La forma segue la funzione.Perché alla fine ho lasciato perdere l'idea di riprendere i guantoni, e mi son limitato a comprare una panca e due manubri da tenere in casa
E poi se mi vedessi inorridiresti, sono magro come un chiodo, col fisico completamente diverso da quello che serve per questo sport. Infine la miopia è avanzata ancora, e non so francamente come farei a menare butterfly kick con 6 o 7 di diottria
E Bruce Lee era miope e con i piedi piatti.
Bocchino è schizzato fuori dal PDL.
Contando che ho fatto un titolo per il titolo lombardo di boxe e un titolo italiano di kick con 5 diotrie per occhio direi che sei un cagasottoPerché alla fine ho lasciato perdere l'idea di riprendere i guantoni, e mi son limitato a comprare una panca e due manubri da tenere in casa
E poi se mi vedessi inorridiresti, sono magro come un chiodo, col fisico completamente diverso da quello che serve per questo sport. Infine la miopia è avanzata ancora, e non so francamente come farei a menare butterfly kick con 6 o 7 di diottria
E tenere in casa i manubri ci sono soprammobili migliori
Ti prendo per il culo eh ?![]()
Maaaa... Scajola?![]()
Ho il sospetto che vi siate fermati al titolo dell'articolo del Corriere postato dall'utente che sostiene che non sono vero. Non so se l'ha fatto per semplice faciloneria o per prendere a pretesto il solo titolo per i suoi risolini, ma oltre al titolo c'era tutto l'articolo, che riporto qui sotto, dove si vede che l'obiezione di cui parla il ddl è relativa soltanto alla contraccezione di emergenza, non alle aspirine o a i cerotti.non c'è da ridacchiare, c'è da piangere. perchè non sei libero di aprire farmacie. il numero di farmacie è deciso con legge dello stato.
quindi vuoi concedere a un farmacista di non vendere preservativi o pillole anticoncezionali? ame va benissimo, però, prima, liberalizzi il numero di farmacie.
ma questo non lo faranno mai, alla faccia dei liberali, libertari , liberisti
Quindi non c'è proprio niente da ridere né da fare paragoni con sciocchezze incostituzionali come il divieto di vendita di alloggi ad extracomunitari. Sull'obiezione di coscienza ci sono generazioni che ci hanno campato evitando il servizio militare, è a tutti gli effetti una libertà in più per il cittadino.
Visto che noto che la tendenza, almeno da parte di alcuni, è di passare subito all'attacco personale di chi la pensa diversamente, sottolineo che per quanto mi riguarda, fossi un farmacista, non mi potrebbe fregare di meno di non vendere la RU486 o la pillola del giorno dopo, che commercerei più che volentieri. Tuttavia ho quella minima apertura mentale per capire che c'è chi può avere idee diverse e quindi usufruire di quella opportunità. Comunque sono anche per la libertà dei ghigni ebeti(nonché per quella di sputtanarli)
Spoiler:
MILANO - «Disposizioni in materia di obiezioni di coscienza dei farmacisti nella dispensa dei farmaci rientranti nella contraccezione di emergenza»: è il disegno di legge sull'obiezione di coscienza pere i farmacisti presentato a Palazzo Madama dalla senatrice del Pdl Ada Spadoni Urbani. «I farmacisti, anche se semplicemente dispensatori di farmaci, non possono essere costretti ad agire contro scienza e coscienza, quali semplici esecutori di scelte altrui» ha detto la Spadoni Urbani. Il legislatore italiano - si legge nella relazione al disegno di legge sull'obiezione di coscienza per i farmacisti - dalla legge 194/1078, sull'interruzione volontaria della gravidanza, alla legge 40/2004, in materia di procreazione medicalmente assistita, ha mantenuto ferma la linea di consentire al personale sanitario l'obiezione di coscienza qualora, per alti valori morali, non intenda collaborare per impedire la vita nascente. «L'obiezione di coscienza non contesta la legge: è diversa dalla disobbedienza civile o dalle azioni positive volte a migliorare l'ordinamento giuridico. L'obiezione di coscienza - conclude Ada Urbani - deve essere ritenuta un diritto fondamentale e un'esigenza del bene comune: è proprio di una società giusta che non ci siano costrizioni di tale genere». (Fonte Ansa)
scajola è da ieri che provo a smerdarlo ma nessuno mi ascolta![]()
al di là del sospetto infondato, la mia obiezione resta.Ho il sospetto che vi siate fermati al titolo dell'articolo del Corriere postato dall'utente che sostiene che non sono vero. Non so se l'ha fatto per semplice faciloneria o per prendere a pretesto il solo titolo per i suoi risolini, ma oltre al titolo c'era tutto l'articolo, che riporto qui sotto, dove si vede che l'obiezione di cui parla il ddl è relativa soltanto alla contraccezione di emergenza, non alle aspirine o a i cerotti.
