Avremmo giocato l'andata in B ed il ritorno in A![]()
Avremmo giocato l'andata in B ed il ritorno in A![]()
Sarebbe stato utile per le trasfusioni ...![]()
Belli come al solito i commenti della Cazzetta...![]()
Per fortuna il ricorso e' stato accolto.
Legrottaglie: «Juve, riprenditi il secondo posto»
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Il difensore bianconero suona la carica e slancia i compagni a superare nuovamente il Milan: «Nelle ultime gare non siamo stati affamati come all'inizio della stagione. C'è rammarico, speravo di più in tutte le competizioni»MILANO, 30 aprile - «Riusciremo a prenderci il secondo posto». Nicola Legrottaglie fa una specie di promessa ai tifosi della Juventus, amareggiati per il calo accusato dalla squadra in questo finale di stagione. Una contestazione dura a cui il difensore bianconero replica con parole calme, chiedendo comprensione. Legrottaglie, nel corso dell'intervista esclusiva rilasciata a Sky e che andrà in onda su SkySport1 in replica a mezzanotte, ha parlato anche di mercato e del possibile ritorno di Cannavaro.
Sul momento della squadra e la reazione dei tifosi
«Noi capiamo i tifosi, sappiamo che ci tengono. Loro devono capire che quando andiamo in campo diamo l'anima, cerchiamo di vincere le partite e se poi non si riesce a vincere è perché purtroppo ci sono anche gli avversari. Ci sono dei momenti in cui bisogna alzare le braccia e dire: il massimo che possiamo dare è questo».
Tra le critiche, c'è qualcosa che ritieni veramente fondato?
«L'unica critica che magari ci possono rivolgere è che nelle ultime partite non siamo stati come all'inizio, fino alla fine del girone d'andata, non siamo stati affamati come nelle prime partite. Verremo fuori anche in questo finale di stagione e riusciremo a prenderci questo secondo posto. Stiamo mantenendo perfettamente la tabella di marcia, per quelle che erano le nostre potenzialità».
Troppe aspettative?
«Forse, è per questo che oggi la stagione sembra negativa. Troppe aspettative. Ma se all'inizio uno avesse detto che la Juventus è da terzo posto, oggi saremmo in linea con le previsioni. È chiaro che c'è un pò di rammarico. Personalmente, pensavo di più, credevo in qualcosa in più, in tutte e tre le competizioni. Credevo di più nella Champions».
La squadra è con Ranieri?
«Assolutamente sì. Siamo sempre stati con Ranieri, con lo staff medico, con tutto il gruppo».
John Elkann ha detto che i giocatori e l'allenatore devono pensare a vincere queste cinque ultime partite: che effetto ti hanno fatto queste parole?
«Il suo giudizio è assolutamente da rispettare. Lui è il capo, penso che noi dobbiamo stare solo zitti e rispettare le decisioni del nostro titolare».
Il pranzo fra Blanc e Lippi non deve essere un alibi...
«Se ci facessimo condizionare solo da un pranzo, significherebbe che siamo poco professionali».
Sul ritorno di Fabio Cannavaro
«Io sono contento che la squadra si rinforzi con grandi campioni. È un amico e noi non possiamo accogliere le persone in modo negativo. Lui verrà per dare una mano a questa squadra, per farla diventare più forte. C'è anche da capire il tifoso. All'inizio può sembrare brutta una cosa del genere per loro, ma in questo caso devono veramente pensare più alla squadra».
Chiellini e Cannavaro?
«Qualcuno ha detto che Cannavaro punta ai Mondiali, anche io punto ai Mondiali, anche io voglio arrivare a questo traguardo che mi sono prefissato. Quindi, darò il massimo e poi sarà sempre il rettangolo verde a decidere. Le partite sono tante, la difesa a tre sarebbe bella, visto i giocatori che abbiamo in rosa, si potrebbe anche pensare di giocare a tre».
Hai mai giocato a porte chiuse?
