E anche qui, allora, condividiamo il fatto che il PEGI (se fatto con cognizione di causa, ovviamente) andrebbe sempre rispettato.
Sapevo che sarebbe saltato fuori qualcuno che incolpa la società ed i genitori che non sanno educare.Perchè sono abbandonati a se stessi, e quindi vai di Peppa pig e Violetta. I "meccanismi" psicopedagodici con cui sono costruiti quei prodotti di marketing sono da ricerche universitarie ( questi si che dovrebbero essere vietati ); i bambini sono completamente vittime di tali studi e sprovvisti di difese intellettive adeguate, il risultato è quello che tu osservi negli asili od alle elementari. Il genitore, conscio di ciò, dovrebbe istruire e far sviluppare interessi ,veramente ( non indotti ) affini, alle caratteristiche del proprio figlio/a, incorragiando lo sviluppo di una propria personalità.
Siamo sicuri che gli sviluppatori di VG non abbiano colpe, quando è dai tempi di Carmageddon
che hanno scoperto che possono vendere giochi mediocri grazie a sangue e polemiche?
Siamo sicuri che chi vende videogiochi interessi l'età dell'acquirente, quando è dai tempi di DooM
che vendono a tutti, anche ai loro nipotini, in barba al PEGI?
Siamo sicuri che tutti i genitori sappiano cosa sia il PEGI?
Nessuno si è mai domandato perchè, sulle copertine dei giochi, c'è un numerino invece di "Vietato ai minori di 18"?
Ovviamente, nulla impedirà ai giovanissimi di comprare prodotti vietati:
i ragazzi son sempre attirati da ciò che è proibito. Non si scappa ed è giusto così.
Ma almeno, quando vedono uno squartamento, capiscono del perchè è vietato.
Questa è la funzione "educativa" del PEGI, se fosse fatto rispettare,
Battesimo di stato: primo giorno delle elementari, colloquio individuale con una sociologa che mostra al fanciullo un video dove un attore uccide suo padre con una finta coltellata in nome della "guerra".Sapevo che sarebbe saltato fuori qualcuno che incolpa la società ed i genitori che non sanno educare.
Siamo sicuri che gli sviluppatori di VG non abbiano colpe, quando è dai tempi di Carmageddon
che hanno scoperto che possono vendere giochi mediocri grazie a sangue e polemiche?
Siamo sicuri che chi vende videogiochi interessi l'età dell'acquirente, quando è dai tempi di DooM
che vendono a tutti, anche ai loro nipotini, in barba al PEGI?
Siamo sicuri che tutti i genitori sappiano cosa sia il PEGI?
Nessuno si è mai domandato perchè, sulle copertine dei giochi, c'è un numerino invece di "Vietato ai minori di 18"?
Ovviamente, nulla impedirà ai giovanissimi di comprare prodotti vietati:
i ragazzi son sempre attirati da ciò che è proibito. Non si scappa ed è giusto così.
Ma almeno, quando vedono uno squartamento, capiscono del perchè è vietato.
Questa è la funzione "educativa" del PEGI, se fosse fatto rispettare,
Una volta che il bambino ha pianto per una notte intera, la mattina dopo si spiega al bambino che il papa' e' ancora vivo, e che quello che ha visto succede ogni volta che qualcuno dice "facciamo la guerra".
Gli esiti possibili includono:
1) il bambino sovrappone l'orrore della guerra lontana all'orrore della distruzione del proprio habitat primario, attivando un senso di colpa supracattolico;
2) il bambino rimane traumatizzato e non riconosce il padre, cercandone un altro in Elio e le Storie Tese;
3) il bambino rimane traumatizzato e da grande si mette ad assassinare laureati in sociologia.
In due casi su tre la societa' ci guadagna. 2/3 would psych again.
In realtà non incolpo la società, ma individui. Di tanti genitori, non penso che non sappiano educare, ma semplicemente che non gliene freghi niente.Sapevo che sarebbe saltato fuori qualcuno che incolpa la società ed i genitori che non sanno educare.
Siamo sicuri che gli sviluppatori di VG non abbiano colpe, quando è dai tempi di Carmageddon
che hanno scoperto che possono vendere giochi mediocri grazie a sangue e polemiche?
Siamo sicuri che chi vende videogiochi interessi l'età dell'acquirente, quando è dai tempi di DooM
che vendono a tutti, anche ai loro nipotini, in barba al PEGI?
Siamo sicuri che tutti i genitori sappiano cosa sia il PEGI?
Nessuno si è mai domandato perchè, sulle copertine dei giochi, c'è un numerino invece di "Vietato ai minori di 18"?
Ovviamente, nulla impedirà ai giovanissimi di comprare prodotti vietati:
i ragazzi son sempre attirati da ciò che è proibito. Non si scappa ed è giusto così.
Ma almeno, quando vedono uno squartamento, capiscono del perchè è vietato.
Questa è la funzione "educativa" del PEGI, se fosse fatto rispettare,
I produttori di videogiochi pensano a far prodotti divertenti, sangue e violenza a livello ludico son divertenti. Tarantino è divertente. Essere divertenti non è una colpa.
I genitori, per lo più, intendono il numerino del Pegi, a qualcuno interessa a molti no, lo considerano esagerato.
I ragazzi non capiscono perchè qualcosa debba essere vietato a loro mentre non lo è per gli adulti, vogliono capire, qualcuno dovrebbe spiegarglielo ma il concetto di giusto e sbagliato varia da individuo ad individuo e non sempre è quello che il buonpensante immagina.