Quindi non c'è proprio niente da ridere né da fare paragoni con sciocchezze incostituzionali come il divieto di vendita di alloggi ad extracomunitari. Sull'obiezione di coscienza ci sono generazioni che ci hanno campato evitando il servizio militare, è a tutti gli effetti una libertà in più per il cittadino.
Visto che noto che la tendenza, almeno da parte di alcuni, è di passare subito all'attacco personale di chi la pensa diversamente, sottolineo che per quanto mi riguarda, fossi un farmacista, non mi potrebbe fregare di meno di non vendere la RU486 o la pillola del giorno dopo, che commercerei più che volentieri. Tuttavia ho quella minima apertura mentale per capire che c'è chi può avere idee diverse e quindi usufruire di quella opportunità. Comunque sono anche per la libertà dei ghigni ebeti(nonché per quella di sputtanarli)
Spoiler:
MILANO - «Disposizioni in materia di obiezioni di coscienza dei farmacisti nella dispensa dei farmaci rientranti nella contraccezione di emergenza»: è il disegno di legge sull'obiezione di coscienza pere i farmacisti presentato a Palazzo Madama dalla senatrice del Pdl Ada Spadoni Urbani. «I farmacisti, anche se semplicemente dispensatori di farmaci, non possono essere costretti ad agire contro scienza e coscienza, quali semplici esecutori di scelte altrui» ha detto la Spadoni Urbani. Il legislatore italiano - si legge nella relazione al disegno di legge sull'obiezione di coscienza per i farmacisti - dalla legge 194/1078, sull'interruzione volontaria della gravidanza, alla legge 40/2004, in materia di procreazione medicalmente assistita, ha mantenuto ferma la linea di consentire al personale sanitario l'obiezione di coscienza qualora, per alti valori morali, non intenda collaborare per impedire la vita nascente. «L'obiezione di coscienza non contesta la legge: è diversa dalla disobbedienza civile o dalle azioni positive volte a migliorare l'ordinamento giuridico. L'obiezione di coscienza - conclude Ada Urbani - deve essere ritenuta un diritto fondamentale e un'esigenza del bene comune: è proprio di una società giusta che non ci siano costrizioni di tale genere». (Fonte Ansa)
liberissimo di fare le leggi che vuoi ma devi dare la possibilità di reperire i farmaci. Ergo devi liberalizzare le farmacie
perchè per legge deve esserci una farmacia ogni 2000 abitanti. Il farmacista si rifiuta di vendere dei farmaci? cazzi suoi, io ho diritto ad una farmacia che venda tutto il vendibile secondo norme di legge.
Semplice
ah, la ru 486 al momento non si può vendere e non è considerata contraccettivo di emergenza![]()
Ma infatti io i cavalieri del liberismo che non liberalizzano farmacie e notai li ammazzerei di botte.
