Originariamente Scritto da
Ronin
tu confondi "ascoltare" con "dare retta" (o forse sono io che non ho usato un verbo inequivocabile, mea culpa).
the_lamb, purtroppo devo limitarmi a questo: tu consideri solamente la possibile sofferenza (o male) che il mettere al mondo una creatura può generare.
dovresti considerare sull'altro piatto della bilancia anche la possibile gioia (o bene) che può generare (per sè, per i genitori, ma anche per gli altri).
chiaramente, se vale o no il rischio, lo puoi sapere solamente tu, ma non pensare che chi ha figli non se lo sia chiesto, prima di decidere. è solo che ha deciso diversamente (cioè, che sì, dannazione, valeva il rischio, e che sì, dannazione, tutte queste chiacchiere sulla "povera creatura" meglio lasciarle decidere direttamente a lei, invece di nascondercisi dietro per l'ignavia di non voler affrontare i mille problemi che avere un figlio crea, nella società moderna)
ah, a proposito, sarò anche malato, ma a me piace confrontarmi con le difficoltà del mondo (e vincere, ovviamente
); mi sembra anzi che sia un tratto caratteristico dell'uomo. perchè dovrei pensare che sia diverso per mio figlio/a?