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Chiudiamo gli stadi a questo punto oppure mettiamo un bavaglio sulla bocca degli spettatori.
Non sono d'accordoAridaje. Ma quando, per offendere, si ricorre all'insulto razzista si è razzisti. E se uno non se ne rende conto è ancora più grave.
Quando Taribo West entrava in tackle demolendo il malcapitato di turno si poteva dire "ma guarda questo macellaio di cacca" mentre scommetto che molti si appellavano subito al simpaticissimo "negro di mer.da tornatene in Nigeria":razzismo, volontario o meno che fosse. Se non sei razzista certe cose non le dici, punto e basta.![]()
da smascellarsi.
ma proprio si eeh
cosa non si farebbe per aumentare il contatore dei messaggi![]()
da smascellarsi no, xò![]()
Ora vorrei spiegare ai grandi accusatori di un presunto "benpensantismo" perché l'offesa razziale è MOLTO più grave di un'offesa generica. Perché dire negro (o cinese, francese, romano, terrone ecc...) di ***** è MOLTO più grave di pezzo di *****, figlio di ******* e chi più ne ha più ne metta.
Rimaniamo nell'ambito dello stadio.
Prima cosa, già spiegata in precedenza. Anche nell'ambito di una folla eccitata come il pubblico di uno stadio l'offesa razziale porta con sé un maggiore grado di consapevolezza rispetto ad un'offesa generica.
Seconda cosa. Dare del figlio di ******* ad un avversario, escludendo la maleducazione (che si può "perdonare" ad una folla eccitata) non ha nessuna conseguenza. Il fenomeno è circoscritto, si accende e si estingue intorno a sé stesso. Un'offesa razziale invece è un fenomeno che può protarsi anche al di fuori dell'ambito da cui si è generato andando ad intaccare anche la sfera sociale ed individuale. Dare del negro di ***** a un calciatore, in un ambito pubblico e massmediatico come una gara di calcio, non fa che alimentare l'odio, la discriminazione e gli attriti già presenti quotidianamente. Perché un ragazzo nero qualsiasi sentendo migliaia di persone gridare "negro di *****" ad un ragazzo non potrà che coltivare risentimento, non potrà che chiudersi su sé stesso, emanciparsi. Così come una persona che ha già dei pregiudizi verso i neri non potrà che essere portato ad accentuarli ulteriormente. Al caso Balotelli può tranquillamente essere accomunato quello dello striscione interista verso i napoletani, ululati di tifoserie varie (laziale compresa, ci mancherebbe) et similia. Cambia nulla.
Qui stiamo parlando di dinamiche sociali delicatissime, che vivono tensioni continue. Per questo motivo ogni minimo focolaio, ogni minima dimostrazione discriminatoria dev'essere sedata e punita sul nascere. Qui sta la "peculiarità" dell'offesa razziale, la necessità di estirparla da ogni ambito, specie in uno, il calcio, che possiede un bacino d'utenza e una visibilità spropositata.
boh manu è una comicità talmente spicciola che non è minimamente degna di jfs
segnalato![]()
e che siamo, ai gladiatori romani?la mentalità è sbagliata a cominciare da questo. Tu quando vai a teatro o al cinema ed il prodotto non ti piace bestemmi? So che per molti è inconcepibile fare una ragionamento simile in ambito calcistico, ma dovete farci il callo se volete vivere in un mondo civile, con buona pace di Abatantuono.
Lo stadio di calcio non è forse un evoluzione dell'arena romana ?
La libertà di sfottere gli avversari ed urlare come un deficiente ad un gol è compreso nel prezzo del biglietto.
hai messo insieme tanti concetti...sui quali in larga parte sono d'accordo..Ora vorrei spiegare ai grandi accusatori di un presunto "benpensantismo" perché l'offesa razziale è MOLTO più grave di un'offesa generica. Perché dire negro (o cinese, francese, romano, terrone ecc...) di ***** è MOLTO più grave di pezzo di *****, figlio di ******* e chi più ne ha più ne metta.
Rimaniamo nell'ambito dello stadio.
