però nei videogiochi è lecito... E se non capiamo che la violenza è violenza a prescindere dal fatto che sia un computer grafica, allora facciamo in errore di valutazione gigante.
Eh, sono errori che possono capitare.
Ultima modifica di il Cinese; 27-08-14 alle 08:50:32
Evviva le critiche!! No, davvero, sono sincero.
*Sappi che* (questo è Dak’kon) sono contento di sapere che c’è chi ci legge!!
Per quanto riguarda il discorso maturità, bisogna anche vedere cosa intendiamo. La maturità passa, per forza, attraverso Coppola e Conrad? La maturità del medium VG può essere raggiunta "solo" tramite la cruda rappresentazione di un orrore bellico condita da un realismo, ormai, fotografico? (e qui sono d’accordo con il Cinese: c’è una bella differenza fra l’abbattere i pedoni in Vice City e alcune “offerte” di titoli più recenti)
E se, per il sottoscritto, la maturità del VG passasse attraverso un volo di colombe alto sopra il cielo di Marcuria? Se il medium avesse già raggiunto picchi elevatissimi con Sanitarium, dove siamo chiamati a muovere il nostro avatar in una casa deforme gravida di fantasmi e dei ricordi dei medesimi (cap. 4°)? Non è già maturo Syberia che, al termine del II atto, premia le “fatiche” del giocatore con la lezione di paleontologia?
Ultima modifica di Sees-His-Fate; 27-08-14 alle 10:44:16
Penso che il tema violenza\videogiochi debba essere riconsiderato,...buon ultimo Il Cinese ...cade rovinosamente sulla valenza morale dell'uccidere (dai, ma quanto abbiamo ucciso in millemila anni di vg? e nei modi più vari ed efferati? ci ha fatto così male? che la risposta sia no, siamo d'accordo vero? altrimenti parliamo un po' anche di Wolfenstein 3D...): intendiamoci, ancora una volta, il Pegi è sacrosanto e, probabilmente, anche insufficiente, ma se ci fermiamo davanti alla violenza digitale rischiamo di incartarci in una caccia alle streghe videoludiche che nulla giova, ancora una volta, alla crescita del medium.
alla luce del realismo grafico e del target anagrafico (dai 5 anni in su)
dei videogiochi odierni.
Un tema che è sempre stato sentito dal Cinese: Ricordo,quando ancora si chiamava Roberto Turrini, alcune sue lettere a TGM Mail sull'argomento,
sintetizzate poco sopra da lui stesso.
L'errore dei videogiocatori di vecchia data è ragionare come se la rappresentazione dei VG non si fosse mai evoluta e che si tratti solo di pixels (tranne quando c'e da esaltarne l'"arte" e "profondità") ela colpa è tutta dei genitori e della società che non sanno educare.
Sarebbe ora di educare anche i videogiocatori.