«No, forse no. È la prima volta che ci gioco».![]()
I Retroscena Di Tuttosport Sull'arrivo Di Poulsen, POULSEN, E' GIA' SCARICABARILE
POULSEN, E' GIA' SCARICABARILE Il problema era emerso già in estate. «Purtrop*po Poulsen », aveva titolato in prima pagina Tuttosport come estrema sintesi di un affare sofferto, contrastato e - oggi ne abbiamo la conferma - sbaglia*to. Perché per tutti Poulsen suo malgrado è stato - e sarà sem*pre - l’acquisto di mercato che ha concluso l’ultima campagna acquisti e di fatto ha precluso l’arrivo in bianconero di Xabi Alonso, regista spagnolo del Liverpool, tutto un altro tipo di giocatore. Christian Poulsen, il mediano danese strappato al Siviglia per completare con ul*teriore sostanza un centrocam*po bianconero già di suo molto solido, disposto alla lotta più che al ricamo. Il simbolo di una Juve dotata di senso pratico, pure troppo. Simbolo di ciò che poteva essere e che non è sta*to.
OSTACOLI Poulsen, dal can*to suo, non ha avuto dalla sua la buona sorte: si è infortunato subito - tanto per cambiare *così è uscito di squadra e poi ha faticato a ritrovare un ruo*lo, anche perché nel frattempo - e nonostante l’indisponibilità quasi costante di Cristiano Za*netti - la Juve ha trovato a cen*trocampo un assetto stabile e affidabile soprattutto con la coppia Sissoko-Marchisioop*pure con Sissoko- Tiago. In*somma, Poulsen è scivolato in seconda fila, cioè in panchina, e questo ha evidenziato il con*trasto con l’investimento esti*vo, con le motivazioni allegate oltre che con la cifra spesa (i 9,7 milioni più ingaggio). «Sarà un guerriero ma non solo, farà ricredere molti dei suoi detrat*tori anche dal punto di vista tecnico», aveva detto Claudio Ranieri. «E’ meglio di Xabi Alonso e anche di Sissoko, ve*drete! » E invece Poulsen non è mai riuscito ad andare molto al di là dei contrasti di centro*campo e degli appoggi laterali. Troppo poco.
RINUNCE Ranieri è stato fin dal primo giorno uno strenuo difensore del danese, come è lo*gico nel caso di un allenatore che condivide una scelta della società e la promuove fino in fondo, fino a quando almeno i giochi non sono conclusi. La storia dell’ultimo mercato esti*vo racconta di una decisione tormentata, di una trattativa interminabile portata avanti però con insistenza, in direzio*ne di Xabi Alonso. Si parla di viaggi, di blitz effettuati dall’ad Jean Claude Blanc in perso*na. Si parla di offerte che non superano i 20 milioni, si ferma*no inderogabilmente a quota 18, forse anche meno. Mentre il Liverpool non concede sconti e si tiene lo spagnolo. A quel punto scatta il piano bis: ovve*ro Poulsen. Perché anche l’ulti*ma alternativa presa in consi*derazione - l’interista Dejan Stankovic- finisce per restare nel cassetto alla luce di compli*cazioni estranee alla sfera tec*nica o economica: una parte della tifoseria insorge, si oppo*ne all’idea di vedere in bianco*nero uno dei rivali più legati alle vicende sportive che han*no opposto la Juve all’Inter nel*le ultime stagioni. Il club pren*de atto e si adegua. Poulsen, al*lora.