Ultima modifica di il riflessivo; 30-08-14 alle 02:43:38
il pegi andrebbe sempre rispettato.
i genitori dovrebbero essere capaci di esser tali.
ma spessissimo non succede né l'una né l'altra cosa...
e allora?
Ultima modifica di il riflessivo; 02-09-14 alle 01:05:34
Dubito che i genitori leggano o sappiano interpretare il Pegi, senza contare che ad alcuni non gliene frega molto.
Ad esempio conosco gente che ha regalato per la comunione dei figli Medal of honor (quello per console).
La cosa, però, inizia a non avere più troppo rilevanza, visto che i genitori adesso siamo noi.
La cosa che mi lascia un po' così, e vedere i genitori della mia generazione che mettono in mano a figli piccoli giochi ultraviolenti. Quello sì, che è preoccupante... Il fatto che un padre (non il mio, visto che giocava più di me) di 60 anni non sapesse cosa fosse il PEGI, era abbastanza normale.
Anche più giovani di noi, ormai. Il punto però è un ' altro; un Gta od un MOH fan, sicuramente, ed è provato, meno danni di una Maria De Filippi a caso.
Ecco, tu parti però dal presupposto che io non guard la TV e che mia figlia di 5 anni non l'ha mai guardata in vita sua... quindi il parallelo con maria de Filippi lo feci già ai tempi.
Io rimarrei nell'ambito dei VG, perché se ci addentriamo nel "cosa fa male ai bambini" della TV ci perdiamo e scateniamo un flame d'annata.
Mi sembra che non si possa riassumere la questione meglio di cosi'
L'alternativa quale sarebbe, non fare piu' giochi che contengano violenza?
La soluzione e' abbandonare la cultura cattolica e coltivare una cultura della responsabilita' personale. Non si puo' essere genitori decenti nel nome di "solo iddio mi puo' giudicare" o "sono una persona rispettabile non puoi giudicarmi da questo come ti permetti di giudicarmi".
Se il gioco e' vietato ai minori e lo regali a tuo figlio, sei un genitore di merda e un incosciente. Che abiti in Brianza o a Scampia, che tu sia una ragazza madre o Octomom.
Se ci fosse la patente per i genitori, e se fosse legata ai diritti civili, avremmo molti meno laziali.
Il PEGI come consiglio, non vietare nulla, e scrivere in evidenza: " Parla a tuo figlio/a prima di acquistare e lasciarlo/a giocare a questo prodotto ". Di più non si può fare, ognuno è responsabile delle proprie azioni.Ecco, tu parti però dal presupposto che io non guard la TV e che mia figlia di 5 anni non l'ha mai guardata in vita sua... quindi il parallelo con maria de Filippi lo feci già ai tempi.
Io rimarrei nell'ambito dei VG, perché se ci addentriamo nel "cosa fa male ai bambini" della TV ci perdiamo e scateniamo un flame d'annata.
Ma tanto figurarsi, quando crescono hanno l'amichetto che invece ha tutto a disposizione e passera' i pomeriggi a casa di questo.
Nessun genitore vuole che il figlio si veda i giornalini porno, ma alla fine, chi prima chi dopo, lo fanno tutti. Come genitore l'unica cosa uno puo' fare e' almeno stare attento a quello che compra, ma i lcontrollo e' relativo. Voglio dire: capisco che i genitori vorrebbero creare degli ambienti ovattati per i figli, per farli "crescere in maniera sana", qualunque cosa significhi, ma alla fine il controllo che puoi esercitare e' destinato a diminuire. Fino a 4-5 anni ti possono anche dare ascolto, ma a 8-10, buona fortuna
"Papa' oggi studio con Gigetta, dobbiamo fare i disegnini"
"c'e' la madre di Gigetta a casa?"
"eh come no. Mica stiamo da sole"
"ok vai Marietta, ma fate le brave eh"
[Partitone a GTA4 a casa di Gigetta, seguito da 25 minuti di Ken il Guerriero]
Meglio il tribadismo.Ma tanto figurarsi, quando crescono hanno l'amichetto che invece ha tutto a disposizione e passera' i pomeriggi a casa di questo.
Nessun genitore vuole che il figlio si veda i giornalini porno, ma alla fine, chi prima chi dopo, lo fanno tutti. Come genitore l'unica cosa uno puo' fare e' almeno stare attento a quello che compra, ma i lcontrollo e' relativo. Voglio dire: capisco che i genitori vorrebbero creare degli ambienti ovattati per i figli, per farli "crescere in maniera sana", qualunque cosa significhi, ma alla fine il controllo che puoi esercitare e' destinato a diminuire. Fino a 4-5 anni ti possono anche dare ascolto, ma a 8-10, buona fortuna
"Papa' oggi studio con Gigetta, dobbiamo fare i disegnini"
"c'e' la madre di Gigetta a casa?"
"eh come no. Mica stiamo da sole"
"ok vai Marietta, ma fate le brave eh"
[Partitone a GTA4 a casa di Gigetta, seguito da 25 minuti di Ken il Guerriero]
Mai avuto divieti su porno, e non li darei, Ken il guerriero è educativo. Non ti devono dare ascolto, devono avere elementi per capire, ed è il genitore la persona di cui si fidano di più, almeno che non se le sia giocata essendo un pessimo esempio di ciò che predica.
Eccomiii! Vi sono mancato??
Scusate il ritardo (mentale)!
http://www.***************.it/forum/...iale-TGM-n.312
tidus e yuna i guardiani della melassa...