![]()
Non ho niente contro la liberalizzazione delle farmacie, infatti parlavo d'altro. Certo che è piuttosto inverosimile un'obiezione generalizzata (in quel caso, ci troveremmo in una società che vieta la contraccezione d'emergenza), quindi basta andare nella farmacia accanto.al di là del sospetto infondato, la mia obiezione resta.
liberissimo di fare le leggi che vuoi ma devi dare la possibilità di reperire i farmaci. Ergo devi liberalizzare le farmacie
perchè per legge deve esserci una farmacia ogni 2000 abitanti. Il farmacista si rifiuta di vendere dei farmaci? cazzi suoi, io ho diritto ad una farmacia che venda tutto il vendibile secondo norme di legge.
Semplice
E' ancora un disegno di legge, che non credo a caso viaggia in parallelo col dibattito sulla RU486 in corso. Tolta quella l'obiezione di coscienza risulterebbe comunque ancora più limitata, quindi a maggior ragione non vedo cosa ci sia da ridere e/o scandalizzarsi.ah, la ru 486 al momento non si può vendere e non è considerata contraccettivo di emergenza![]()
Perchè la RU ancora non si può vendere? Non ha avuto l'ok dal consiglio superiore della sanità o quel cappero che è?
Scusa se te lo dico, ma mi pare tu non abbia la minima idea di quello di cui parli.Non ho niente contro la liberalizzazione delle farmacie, infatti parlavo d'altro. Certo che è piuttosto inverosimile un'obiezione generalizzata (in quel caso, ci troveremmo in una società che vieta la contraccezione d'emergenza), quindi basta andare nella farmacia accanto.
E' ancora un disegno di legge, che non credo a caso viaggia in parallelo col dibattito sulla RU486 in corso. Tolta quella l'obiezione di coscienza risulterebbe comunque ancora più limitata, quindi a maggior ragione non vedo cosa ci sia da ridere e/o scandalizzarsi.
In primis, l'obiezione di coscienza che esisteva per il servizio militare era tutt'altra questione. Non puoi scegliere di non nascere maschio (condizione sufficiente a farti fare il servizio militare salvo esezione), mentre puoi scegliere di non studiare farmacia o ginecologia. Se intraprendi quella carriera sai che incontrerai la possibilità di operare aborti o prescrivere/vendere pillole del giorno dopo (che, per la millesima volta, non sono le pillole abortive RU 486). Lo sai e lo devi mettere in conto, e ne devi anche trarre le conseguenze.
Se non ti sta bene, non sono io che devo cambiare farmacia.
Sei tu, farmacista obiettore, che devi cambiare mestiere.
Seconda cosa. Dici che la liberalizzazione delle farmacie è un problema differente. No, no e no.
Sono lo stesso fottutissimo problema.
Una cartoleria è libera di non vendere le bic rosa, semplicemente perché non piacciono al proprietario. Ma di cartolerie ne esistono quante ne vuoi.
Una farmacia NON è libera di non vendere un determinato farmaco (considerato medicinale d'urgenza, tra l'altro) solo perché al farmacista non va. e questo è proprio conseguenza del fatto che il mercato delle farmacie non è libero.
Ultima cosa: io non ho idea di dove vivi. Ma ti assicuro che in Lombardia è già piuttosto difficile trovare un ginecologo non obbiettore per farsi prescrivere quella maledetta pillolina. Se poi ci si mettono anche i farmacisti a non venderla...
Li siete messi male allora...
Piuttosto come va il pargolo?
Scusa se te lo dico, ma temo che quello che non sa di cosa parla sia tu. Con l'aggravante che non hai nemmeno letto gli altri interventi, visto che è stato detto che al momento la RU486 non è in vendita in farmacia, quindi "se ci si mettono anche i farmacisti a non venderla" al momento è del tutto gratuito.Scusa se te lo dico, ma mi pare tu non abbia la minima idea di quello di cui parli.