RETROSCENA Ranieri dice subito che non si tratta di un ripiego. Poulsen è esattamente il giocatore che la Juve voleva. Ma in questi giorni di bilanci anticipati, di eventi incontrol*lati, molte certezze vengono nuovamente messe in discus*sione. E non si può più essere sicuri del fatto che le cose, l’e*state scorsa, siano esattamen*te andate in quel modo. C’è un gossip che racconta una realtà diversa, quella di un Ranieri che avrebbe chiesto sul merca*to due giocatori, che avrebbe fatto due nomi ben precisi: Xa*bi Alonso oppure Stankovic. Per una squadra tatticamente meglio disposta. Ma per lo spa*gnolo la Juve non è stata in grado di spendere e per il ser*bo non ha avuto il coraggio di sfidare la piazza. Due passi in*dietro, due ripiegamenti. Che il tecnico, fedele alla linea, avrebbe poi condiviso e pubbli*camente giustificato. Assu*mendosi inoltre la paternità della svolta Poulsen. «Xabi Alonso? Troppo lento», fu la frase definitiva, l’azzardo tec*nico teso a sgombrare il campo da ogni possibile equivoco. C’è chi dice che fu solo apparenza, solo diplomazia, o magari gio*co di squadra. Chiamatelo co*me volete. Ma quel che conta è che adesso prende strada una nuova interpretazione dei fat*ti. Se fosse autentica, spieghe*rebbe in un certo senso anche quel sibillino accenno dell’alle*natore alcuni giorni fa: «Alla fi*ne parlo io... ». * Un po’ come la storia del programma su cin*que anni. Un altro spiffero, ri*preso anche da Sky, ha dise*gnato così i traguardi concor*dati tra la dirigenza e Ranieri due estati fa, dopo il ritorno in A con Deschamps: qualifica*zione Uefa, qualificazione Champions ai preliminari, qualificazione Champions di*retta, scudetto. Ecco perché Ranieri l’altro giorno ha anche detto: «Sono perfino avanti ri*spetto al programma!». E se parla lui...
ANSA) - ROMA, 30 APR - La Juventus giocherà domenica contro
il Lecce con il pubblico sulle tribune dello stadio Olimpico di
Torino: lo ha deciso stasera l'Alta Corte di Giustizia dello
Sport del Coni. (ANSA).
Questa e' gia' una bella notizia, ma fa pensare, e se avessero ricorso anche 3anni fa?![]()
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Gli hacker albanesi![]()
http://forumtgmonline.futuregamer.it...ostcount=45295
ho scritto qui.
E' il capo degli osservatori, colui che ha sostituito ceravolo, il fautore del vivaio attuale![]()
Il razzismo è una brutta bestia, ma la giustizia sportiva è peggio
E così per il caso Balotelli la Juventus ha fatto ricorso all'Alta Corte di Giustizia del Coni; con riferimento alla sentenza che ha confermato la partita a porte chiuse, la società (assistita, tra gli altri, dall'avvocato Grande Stevens) parla di "abnormità giuridica" tanto che la Stampa ("Cobolli va al Coni. E c'è l'ipotesi Tar") non esclude addirittura la possibilità che "dal confine sportivo si entri in quello ordinario".
Sentire che con la consulenza di un grande avvocato la Juve pensa di ricorrere al Tar per una partita a porte chiuse fa attorcigliare le budella a quanti nell'estate 2006 hanno visto ben più gravi abnormità giuridiche nel processo e nelle sentenze di Calciopoli, ma non è su Calciopoli che vogliamo invitare a riflettere; vogliamo invece, con l'occasione, ribadire che stigmatizziamo i cori razzisti, ripetere che il razzismo è una brutta bestia ma, nel contempo, far presente che il caso Balotelli conferma che anche la giustizia sportiva è una brutta bestia, anzi è peggio.
Quanto al razzismo abbiamo esplicitamente chiesto al presidente Cobolli Gigli di non fare ricorso; l'idea che la Juve fosse la prima ad essere punita dopo che tanti cori razzisti erano stati sentiti un po’ in tutti gli stadi (a cominciare da quelli contro Zoro) non ci faceva attorcigliare le budella; quella punizione, pensavamo, era come un contributo della Juve e dei suoi tifosi alla lotta contro la brutta bestia del razzismo: restava chiuso il Comunale e poi, a seguire e in nome della legge che è uguale per tutti, sarebbero rimasti chiusi altri stadi fino a quando da Milano a Reggio Calabria avremmo assistito a partite di calcio in cui il pubblico non insultava più a motivo del colore della pelle. Come se la Juve e i suoi tifosi fossero chiamati a dare con generosità l'esempio a tutte le altre società, a tutti i frequentatori degli stadi; tutti a rendersi conto di quanto è brutta la bestia del razzismo.
