madonna quanto rulla Vital!
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madonna quanto rulla Vital!
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Le corna sono state tagliate!! Sono vacche che ho "incontrato" su ad Asiago.
La Ponga è partita, stasera, psp permettendo, tocca Kingdom!!!![]()
Vital, splendido, splendido splendido MERAVIGLIOSO
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cult
Mi sono imbattuto per caso ieri sera su sky in "Gone Baby Gone" opera prima di Ben Affleck: ne sono uscito deluso. La storia parte bene, solida e serrata come nei film di Eastwood, arriva a toccare temi importanti e delicati (la pena di morte, la violenza sui minori) senza tuttavia affrontarli criticamente, ma lasciando spazio alla mera trama contorsionista che porta presto a noia con colpi a sopresa finali concentrici.
Dà l'impressione che un bambino si trovi per le mani una bella scatola di costruzioni e che però si limiti riprodurre la composizione riportata sul retro della stessa.
Ultima modifica di pAn; 05-08-09 alle 13:15:56
Mi sto vedendo Never Back Down
Allucinante, è mai possibile che si debba ancora sentire "parenti" per "parents"?![]()
Ultima modifica di Hellvis 2006; 05-08-09 alle 17:17:39
Ho visto:
http://www.imdb.com/title/tt0059318/
Di Blasetti.
Wow, fenomenale, me lo son goduto su La7 (dove danno spesso film interessanti). Il tema dell'egoismo è trattato in maniera davvero intelligente, come non si sa più fare nei film d'oggi. Non sembra nemmeno avere più di 40 anni questo film, è spumeggiante, coinvolgente e arguto. Ne facessero ancora di film così, capisco davvero perchè tutti ammirano il nostro cinema storico. E poi cast grandioso!
Blasetti è uno dei cineasti più famosi del ventennio, venuto dalla critica scalpellatrice e basato inizialmente sulla divergenza sovietica. Uno vicino alla terra e ai volti degli italiani (tematiche care al fascismo) ma fin troppo ambiguo nel definire il proprio ruolo... innovatore o artista ufficiale? Propendo per la prima, pur senza sconfinare nelle camice nere del cinema (da Gallone a Genina, la solita propaganda..). Inoltre ha girato la corona di ferro, che pare sia stato fortemente osteggiato da Goebbels (salvo pacificazione di Pavolini). E poi "quattro passi fra le nuvole"; pura autocritica.Ho visto:
ttp://www.imdb.com/title/tt0059318/
Di Blasetti.
Wow, fenomenale, me lo son goduto su La7 (dove danno spesso film interessanti). Il tema dell'egoismo è trattato in maniera davvero intelligente, come non si sa più fare nei film d'oggi. Non sembra nemmeno avere più di 40 anni questo film, è spumeggiante, coinvolgente e arguto. Ne facessero ancora di film così, capisco davvero perchè tutti ammirano il nostro cinema storico. E poi cast grandioso!
Purtroppo di Blasetti ho visto solo questo che ho segnalato, ma intendo recuperare presto anche le altre sue opere. Come lo inquadri invece quest'ultimo nel cinema anni '60, se l'hai visto? Mi pare molto lucido, coraggioso e graffiante per l'epoca.Blasetti è uno dei cineasti più famosi del ventennio, venuto dalla critica scalpellatrice e basato inizialmente sulla divergenza sovietica. Uno vicino alla terra e ai volti degli italiani (tematiche care al fascismo) ma fin troppo ambiguo nel definire il proprio ruolo... innovatore o artista ufficiale? Propendo per la prima, pur senza sconfinare nelle camice nere del cinema (da Gallone a Genina, la solita propaganda..). Inoltre ha girato la corona di ferro, che pare sia stato fortemente osteggiato da Goebbels (salvo pacificazione di Pavolini). E poi "quattro passi fra le nuvole"; pura autocritica.
Ma che ha la corona di ferro di così terribile da far dire a Goebbels che se quel film l'vesse fatto un tedesco quest'ultimo sarebbe già stato imprigionato o fucilato?![]()
Ho visto the Kingdom!!!
Che fuori!! Quando il medico si lancia con gil insulti sui danesi mi fa morire!!!
