PS: i maneggi energia-PA sono davvero pochissimi, per il semplice motivo che il 99% delle PA dedica all'energia solamente miserabili briciole, non solo rispetto al core business (per dire, è comprensibile che una ausl dedichi tutti o quasi i suoi soldi al fornire prestazioni sanitarie), ma anche rispetto a quanto non dedichi per esempio alla manutenzione edilizia, o anche solo alle sponsorizzazioni di convegni.
più del 3/4 della PA non solo non ha un budget assegnato all'energy manager: non ha proprio l'energy manager (anche se dovrebbe averlo per legge); chi lo ha nella gran parte dei casi lo ha nominato formalmente, scegliendo un dirigente a cui appioppare il titolo, ma che poi nella pratica fa tutt'altro e vi si dedica nei ritagli di tempo (o non vi si dedica affatto, limitandosi al resoconto ragionieristico delle bollette pagate). per cui c'è ben poco da lucrare.
a meno che tu per maneggio energia-PA non intenda un meccanismo per cui l'ente pubblico, che ha una quota azionaria in un certo fornitore di energia (tipicamente, una multiutility finto-quotata in borsa), congegna le gare di fornitura perchè partecipi soltanto quel fornitore, in modo da garantirgli un certo margine che altrimenti non avrebbe.
questo si può fare in modo piuttosto semplice (se interessa, spiego anche come) sia per la luce che per il gas (per acqua e rifiuti non serve, sono già monopoli), ed è una pratica standard omnipervasiva, e penso non soltanto in emilia.
è anche per questo che la pa non investe in efficienza, quando avrebbe tutte le condizioni per farlo (capitali propri, rofessionalità tecniche, dimensione per l'economia di scala, stabilità del bilancio, orizzonte temporale del business di lungo periodo, patrimonio edilizio ed impiantistico vecchio e che quindi offre importanti opportunità, trattamento di favore nella concessione delle autorizzazioni): perchè la politica preferisce lucrare misere clientele nelle multiutility, che liberare risorse da impiegare in maniera utile.
tipica miopia nostrana, giacchè se si generassero risparmi di quell'entità, 30% o 40% dei consumi, si potrebbero mettere in moto volani di lavori pubblici altamente qualificanti e che darebbero lavoro e remunerazione vera alle imprese serie, oltre che liberar risorse future da reimpiegare in altri campi più vicini al core business (cosa che rappresenterebbe il bengodi anche "politicamente" parlando, perchè ci sarebbero ulteriori fondi da distribuire ai propri elettori, che oggi invece finiscono ai vari sceicchi e zar); ma tant'è, mica solo il popolo (come dicevamo nell'altro thread) non è all'altezza neanche di fare il
proprio interesse