Detto questo, però, bisogna fermarsi a riflettere sul funzionamento della giustizia sportiva; di abnormità giuridiche se sta parlando dall'estate 2006 e non solo per Calciopoli; abbiamo fatto presente il rischio per il nostro campionato di diventare una "barzelletta" non tanto per i cori razzisti rimasti impuniti sin dal caso Zoro nonostante la normativa prevedesse di sanzionarli, ma proprio per una serie di abnormità e castronerie nella giustizia sportiva che qualunque appassionato di calcio senza il prosciutto del tifo sugli occhi ha potuto vedere; come se, dall'estate 2006, il funzionamento della giustizia sportiva fosse partito per la tangente, anzi fosse partito e basta.
Andiamo a Torino, a Juve-Inter e, per rifletterci, segnaliamo un po’ di fatti. L'arbitro nel referto (fonte: la Repubblica) di cori razzisti non ha scritto, come se non li avesse sentiti (sembra strano, sembra una barzelletta, ma è così; d'altra parte l'arbitro di Genoa-Juve non aveva sentito neppure lui quando, proprio lui, aveva fischiato in anticipo sul gol di Thiago Motta); Cobolli Gigli ha dichiarato di aver salutato a fine partita Paolillo senza che questi si lamentasse di nulla; sui cori razzisti hanno scritto solo gli ispettori mandati da Palazzi che ci hanno messo un impegno davvero particolare perché li hanno contati (dieci in tutto) a partire dal primo (nei primi minuti, verosimilmente quando Balotelli ha strattonato Molinaro oltre la linea di fondocampo), come se avessero ricevuto in anticipo un ordine ben preciso; domenica tutti i giornali parlavano della partita e non del razzismo; tutti meno uno: la Gazzetta che faceva da altoparlante a Moratti che, dimenticandosi di quanto aveva detto sul caso Zoro, raccontava la sua barzelletta dicendo che c'era rimasto male, ma tanto male, che se fosse stato a Torino avrebbe ritirato la squadra; lunedì di razzismo parlavano tutti, a scoppio ritardato ma tutti come se la barzelletta di Moratti li avesse scatenati, tutti i comici che hanno a che fare col nostro campionato a parlare di una cosa molto seria come il razzismo.
Bisognerebbe a questo punto chiedersi cosa è successo sabato dopo la partita, come si è avviata la triangolazione ispettori-Gazzetta-Moratti; ognuno farà la sua ipotesi, con quanti penseranno che la giustizia sportiva è una brutta bestia noi ci dichiariamo già d'accordo; da parte nostra poniamo qualche interrogativo.
Gli ispettori "anti-razzismo" fanno così ad ogni partita e nonostante questo non abbiamo ancora debellato il razzismo dagli stadi? Gli ispettori di Palazzi hanno solo il compito di contare i vaffanculo che riecheggiano in ogni stadio o si occupano anche d'altro? Per fare un esempio: il Sole-24 Ore ha segnalato a suo tempo delle strane operazioni societarie di una squadra di Milano capaci di generare plusvalenze finte per centinaia di milioni di euro, la Stampa ha scritto di un'indagine della Procura di Torino sui possibili pagamenti in nero di una squadra di Roma al suo allenatore e il prof. Boeri, sempre a proposito di bilanci, ha scritto su Repubblica di illeciti tollerati; Palazzi ha messo in moto gli ispettori della Figc per fare un po’ di conti e capire di quali illeciti si tratta? La giustizia sportiva si mette in moto comunque davanti alla notizia di un possibile "reato"oppure c'è qualcuno che è libero di decidere a suo piacimento quando muovere gli ispettori? In questo caso non vi pare, visto che stiamo parlando di calcio, che la giustizia sportiva sia una bestia ancora più brutta del razzismo?
Questi sono interrogativi su come si muove la giustizia sportiva, che è la cosa più importante per la regolarità di un campionato, interrogativi grandi come una casa, interrogativi che a partire dall'estate 2006 sono stati agitati tante volte: il grande avvocato parlerà pure di abnormità giuridica leggendo le sentenze, noi ci fermiamo prima, ci fermiamo a quegli interrogativi e ci viene da pensare ad un campionato-barzelletta o, peggio, ad un campionato per finta, un campionato "a comando", come qualcuno potrebbe pensare della missione degli ispettori a Torino.