In primis, l'obiezione di coscienza che esisteva per il servizio militare era tutt'altra questione. Non puoi scegliere di non nascere maschio (condizione sufficiente a farti fare il servizio militare salvo esezione), mentre puoi scegliere di non studiare farmacia o ginecologia. Se intraprendi quella carriera sai che incontrerai la possibilità di operare aborti o prescrivere/vendere pillole del giorno dopo (che, per la millesima volta, non sono le pillole abortive RU 486). Lo sai e lo devi mettere in conto, e ne devi anche trarre le conseguenze.
Se non ti sta bene, non sono io che devo cambiare farmacia.
Sei tu, farmacista obiettore, che devi cambiare mestiere.
Seconda cosa. Dici che la liberalizzazione delle farmacie è un problema differente. No, no e no.
Sono lo stesso fottutissimo problema.
Una cartoleria è libera di non vendere le bic rosa, semplicemente perché non piacciono al proprietario. Ma di cartolerie ne esistono quante ne vuoi.
Una farmacia NON è libera di non vendere un determinato farmaco (considerato medicinale d'urgenza, tra l'altro) solo perché al farmacista non va. e questo è proprio conseguenza del fatto che il mercato delle farmacie non è libero.
Ultima cosa: io non ho idea di dove vivi. Ma ti assicuro che in Lombardia è già piuttosto difficile trovare un ginecologo non obbiettore per farsi prescrivere quella maledetta pillolina. Se poi ci si mettono anche i farmacisti a non venderla...
Per non parlare del fatto che, quando i farmacisti hanno cominciato la loro attività, nella quasi totalità dei casi la RU486 non c'era, quindi la logica (zoppicante) della possibilità di "scelta" cade anch'essa in modo fragoroso.
Anche il tentativo di distinguere tra l'obiezione di coscienza per il militare e le altre, basandola sul fatto che non si poteva evitare di nascere maschio, non ha senso. Il servizio militare infatti non era affatto connaturato alla natura umana, ma reso obbligatorio da una normale legge dello stato, tanto è vero che l'obbligatorietà è poi stata abolita. Quindi quella facoltà di obiezione aveva la stessa ratio di questa, ovvero consentire al soggetto di evitare un atto che entri in contrasto con i suoi principi morali.
Per quanto riguarda le statistiche sulla prescrizione della RU486, vorrei vedere dei dati oggettivi, perché se ci fermiamo al "mio cuggino" si parla d'aria fritta.
Infine, vorrei sapere per quale motivo logico domani dovrebbe esistere una congiura nazionale dei farmacisti per non vendere un prodotto, visto che tolte le obiezioni di coscienza non vedo l'interesse a privarsi di una fonte di reddito in più.
Ultima modifica di Unbiased; 30-04-10 alle 14:19:10
C'è una legge dello stato che dice che la RU deve essere distribuita in qualche modo... se non lo si fa si viola la legge quindi occhio a quello che si dice...Scusa se te lo dico, ma temo che quello che non sa di cosa parla sia tu. Con l'aggravante che non hai nemmeno letto gli altri interventi, visto che è stato detto che al momento la RU486 non è in vendita in farmacia, quindi "se ci si mettono anche i farmacisti a non venderla" al momento è del tutto gratuito.
Per non parlare del fatto che, quando i farmacisti hanno cominciato la loro attività, nella quasi totalità dei casi la RU486 non c'era, quindi la logica (zoppicante) della possibilità di "scelta" cade anch'essa in modo fragoroso.
Anche il tentativo di distinguere tra l'obiezione di coscienza per il militare e le altre, basandola sul fatto che non si poteva evitare di nascere maschio, non ha senso. Il servizio militare infatti non era affatto connaturato alla natura umana, ma reso obbligatorio da una normale legge dello stato, tanto è vero che l'obbligatorietà è poi stata abolita. Quindi quella facoltà di obiezione aveva la stessa ratio di questa, ovvero consentire al soggetto di evitare un atto che entri in contrasto con i suoi principi morali.