Bello bello!!!![]()
Doom io la sapevo un pò diversamente: sicuramente uno dei (se non IL) regista migliore del ventennio però certo che scagionarlo del tutto è abbastanza difficile, vecchia guardia è innegabilmente un film fascista c'è poco da fare anche se ci sono parti in cui sembra effettivamente andare contro la causa, non si sa se per ingenuità o per spirito critico (almeno quel poco che si concedeva). tra l' altro da quello che so dopo la caduta del regime ha iniziato a fare film smaccatamente pacifisti (quattro passi tra le nuvole in primis) segno che un pò la coda di paglia ce l aveva secondo meComunque un innovatore sicuramente, 1860 ha fatto scuola nel cinema fascista e anche oltre
Ah è l'autore dell'originale di cui Il profumo del mosto selvatico, quel film osceno, è il remake? Mh poca fiducia allora per il post ventennio![]()
io ho visto i primi due episodi di
il primo, "Metzengerstein" di Vadim inizia bene ma non osa, e finisce per finire (ste cose stanno diventando il mio marchio di fabbrica)più o meno a scatafascio. Di fretta
Il secondo, William Wilson, diretto da Malle e interpretato da BB e Alain Delon, mi è piaciuto di più sebbene senza guizzi (leggo ora che è girato a Bergamo alta)
Il terzo MANNAGGIA O'PA TA (o tu?) TURK (dai che ci siamo!
) di Fellini non ce l'ho fatta che il dvd scattava al 4 minuto, rimedierò ma dall'inizio prometteva faville psichedeliche
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Però considera che Blasetti si è apertamente opposto alla convenzionalità della produzione mussoliniana, pur senza ricongiungersi ai neorealisti del 1945.. Pensa ad "acciaio", coadiavuto dal Ruttman che era un cineasta tedesco in voga all'epoca. Chiaramanete supponiamo in base al girato e personalmente vi trovo diverse variazioni rispetto agli obblighi imposti alla realizzazione. Blasetti ad esempio faceva ampio utilizzo di attori non professionisti e scenari naturali. Chiaro che il percorso anticipatore (e come tale isolato) si iscrive nell'ambito dell'universo cinematografico delimitato dai valori fascisti, necessariamente rivendicati più o meno marcatamente. Le sceneggiature erano soggette al controllo statale e l'autocensura era uso comunissimo. Ovvero: affrontiamo qualsivoglia tema scottante purchè sia al di fuori del presente fascista che nega l'esistenza al suo interno. Poi c'erano i critici e gli intellettuali, ma meglio non sconfinare.Doom io la sapevo un pò diversamente: sicuramente uno dei (se non IL) regista migliore del ventennio però certo che scagionarlo del tutto è abbastanza difficile, vecchia guardia è innegabilmente un film fascista c'è poco da fare anche se ci sono parti in cui sembra effettivamente andare contro la causa, non si sa se per ingenuità o per spirito critico (almeno quel poco che si concedeva). tra l' altro da quello che so dopo la caduta del regime ha iniziato a fare film smaccatamente pacifisti (quattro passi tra le nuvole in primis) segno che un pò la coda di paglia ce l aveva secondo meComunque un innovatore sicuramente, 1860 ha fatto scuola nel cinema fascista e anche oltre
Sto vedendo Ils, è vero che sbraca nel finale come leggo in giro?
vero, è indubbio che se si voleva fare cinema bisognava dimostrare certi valori e probabilmente le commedie dei telefoni bianchi erano molto più fasciste ideologicamente che i film di ambientazione storica dove al massimo si tentava l analogia tra leader-mussolini e la correlazione tra i momenti storici (es: risorgimento come prodomo del fascismo). Il buon Blasetti è in effetti tra i meno colpevoli e aveva tutto il diritto di continuare per la sua strada nel dopoguerra cosa che tanti registi riciclati subitamente non si sarebbero dovuti permettere. Quello che cercavo di prevenire nel tuo intervento era la sua totale "scarcerazione" perchè per quanto si professasse fascista di comodo se uno proprio era contro film non ne faceva
Bah, mi ha detto poco. Fama ingiustificata.
E' mai possibile che si debba vedere ANCORA il campo medio del buono che brancola nel buio e l'ombra che passa veloce davanti alla macchina da presa, con effetto sonoro tipo BROOM?![]()
Nome del film che hai in sign, subito!Però considera che Blasetti si è apertamente opposto alla convenzionalità della produzione mussoliniana, pur senza ricongiungersi ai neorealisti del 1945.. Pensa ad "acciaio", coadiavuto dal Ruttman che era un cineasta tedesco in voga all'epoca. Chiaramanete supponiamo in base al girato e personalmente vi trovo diverse variazioni rispetto agli obblighi imposti alla realizzazione. Blasetti ad esempio faceva ampio utilizzo di attori non professionisti e scenari naturali. Chiaro che il percorso anticipatore (e come tale isolato) si iscrive nell'ambito dell'universo cinematografico delimitato dai valori fascisti, necessariamente rivendicati più o meno marcatamente. Le sceneggiature erano soggette al controllo statale e l'autocensura era uso comunissimo. Ovvero: affrontiamo qualsivoglia tema scottante purchè sia al di fuori del presente fascista che nega l'esistenza al suo interno. Poi c'erano i critici e gli intellettuali, ma meglio non sconfinare.