Dato, comunque, che a leggere documenti e sentenze siamo ormai allenati anche noi, profani di Codici e codicilli, volevamo dire qualcosa riguardo la sentenza, non nel merito (anche perché il dispositivo, ed è una comica pure questa, non c'è ancora), ma diciamo di contorno.
Con il ricorso al Coni, scrive la Stampa, la Juve intende comunque salvaguardarsi dal "danno economico" arrecato dalla sentenza. Sarebbe anche qui da ripassare alla moviola l'estate 2006, ma ci sforziamo di non farlo; ci limitiamo ad osservare, come abbiam fatto altre volte, che l'equiparazione normativa delle società di calcio alle società con fini di lucro avrebbe dovuto portare ad un ripensamento di tutto l'ambaradan della giustizia sportiva, ma così non è stato; col rischio di dipendere dalle missioni degli ispettori (con annesse strane triangolazioni), nonostante nel frattempo tre società si siano quotate in Borsa e, quindi, possono essere chiamate a rispondere del loro operato da parte di azionisti grandi e piccoli, e nonostante ci siano stati pareri eccellentissimi, come quello di un presidente emerito della Corte Costituzionale nel caso del passaporto falso di Recoba (quando a minacciare il ricorso ai tribunali era l'Inter), che hanno raccomandato "prudenza" proprio in funzione del danno economico rispetto al quale ci potrebbero essere in futuro richieste risarcitorie .
Un'altra osservazione di contorno riguarda appunto la comica della sentenza che non c'è ancora: l'ambaradan della giustizia sportiva si è messo in moto, ispettori, giudice sportivo e Corte in riunione plenaria hanno fatto il loro dovere ed il risultato è che la Juve e i suoi avvocati hanno fatto ricorso al Coni senza avere il dispositivo della decisione della Corte di Giustizia Federale a sezioni unite, cioè senza poter sapere il perché; la Stampa parla di "rivolta" da parte del collegio difensivo e di legalità che la giustizia sportiva non rispetta. Quanto a noi, per evitare altri attorcigliamenti di budella, ripetiamo soltanto che razzismo e giustizia sportiva sono proprio delle brutte bestie; e la seconda ancora di più.
P.S.: apprendiamo che è stata decisa la sospensione cautelativa della sentenza in attesa di acquisire il dispositivo della stessa per consentire una valutazione di merito delle ragioni dell'accusa e di quelle della difesa. Dicevamo prima che i legali della Juve erano stati costretti a ricorrere senza sapere contro che cosa; non lo sanno neanche al Coni e dicono che bisognerebbe in effetti saperlo. Nel nostro articolo non occorre spostare neppure una virgola, il campionato-barzelletta resta tale e quale: parlavamo di una giustizia sportiva che è peggio della brutta bestia del razzismo; aggiungiamo solo che è anche molto stupida.
Ultima modifica di firewall76; 01-05-09 alle 09:05:19
C'è solo un responsabile. John Jacob Philip Elkann
Un responsabile
C'è solo un responsabile
Un responsabile
C'è solo un responsabile
Ranieri è un allenatore mediocre e senza personalità. Verissimo.
Diversi giocatori non sono da Juve. Verissimo.
Alcuni giocatori pretendono di giocare sempre, anche quando non lo meritano. Verissimo.
Alcuni giocatori sono in fase calante/tramontante. Verissimo.
Alcuni giocatori non sembrano impegnarsi allo spasimo. Verissimo.
Secco è giovane, inesperto, chiacchierone ed un po' presuntuosetto. Ed ha in pratica solo due titoli di merito: l'esser figlio del Ragionier Secco ed il saper guidare una moto da cross. Verissimo.
Blanc non capisce nulla di calcio, non ha mai gestito una società in vita sua e non ha alcuna intenzione di lasciare la doppia carica (e, soprattutto, il doppio compenso) di amministratore delegato e direttore generale. Verissimo.
Fassone è un modesto impiegato, chiamato ad un compito troppo difficile per le sue limitate capacità. Verissimo.
Castagnini è amico di Baldini e non si capisce per quale motivo abbia preso il posto di Ceravolo. Verissimo.
