
Originariamente Scritto da
dualismo_2000
da quello che ho letto dei tuoi interventi, il tuo mi sembra un moto di pietà nei confronti di un'anima sospesa e di un padre che soffre da una vita.
ecco, io la parte dell'anima sospesa non la sento. la pietà verso il padre si, ma non ne farei l'unico punto dirimente.
secondo me la cosa giusta l'ha detta l'anestesista di Udine: quella ragazza è morta 17 anni fa. qualsiasi facoltà cognitiva è definitivamente e irreversibilmente persa.
respira, il cuore batte. ma è morta.
perciò prendiamone atto e spegniamo tutto ciò che la mantiene in una parvenza (solo quella) di vita.