Bicchiere mezzo pieno, secondo me.
Fino ad ora la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità sul crocifisso perchè si trattava di regolamenti, in quanto tali non assoggettabili al sindacato della Corte.
Se approvassero la legge ci sarebbe per la prima volta la possibilità di giudicare la questione nel merito ed, eventualmente, di dichiarare l'incostituzionalità delle norme.
Sarebbe un bel fail, se capitasse
Poi farei notare una delle tesi difensive dell'avvocatura dello stato
che, nel merito, la difesa del Presidente del Consiglio sostiene che le norme legislative impugnate e le norme regolamentari richiamate dal remittente non stabiliscono alcun obbligo di esposizione del Crocifisso, e che, in assenza di un obbligo legale di esposizione, il problema sarebbe quello di verificare se le norme costituzionali consentano l'esposizione di quel simbolo del cattolicesimo: esposizione che non sarebbe in contrasto con la laicità dello Stato e sarebbe coerente sia con l'art. 7 della Costituzione, sia con il riconoscimento, contenuto nell'art. 9 dell'accordo di revisione del concordato reso esecutivo con la legge n. 121 del 1985, secondo cui i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano