Non di tutte, solo di quelle che ci riguardano direttamente.
Tra "non occuparsene" e "annare a magnasse 'na pizza" con chi li viola da decenni e vantarsene pure di differenza ne passa. Comunque non ci occupiamo nemmeno di 1 violazione, quindi almeno quelle che ci riguardano direttamente potremmo prenderle in considerazione.
Offriamo asilo a tutti quelli che lo chiedono e ne hanno i requisiti, mi pare piú che sufficiente.
La Libia ha tutto il diritto di fermare i clandestini che si trovano nelle sue acque territoriali, ergo, sticazzi.
Non commento perchè non ho voglia di far chiudere il topic.
edit: Ah ma questo è il transatlantico, si può smadonnare di brutto qui oppure no?
Ristoranti di pesce zona rho o anche verso milano, no centro. Qualcuno conosce e consiglia?
mmmmhhhh, e' un po lunghina ma il molo 13 non e' male e non e' esageratamente lontano
http://www.molo13.it/framePage.asp?lng=eng
e qualche anno che non ci vado spero non si sia sputtanato
Non mi hai capito... era un'esclamazione di sorpresa. Ormai su questo forum, come in realtà anche fuori, non mi sorprendo più nel constatare che un extracomunitario venga ormai considerato come una "cosa" più che come un essere umano.
No no Rei, sentiti pure libero di dire tutto ciò che vuoi...
![]()
Carceri: decreto d'urgenza per svuotarle
Berlusconi, potrebbero usufruirne circa 10mila detenuti
Guarda la foto 1 di 1
(ANSA) - ROMA, 16 APR - Il governo ha scelto la via della decretazione d'urgenza per alleggerire il congestionamento delle carceri. Lo ha annunciato Berlusconi. ''Stiamo pensando - ha detto il premier - ad un decreto per dare un regime di detenzione domiciliare a coloro a cui manca un anno solo di carcere''. Berlusconi ha assicurato che la cosiddetta 'messa alla prova' non porta con se' rischi di fuga. I reclusi sono circa 67mila a fronte di una capienza regolamentare di 43mila posti letto.
il governo della sicurezza e del fare...![]()
Arresti domiciliari, non indulto.
Ma leggere invece di fare sarcasmo per niente?![]()
Anche in Puglia, non solo nel forum.
Altrimenti non si spiega come mai Vendola si sia sempre opposto ad ampliare e costruire nuovi CPT, preferendo tenersi quelli esistenti, anche se inadeguati.
Certo, poi avrebbe perso la possibilità di berciare "eeeeeh, ma i lageeeerRRR", coi belanti di sinistra a fare da controcanto, ma tant'è.
sembra che alla trasmissione di Paragone in nottata se ne siano dette di tutti i colori Bocchino, Urso, Lupi, la Santanchè. Speriamo in qualche video![]()
Io sono senza parole.
Se riescono a mandare all'aria tutto voto Beppe Grillo.
C'è chi dice che Fini se la stia facendo sotto perché vede la parte del suo ex partito che aveva voti e persone del sud in agitazione per il successo della Lega, ed hanno il timore che chiudano i rubinetti.
I commenti sul Corriere sono da![]()
Ultima modifica di Chiwaz; 17-04-10 alle 10:27:39
Ho visto il video, zomg d'urso![]()
Vabbè ma c'è ancora qualcuno su questo forum che si aspetta qualcosa di sensato dal grande politico e fine stratega Fini
Secondo me se l'è fatta in mano quando si è reso conto che ormai non ha quasi più nessun seguito nemmeno nella maggior parte dei suoi ex-AN, e che da delfino di berlusconi è diventata l'ultima ruota del carro. Vedi che succede a dar retta alle donne (riferimento alla Tulliani)?![]()
OH! MA SEI FUSO?
![]()
che goduria andarsene da milano guardando le code chilometriche in entrata per fiera/nube vulcanica![]()
e di lui che dite?
BRIGANDI',MI DIMETTO PARLAMENTARI SONO SOLO SCHIACCIABOTTONI
PARLAMENTO SVUOTATO DI OGNI FUNZIONE E' SOLO NOTAIO DEL GOVERNO
(ANSA) - ROMA, 17 APR - "Mi dimetto perché non ha più alcun senso fare il parlamentare. Le Camere sono state svuotate di ogni loro funzione. Non hanno più alcun potere di iniziativa legislativa e sono state messe nella condizione di fare solo il notaio della volontà del governo". A lanciare il suo "j'accuse" contro un sistema che mortifica il ruolo del "legislatore-principe" è Matteo Brigandì, deputato e avvocato della Lega. Martedì prossimo Montecitorio dovrà discutere le sue dimissioni presentate con una lettera al presidente della Camera Gianfranco Fini già prima delle ultime elezioni. "Io non me ne vado dalla Lega sia ben chiaro - precisa subito Brigandì - semplicemente non sopporto più questa ipocrisia. Fare il parlamentare, adesso come adesso, non ha più senso. Non ti danno la possibilità di poter incidere nel processo di formazione delle leggi. Anche se fai qualche proposta di legge, non viene presa in considerazione. Acquistiamo importanza solo quando dobbiamo schiacciare il bottone per votare quello che ti chiede la coalizione o la forza politica a cui appartieni. Pertanto io mi chiamo fuori da questa situazione e torno a fare solo l'avvocato". Quando ha cominciato a fare politica però l'esponente della Lega non pensava che il ruolo del parlamentare fosse così mortificante. "Quando sono entrato in Parlamento - racconta - speravo di poter dare il mio contributo. Faccio l'avvocato da una vita e pensavo di poter mettere a disposizione il mio bagaglio di conoscenze per poter migliorare le cose, per arrivare a mettere a punto delle riforme, per partecipare al processo legislativo dando anch'io una mano. Piano piano, invece, mi sono reso conto che tutto questo non sarebbe mai potuto accadere. Le vere riforme della giustizia tanto auspicate dal centrodestra non sono state fatte. Solo annunci, ma nessun fatto concreto". "Tutto insomma - prosegue - si limita solo a prendere visione di provvedimenti scritti dagli uffici legislativi del governo o dei partiti e ad approvarli qualora te lo chiedano. Punto". Sinceramente "un po' poco", osserva Brigandì "per chi pensava di dover fare il 'legislatore'. E così me ne vado - sottolinea - io, il notaio del 'Palazzo accanto' non lo voglio più fare. Rinuncio a questa vita e torno alla mia, in provincia, dove almeno ho la libertà di decidere e di poter dire la mia". "Speravo venissero fatte le riforme della giustizia che stiamo annunciando da anni. E invece niente. Ma è su tutta la politica giudiziaria che non si riesce a decidere nulla davvero e a far fronte comune. Un po' di tempo fa, ad esempio, ho presentato un'interrogazione per chiedere a quanto ammontasse lo stipendio di Palamara, il presidente dell'Anm. L'avevo chiesto chiaramente in tono polemico perché volevo denunciare il fatto che questo magistrato, che vive praticamente tra televisione e radio, non lavora mai. E sapete come mi ha risposto il sottosegretario? Che l'attività della Procura va benissimo e che anche gli stipendi sono quelli previsti per la funzione di magistrato. Ma che c'entra?". "Ovviamente la risposta che ho ricevuto non riguarda in alcun modo la mia decisione di dimettermi - precisa Brigandì - però mi ha fatto capire tante cose". "Insomma - conclude l'esponente del Carroccio - io non voglio più fare lo 'schiacciabottoni' di nessuno. E vorrei che il Parlamento tornasse ad essere il luogo dove veramente risiede la sovranità del popolo. Tutto qui. E' vero, ho ricevuto in questi giorni la solidarietà di tanti colleghi, ma non appena sapranno il vero motivo della mia decisione (sinora sono stato zitto perché si doveva andare a votare) probabilmente diranno 'si' alle mie dimissioni".
una voce nel deserto
no, ma quello che fa la libia è quello che fa la libia coi soldi dell'italia.
e dove sarebbe scritto il contrario?
credo dipenda solo da quanto esteso si consideri il gruppo a cui appartenere, il che significa discriminare per nazione, lingua, religione, economia, pelle, capelli, sport, ricchezza, cucina.
daniela santanchè riguardo le posizioni degli ex-AN: c'è stato un capitombolo, cioè nel senso proprio a 360° le posizioni sono cambiate![]()
ah beh, parla lei che diceva di tutto contro Berlusconi![]()