Cobolli Gigli è .... semplicemente Cobolli Gigli. Verissimo.
Tutto molto bello, tutto molto vero.
Va benissimo criticare la dirigenza e Ranieri per i risultati (non) ottenuti.
Va benissimo fischiare i giocatori quando non lottano come dovrebbero.
Va benissimo.
Ma ad una condizione.
Che non si trascuri un punto fondamentale.
Dirigenza, Ranieri e giocatori hanno, chi più chi meno, delle colpe. Questo è indiscutibile.
Ma il vero responsabile dello scempio in corso da maggio 2006 è un altro.
Ha un nome ed un cognome.
John Jacob Philip Elkann, figlio di Alain Elkann e di Margherita Agnelli, nipote dell'Avvocato e suo poco degno erede.
E' John Jacob Philip Elkann a comandare, formalmente, nella famiglia.
E' John Jacob Philip Elkann ad essersi dichiarato, il 7 maggio 2006, vicino alla squadra e all'allenatore, scaricando di fatto la Triade.
E' John Jacob Philip Elkann ad aver dichiarato che "ci sono stati comportamenti riprovevoli" e che la Juve ha voltato "pagina dopo un capitolo triste della nostra storia", contribuendo in maniera determinante alla costruzione di quel sentimento popolare che ha poi giustificato la retrocessione in Serie B con penalizzazione, il furto di due titoli, la distruzione di una squadra stellare e di una società all'avanguardia e che ancora oggi consente a gente come Giacomo Crosa (tanto per fare l'ultimo di tanti esempi) di denigrare in maniera indegna la Juventus ed i suoi tifosi.
E' John Jacob Philip Elkann ad aver ribadito che "le penalità che la Juve ha subito non le ha avute per niente, c'erano stati comportamenti giudicati inaccettabili e come tali sono stati puniti dalle autorità sportive", in modo da continuare ad alimentare la fiammella del sentimento popolare.
E' John Jacob Philip Elkann ad essersi inventato che "le spese di Moggi e Giraudo erano insostenibili, avevano supplito con le plusvalenze ma non si poteva continuare così", trascurando il fatto che Moggi e Giraudo non hanno mai chiesto una lira o un euro alla proprietà, mentre la Nuova Juventus 2006 FC ha potuto beneficiare di un aumento di capitale da 105 milioni di euro sostenendo poi spese (queste si, insostenibili) per bidoni del calibro di Andrade, Tiago ed Almiron (per non parlare di Poulsen).
E' John Jacob Philip Elkann ad aver scelto la cirigenza più ridentina che ci sia (che a sua volta ha scelto Ranieri che a sua volta ha contribuito a scegliere i bidoni che tutti sappiamo).
E' John Jacob Philip Elkann a brillare per assenza e disinteresse, una volta ottenuta la Serie B grazie anche a quel sentimento popolare da lui opportunamente titillato, quando si tratta di Juventus.
E' John Jacob Philip Elkann ad aver fatto capire (a chi non lo avesse ancora capito) che non c'è trippa per gatti (checché ne dicano certi gattini di mia conoscenza) quando alla recente assemblea Exor si è limitato ad attaccare, in maniera francamente un po' vigliacca, la componente più debole della Nuova Juventus (invitando allenatore e giocatori - ma non i suoi logorroici cirigenti - a chiacchierare di meno e a vincere di più) e a ribadire il suo manifesto a favore di un calcio eco-sostenibile (eco, nel senso di economia non nel senso di ecologia).
Quindi, contestiamo pure cirigenti, allenatore e (certi) giocatori.
Ma non dimentichiamoci che il pesce puzza dalla testa.
E che le responsabilità di John Jacob Philip Elkann fanno impallidire quelle di tennisti, pallavolisti, gemelli, bovini, cantanti, camaleonti, motociclisti, bidoni etc etc
E quindi contestiamo ancora più ferocemente l'unico responsabile di (ad oggi) tre anni di *****.
John Jacob Philip Elkann.