Per quanto riguarda le statistiche sulla prescrizione della RU486, vorrei vedere dei dati oggettivi, perché se ci fermiamo al "mio cuggino" si parla d'aria fritta.
Infine, vorrei sapere per quale motivo logico domani dovrebbe esistere una congiura nazionale dei farmacisti per non vendere un prodotto, visto che tolte le obiezioni di coscienza non vedo l'interesse a privarsi di una fonte di reddito in più.
Stiamo parlando da un paio di giorni di una proposta di legge dello stato per regolamentare l'obiezione di coscienza.
Vabbè, tolti gli spammers![]()
http://www.youtube.com/watch?v=UG7Aq4Sg9co
oddio Bersani![]()
Se intraprendi quella carriera sai che incontrerai la possibilità di operare aborti o prescrivere/vendere pillole del giorno dopo (che, per la millesima volta, non sono le pillole abortive RU 486). Lo sai e lo devi mettere in conto, e ne devi anche trarre le conseguenze.
Se non ti sta bene, non sono io che devo cambiare farmacia.
Sei tu, farmacista obiettore, che devi cambiare mestiere.
Allora dualismo, posto che concordo in linea di massima su quanto dici specie per quel che riguarda la situazione di non liberismo in italia che inficia il discorso di unbiased, e non voglio entrare nel discorso delle farmacie, qua stai facendo un errore gravissimo (e rischi che anche a te si possa dire che non hai idea precisa di quello che dici). Preciso un paio di cose per la situazione medica.
Ho pochissimo tempo per scendere nei dettagli, ma fondamentalmente, l'introduzione della pratica dell'aborto come "legale" è troppo recente rispetto agli oltre 2000 anni di storia della medicina in cui, sostanzialmente, l'etica della medicina discendeva dal famosissimo giuramento d'Ippocrate. Che dice in soldoni 4 cose: non ucciderò volontariamente i miei pazienti, non prescriverò cose contro la loro volontà, non farò mai abortire una donna, non mi porterò a letto i loro familiari (vero c'è anche quello)
Infatti, vi siete mai chiesti perchè non si usi più quel giuramento e sia facoltativo? Proprio per queste ragioni
In pratica, OBBLIGARE un qualunque medico, (specie considerando quando è stata introdotta la legge), a effettuare quello che si può essere legittimati a considerare un omicidio, sarebbe stato (ed è onestamente tuttora) inconcepibile. La libertà di scelta era ed è l'unica via. Questo non toglie che ci sia la necessità di distribuire equamente gli obiettori sul territorio (e qui in lombardia immagino che con formigoni al potere il problema ci sia).
Quindi, il paragone con il servizio militare, è molto più azzeccato di quanto non sembri.
Ultima modifica di Jaqen; 30-04-10 alle 14:44:34 Motivo: virgole e spazi a muzzo
bersani ha sparato grosso e ha rischiato, ma gli operai hanno confermato la bontà dell'intervento e non l'hanno smerdato.
segni di vita.
Lo inficerebbe se fosse dimostrato che i farmacisti si metteranno tutti d'accordo per non vendere farmaci per la contraccezione di emergenza. Attendo una dimostrazione di questo assunto, o almeno, tanto per cominciare, di un motivo logico per cui dovrebbero farlo.
Fermo restando che, ribadisco, per me possono liberalizzare tutto quello che vogliono domani e non ho nulla in contrario.
Uffaaah.... Quello che inficia il tuo discorso, che andrebbe bene in un mondo di libero mercato allo stato puro, è il fatto che non una farmacia non la può aprire un qualunque cittadino, o meglio, è molto più difficile da aprire di molti altri esercizi.
Non vedo il nesso. Per quale motivo non etico il farmacista dovrebbe rifiutarsi di vendere un prodotto, pur nell'attuale condizione di difficoltà nell'aprire farmacie?