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The Great Guerra
Calciocaos, nuove rivelazioni
"Palline truccate per i sorteggi"
L'ex segretario della Commissione arbitrale nazionale (Can) Martino ha dichiarato: "Bergamo e Pairetto in due occasioni mi dissero i nomi di arbitri e partite da mettere nelle palline riconoscibili". Ascoltato oggi come teste, ha spiegato che i bussolotti usati per il sorteggio erano vecchi, usurati e decolorati e quindi "pilotabili"
L'ex designatore degli arbitri Paolo Bergamo. Ansa NAPOLI, 6 novembre 2009 - Botta e risposta sul sorteggio degli arbitri: l’ex designatore Paolo Bergamo ribadisce l’assoluta correttezza dell’operato suo e di Pierluigi Pairetto, ma un testimone lo smentisce proprio in chiusura di udienza. I difensori degli imputati cercano di contestare, ma restano chiare le parole pronunciate: "Bergamo e Pairetto in due occasioni mi dissero esplicitamente di mettere il nome di quelle partite e il nome di quegli arbitri nelle sfere del sorteggio che erano facilmente riconoscibili". Un macigno vero e proprio e un punto pesante segnato dall’accusa. Oggi era attesa un’udienza scoppiettante al processo per lo scandalo del calcio del 2006. L’audizione di Manfredi Martino, impiegato della Federcalcio all’epoca dei fatti alla segreteria della Can, era il centro delle aspettative: sei gli interrogatori resi ai carabinieri, sempre aveva dichiarato che il sorteggio era pilotato e anche oggi lo ha ribadito.
stranezze e coincidenze — Martino, pressato dal pm Narducci, ha parlato poi, in particolare, della partita Milan-Juventus che decise le sorti di quel campionato: "A mia sensazione durante il sorteggio per la scelta dell'arbitro per quella partita qualcosa non andò secondo il verso giusto perché ci fu uno strano colpo di tosse del designatore Bergamo quando il giornalista incaricato dall'Ussi scelse la pallina gialla degli arbitri". Già questo poteva bastare, ma proprio in chiusura, Narducci contesta l’interrogatorio reso il 12 maggio 2006 ai carabinieri. Martino parlando dell’inserimento di nomi di arbitri e di incontri verbalizza: "Ho avuto disposizioni in tal senso". Ma cosa significa incalza l’accusa, e il teste chiarisce: "Ci sono state due occasioni (una alla prima di campionato, ndr) in cui i due (Bergamo e Pairetto, ndr) mi dissero "devi mettere questi biglietti in queste sfere" ed erano quelle riconoscibili". Basta questo. Maurilio Prioreschi (difensore di Luciano Moggi) contesta: "Perché non lo ha detto prima", e cita i vari interrogatori. Martino non demorde: "Forse l’ho detto e i carabinieri non lo hanno verbalizzato", ma agli atti conta quello che ha detto oggi in aula. Assenti ieri Cellino e Pieroni, sentita anche Silvana Garufi. Prossimo appuntamento martedì 10 con l’audizione del maresciallo dei carabinieri che ha curato l’identificazione delle schede telefoniche svizzere.
Un sorteggio arbitrale di Pairetto e Bergamo a Coverciano. Newpress Rito abbreviato — Lunedì, invece, è attesa l’ultima udienza del rito abbreviato che vede in aula Giraudo, Lanese, Rocchi ed altri otto imputati. Ultime repliche e controrepliche prima della camera di consiglio fissata per il 14 dicembre, giorno in cui sarà emessa la prima sentenza sullo scandalo del calcio del 2006. Massimo De Santis Intanto il gip ha rinviato a giudizio l’ex arbitro Massimo De Santis. La prima udienza per lui è fissata sempre davanti alla Nona sezione penale che dovrà decidere se proseguire separatamente o unificare il procedimento il prossimo 22 dicembre. In quella data si saprà anche che fine farà il collegio della Nona sezione: il presidente Teresa Casoria è stata ricusata dalla procura della Repubblica per aver emesso giudizi che anticipavano la sentenza. La settima sezione della Corte di Appello aveva fissato l’udienza il 16 novembre ma per alcuni difetti di notifica ai vari avvocati l’udienza slitta di una quindicina di giorni.
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