Ranieri: "Amauri non basta"
Il tecnico e il doppio impegno serieA-coppe: «Buffon? Mi dirà lui se vuole fermarsi»
GUGLIELMO BUCCHERI
Il cerchio di Claudio Ranieri si chiude con il pieno di voti per quello che è stato e con il carico di interrogativi per quello che sarà. Uscendo dalla stagione del terzo posto, il condottiero bianconero apre la nuova agenda di lavoro e comincia a fissare svolte. Il primo capitolo è sulla Champions, traguardo da conquistare passando per i preliminari: «Siamo in gioco per l’Europa che conta, obiettivo prestigioso soprattutto per una matricola del campionato come eravamo noi dopo un anno di B. Ora, però, non potete pensare di ritrovare la Juve in Champions così come l’avevate lasciata: ci aspetta un anno di crescita, molti ragazzi conosceranno il clima del massimo palcoscenico continentale solo fra poco più di tre mesi. In Europa conta l’equilibrio? Lo ha capito anche Ferguson ed è volato in finale».
L’agenda di lavoro si aggiorna ed esce l’intreccio campionato-coppe. «Non dimentichiamoci - continua il tecnico - che se siamo arrivati fin lassù è anche perchè abbiamo potuto sfruttare il vantaggio di giocare una gara a settimana. La prossima, per noi, sarà una nuova stagione della prima volta con il doppio impegno». Ranieri sorride, il palco del teatro Marruccino di Chieti lo aspetta perchè c’è il premio alla memoria dell’avvocato Peppino Prisco da ricevere, ma, intanto, l’agenda racconta di altre svolte. La pagina è sul mercato. «Amauri è un grande giocatore, sarebbe un campione in più nello spogliatoio, ma - precisa - non saremmo ancora da scudetto.
Il nostro futuro organico? Mi serviranno due alternative per ogni ruolo, più due o tre giocatori per l’emergenza: giocare più competizioni sarà una novità per il gruppo». Il lavoro è tanto, guai a chiedere la luna perchè il sorriso di Ranieri gioca d’anticipo. «Dovremo migliorarci», ripete. Il messaggio al club è chiaro, alle nazionali anche e se per l’Italia non ci sono timori, per il viaggio Olimpico dei ragazzi di Casiraghi qualche preoccupazione comincia a nascere. «Non so chi e quanti ne convocherà, ma - così Ranieri - l’Olimpica giocherà proprio quando ci saranno i preliminari e, a me, i giocatori servono». Le ultime pagine dell’agenda sono per Buffon e Nedved. «Gigi sta bene, nelle prossime ore mi dirà se si vuole fermare prima degli Europei. Nedved? Ha voglia, sono convinto che continuerà». Poco prima, aveva detto il ceco: «Ho 36 anni, devo ancora capire se saprò lottare per una stagione intera su due fronti, campionato e coppe».