Un responsabile
C'è solo un responsabile
Un responsabile
C'è solo un responsabile
leggevo stamane che alcuni giocatori tipo Buffon sono perplessi sul futuro della squadra e che potrebbe prendere in considerazione altre strade se non gli si presenta un PROGETTO serio, perche' se e' vero che, ammesso anche da lui, c'e' stato un calo che ha fatto perdere, speriamo momentaneamente, il secondo posto, e' anche vero che per la prossima stagione se non si vuole rimanere nell'anonimato c'e' bisogno di innesti pesanti che diano qualita' e che facciano fare alla squadra se non il salto di qualita' almeno un passo avanti nella costruzione di una squadra competitivissima.
Altra notizia riportata da Studio Sport e' che visto la sparata di 26 e passa milioni per DIEGO, la Juve si starebbe buttando su Cassano con un offerta di 10m + il cartellino di Giovincoed Almiron, per un totale che supera i 20m di Euro. Io personalmente non cederei nessuno dei due..
leggevo stamane che alcuni giocatori tipo Buffon sono perplessi sul futuro della squadra e che potrebbe prendere in considerazione altre strade se non gli si presenta un PROGETTO serio, perche' se e' vero che, ammesso anche da lui, c'e' stato un calo che ha fatto perdere, speriamo momentaneamente, il secondo posto, e' anche vero che per la prossima stagione se non si vuole rimanere nell'anonimato c'e' bisogno di innesti pesanti che diano qualita' e che facciano fare alla squadra se non il salto di qualita' almeno un passo avanti nella costruzione di una squadra competitivissima.
Altra notizia riportata da Studio Sport e' che visto la sparata di 26 e passa milioni per DIEGO, la Juve si starebbe buttando su Cassano con un offerta di 10m + il cartellino di Giovincoed Almiron, per un totale che supera i 20m di Euro. Io personalmente non cederei nessuno dei due..
Due considerazioni:
- Non vedo come Cassano possa essere un'alternativa a Diego, visto che giocano in due ruoli diversi -> Boiata giornalistica
- Almiron lo manderei via a pedate appena possibile... avesse fallito solo alla juve si potrebbe pensare di concedergli un'altra possibilità... ma sono due anni (e tre squadre) che non combina assolutamente nulla...
Mentre dare via giovinco è una follia -> Boiata giornalistica
Spero di avere ragione![]()
C'è da dire che anche Legrottaglie fece male per 2-3 stagioni, ovunque fu mandato...mah, chissà...
Le boiate giornalistiche rivelano sempre un fondo di verita', io ci starei attento con queste considerazioni, Almiron lo terrei per provarlo di nuovo anche come riserva nella Juve, Giovinco con il senno di poi e' uno dei pochi che ha mercato usandolo come contropartita.- Non vedo come Cassano possa essere un'alternativa a Diego, visto che giocano in due ruoli diversi -> Boiata giornalistica
- Almiron lo manderei via a pedate appena possibile... avesse fallito solo alla juve si potrebbe pensare di concedergli un'altra possibilità... ma sono due anni (e tre squadre) che non combina assolutamente nulla...
Mentre dare via giovinco è una follia -> Boiata giornalistica
Spero di avere ragione
Per il resto chi vivra' vedra'.
Juve, un blitz per Cassano
Dieci milioni più Giovinco e Almiron
Antonio Cassano non è mai stato così vicino alla Juventus, che giovedì in Lega con un blitz, ha proposto alla Sampdoria un'offerta giudicata a Genova molto interessante. Per Fantantonio i bianconeri hanno messo sul piatto 10 milioni più i cartellini di Giovinco e Almiron. Un pacchetto che si avvicina, attraverso le due contropartite tecniche, ai 20 milioni della clausola rescissoria del barese.
La Juve, dunque, accelera pesantemente su Cassano visti i pericolosi giochi al rialzo del Werder Brema per Diego, e del Valencia per David Silva. Se la Samp rischia seriamente di perdere Cassano, il Genoa ieri ha definito la cessione di Milito all'Inter. Nelle casse rossoblù entreranno 22 milioni di euro: anche in questo caso attraverso una multioperazione che prevede 10 milioni di euro, i prestiti di Jimenez e Viviano - il portiere rossoblù Rubinho è richiestissimo dall'ambizioso Galatasaray - e il cartellino - non più dunque soltanto il prestito - di Acquafresca.