Prima cosa, già spiegata in precedenza. Anche nell'ambito di una folla eccitata come il pubblico di uno stadio l'offesa razziale porta con sé un maggiore grado di consapevolezza rispetto ad un'offesa generica.
Seconda cosa. Dare del figlio di ******* ad un avversario, escludendo la maleducazione (che si può "perdonare" ad una folla eccitata) non ha nessuna conseguenza. Il fenomeno è circoscritto, si accende e si estingue intorno a sé stesso. Un'offesa razziale invece è un fenomeno che può protarsi anche al di fuori dell'ambito da cui si è generato andando ad intaccare anche la sfera sociale ed individuale. Dare del negro di ***** a un calciatore, in un ambito pubblico e massmediatico come una gara di calcio, non fa che alimentare l'odio, la discriminazione e gli attriti già presenti quotidianamente. Perché un ragazzo nero qualsiasi sentendo migliaia di persone gridare "negro di *****" ad un ragazzo non potrà che coltivare risentimento, non potrà che chiudersi su sé stesso, emanciparsi. Così come una persona che ha già dei pregiudizi verso i neri non potrà che essere portato ad accentuarli ulteriormente. Al caso Balotelli può tranquillamente essere accomunato quello dello striscione interista verso i napoletani, ululati di tifoserie varie (laziale compresa, ci mancherebbe) et similia. Cambia nulla.
Qui stiamo parlando di dinamiche sociali delicatissime, che vivono tensioni continue. Per questo motivo ogni minimo focolaio, ogni minima dimostrazione discriminatoria dev'essere sedata e punita sul nascere. Qui sta la "peculiarità" dell'offesa razziale, la necessità di estirparla da ogni ambito, specie in uno, il calcio, che possiede un bacino d'utenza e una visibilità spropositata.
su tanti altri non mi ci ritrovo proprio e non capisco, tra l'altro, come si possa passarci sopra così...
però oh, il mondo è bello perchè è vario![]()
Anche la libertà di venire al mondo ed ammazzare la gente è compresa..
solo che poi paghi le conseguenze dei tuoi comportamenti.
Perchè allo stadio dovrebbe essere diverso?![]()
E' questo che non capite porchimmondochechosottoipiedi
Allo stadio vengono tollerati comportamenti allucinanti, poi però se urlano "negro di mer.da" a Balotelli tutti si scandalizzano![]()
Và a capì![]()
Come dice Maurizio Battista....un giorno me porto la suocera in curva....je do' du coltellate....la butto nel fossato e se me prendono je dico che era laziale e m'ha detto romanista de [email protected] massimo me tocca passa' un paio danni de domeniche al commissariato invece de anda' a vede' la partita.Anche la libertà di venire al mondo ed ammazzare la gente è compresa..
solo che poi paghi le conseguenze dei tuoi comportamenti.
Perchè allo stadio dovrebbe essere diverso?![]()
E' questo che non capite porchimmondochechosottoipiedi
Allo stadio vengono tollerati comportamenti allucinanti, poi però se urlano "negro di mer.da" a Balotelli tutti si scandalizzano![]()
Và a capì![]()
Questa è solo una tua opinioneAridaje. Ma quando, per offendere, si ricorre all'insulto razzista si è razzisti. E se uno non se ne rende conto è ancora più grave.
Quando Taribo West entrava in tackle demolendo il malcapitato di turno si poteva dire "ma guarda questo macellaio di cacca" mentre scommetto che molti si appellavano subito al simpaticissimo "negro di mer.da tornatene in Nigeria":razzismo, volontario o meno che fosse. Se non sei razzista certe cose non le dici, punto e basta.
Ci sono persone che si lasciano trasportare dall'ambiente che viene a crearsi nello stadio, con l'adrenalina che scorre a mille amplificata dall'enorme massa di gente. Persone che in questo contesto possono lasciarsi andare ad affermazioni che intimamente non gli appartengono. Tanto per fare un esempio: tutti quelli che gridano "vesuvio lavali col fuoco" auspicano veramente una cosa del genere? E' ovvio che no, non tutti almeno![]()
Ah vi siete dimenticati del ritorno a Milano inter-messina?![]()