No B-Day, sabato a Roma organizzatori attendono 350mila persone
ROMA (Reuters) - Una manifestazione autoconvocata dai cittadini per "contestare il berlusconismo", alla quale sono attese 350.000 persone. E' stato presentato così questa mattina il "No Berlusconi Day", previsto per il 5 dicembre a Roma.
"Questa è una manifestazione autoconvocata dai cittadini sulla Rete e grazie alla Rete", ha esordito Gianfranco Mascia, uno dei promotori dell'iniziativa. "Noi vogliamo occupare il posto che i partiti hanno lasciato libero. Siamo un movimento politico ma apartitico e abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione proprio perché i partiti non lo hanno fatto".
Stando a quanto diffuso oggi dagli organizzatori, per il 5 dicembre in piazza San Giovanni a Roma sono attese 350.000 persone, con 700 pullman in arrivo da 116 località italiane, quattro treni speciali da Lombardia, Puglia, Piemonte e Sicilia e una nave dalla Sardegna, sebbene qeust'ultima sia ancora da confermare per problemi di natura logistica.
"Qual è il nostro obiettivo? Noi vogliamo contestare il berlusconismo e mostrare un'alternativa, perché crediamo nella costituzione e nel diritto di uguaglianza", ha spiegato Gabriella Magnano di Liberacittadinanza.
"Se poi riuscissimo ad ottenere le dimissioni del premier, anche sabato sera, saremmo felicissimi".
La manifestazione, che inizialmente doveva tenersi a piazza Farnese e prevedeva l'affluenza di 10.000 persone, è stata progressivamente spostata prima a piazza del Popolo poi a piazza San Giovanni. La partenza del corteo è prevista per le 14 a piazza della Repubblica, mentre prima e dopo le due ore di interventi sono previste delle esibizioni musicali, con un concerto conclusivo aperto da Roberto Vecchioni.
"Il nostro è un movimento nato in Rete. Abbiamo deciso di passare dalla realtà virtuale a quella reale per poter raggiungere tutti i cittadini. E parleremo di tutti i temi, dalla giustizia ai diritti delle donne, dalla situazione dell'informazione a quella di scuola e ricerca", ha spiegato Mascia.
Tra i relatori ci saranno anche personaggi come Dario Fo e Franca Rame, l'astronoma Margherita Hack, il giurista Domenico Gallo e la giornalista finlandese corrispondente dall'Italia Liisa Liimatainen, "che parlerà dell'anomalia italiana e di come l'Italia è vista all'estero".
Tra i partiti che hanno aderito, e "dai quali non abbiamo accettato soldi", ha specificato Mascia, ci sono l'Italia dei Valori, i Comunisti Italiani, Rifondazione, Sinistra e Libertà e i Verdi.