Il Napoli dopo Borriello, ha perso un altro obiettivo, ma De Laurentiis attende di capire i movimenti in entrata nella Juve in attacco per tentare di arrivare a Iaquinta. Il Napoli ne ha parlato ieri con i dirigenti bianconeri con i quali tratta anche la metà di Palladino. La Juventus ha aperto al dialogo perchè ha capito che ci sono margini per discutere della cessione di Hamsik che sempre meno si sta inserendo negli schemi dell'ex cittì della Nazionale Donadoni.
Ultima modifica di frittole; 01-05-09 alle 14:21:18
Questo è vero... ma non mi vengono in mente molti altri precedenti, e c'è da dire che in quei due anni legrottaglie è stato protagonista di una trasformazione personale (prima che calcistica) enorme...
Altre due considerazioni:Le boiate giornalistiche rivelano sempre un fondo di verita', io ci starei attento con queste considerazioni, Almiron lo terrei per provarlo di nuovo anche come riserva nella Juve, Giovinco con il senno di poi e' uno dei pochi che ha mercato usandolo come contropartita.
Per il resto chi vivra' vedra'.
Juve, un blitz per Cassano
Dieci milioni più Giovinco e Almiron
Antonio Cassano non è mai stato così vicino alla Juventus, che giovedì in Lega con un blitz, ha proposto alla Sampdoria un'offerta giudicata a Genova molto interessante. Per Fantantonio i bianconeri hanno messo sul piatto 10 milioni più i cartellini di Giovinco e Almiron. Un pacchetto che si avvicina, attraverso le due contropartite tecniche, ai 20 milioni della clausola rescissoria del barese.
La Juve, dunque, accelera pesantemente su Cassano visti i pericolosi giochi al rialzo del Werder Brema per Diego, e del Valencia per David Silva.
- Cassano non solo non c'entra nulla con diego, ma c'entra ancora di meno con silva...
In altre parole ci sevono uno o due centrocampisti di livello molto alto, per fare il balzo in avanti.... e prendiamo un altro attaccante
Voglio credere che non sia vero...
- 10mln + almiron + giovinco "si avvicinano" ai 20mln chiesti dalla samp.
Al che mi viene da pensare.... ma quanto valgono almiron e giovinco?
Io direi che almiron almeno 4mln può ancora valerli... e giovinco? Uno dei più cristallini giovani talenti del calcio italiano vale 5mln? Stiamo scherzando?
5mln ci vale un nocerino... abbiamo pagato 7mln LA META' di criscito...
E giovinco vale 5mln?
Allora... o l'operazione è in realtà 10mln + almiron + la comproprietà di giovinco (spero con diritto di riscatto da parte nostra), oppure quelle cifre non tornano assolutamente...
su su, giovinco è un chiumiento
No, per niente.
Tu si che ne capisci di calcio
Notizia divertente del giorno:
La Juve di Conte parte da Walcott
09:49 del 01 maggio
Una difesa robusta, un centrocampo muscolare, due esterni che possano trasformarsi in attaccanti, due punte che si completino per tecnica e forza. Cannavaro-Chiellini tandem centrale inamovibile e poi grandi colpi: Walcott, Silva e Xabi Alonso. Più Moretti. E Diego? Nel progetto tattico del tecnico pugliese c'è poco spazio per trequartisti come il brasiliano. Per l'attacco la chiave è Trezeguet: se David dovesse andarsene, sarebbe Diego Milito il bomber ideale. (Corriere dello sport)
Poi Messi, al posto di Pinturiano, Iniesta al posto di Marchisio, Toure' a far coppia con Mimmo...
Ultima modifica di frittole; 01-05-09 alle 15:50:42
se danno via Giovinco x prendere Cassano e non fanno acquisti decenti il prox campionato le curve saranno belle che vuote![]()
......................Buffon
Grygera Cannavaro Chiellini Molinaro
Walcott Xabi-Alonso Sissoko Silva
...............Del Piero Amauri
Mi sembra impossibile, ma male non sarebbe.![]()
i terzini sono deboli![]()
A me vanno bene, specialmente Molinaro.![]()