
Originariamente Scritto da
Fenriz.III
Sembra che davvero non abbiate capito il senso di quello che stiamo dicendo io e Illian: la differenza cioé dal constatare realtá di fatto, che abbiamo pacificamente tutti accettato, e il passo del giudicare, che, ripeto, non spetta a noi, ma alla storia. Se ho dato l'idea di voler giudicare una certa fetta di giocatori chiedo umilmente perdono. Non capisco come possa urtare la sensibilitá di qualcuno aver fatto un ironico confronto con un processo dove ognuno umoristicamente gioca il suo ruolo, inteso unicamente come similitudine scherzosa appunto da gioco di ruolo.
Riguardo la questione del danno era una mia riflessione spassionata assolutamente non legata direttamente al videogioco, che peraltro
non considero quest'ultimo
non meritevole di discussioni
serie come invece detto su, e moltissimi teorici, critici e studiosi del fenomeno della narrazione interattiva, e materie universitarie, provano ogni giorno sempre di piú...lo dico con cognizione di causa questo essendo io professore di lettere da diversi anni. Volevo solo invitare a riflettere sul significato di considerare una cosa positiva unicamente dal suo "divertirci". Una questione ritenevo degna almeno di una nota. E ribadisco che questa filosofia la considero in un certo senso "pericolosa"... tutto qua.
Ovviamente inoltre non posso essere d'accordo sul fatto di far terminare in modo cosí violento una discussione solo perché sta scomoda, e pure qua mi riferisco a entrambi. Chiudere tutto con tu ti fai i cavoli tuoi io mi faccio i cavoli miei e parliamo d'altro mi sembra intanto andare OffTopic, un atteggiamento adolescenziale nel migliore dei casi, e infine uccidere il motivo stesso che porta alla creazione di questi luoghi, un controsenso visto che questo forum é stato creato proprio con l'intento di dare modo di discutere e partecipare della critica scritta nella pagine di questa bella rivista (che non compro

) ..
Venire in un forum di videogiochi e protestare se si parla di videogiochi, pure in modo un po' filosofico, mi sembra un'assurditá fuori dal mondo.
Concludo inoltre dicendo che se tutti ragionassimo cosí non ci sarebbero mai state discussioni e caffé letterari, e Alexander Pope non avrebbe mai avuto il diritto di scrivere la sua "Zucconíade".
Prego quindi di evitare per il futuro espressioni abbastanza rudi come quella usata da Samanosuke08 che mi disgusta solo quotare, e che mi sembra molto infantile. Se quel signore non vuole partecipare alla discussione vada lui a parlare altrove di altre cose che gli interessa dibattere di piú, e amici come prima.
Ripartendo quindi dalla constatazione accettata e ragionevole che per quanto le meccaniche di Assassin's Creed siano ripetitive, il gioco a qualcuno possa piacere lo stesso, il tutto come abbiamo giá ripetuto restando sine iudicio, cioé senza giudicare nessuno, possiamo tornare a discutere sul gioco stesso con la cordialitá dimostrata da tutti.
