Ha senso perche' ti porta fuori dal terreno degli esempi che sei abituato a vedere a scuola e ti obbliga a ragionare con la tua testa invece di applicare meramente una regola a pappagallo. Se hai capito effaettivamente quello che hai studiato riesci ad inquadrare il problema e a capire quale regola devi applicare. Se hai solo studiato a memoria non ci riuscirai e ti farai abbndolare dallo specchietto per le allodole che ti ho messo davanti. Purtroppo la scuola non obbliga gli studenti a ragionare: Quando ti spiegano la circonferenza a geometria ti danno la bella definizione "La circonferenza e' il luogo dei punti del piano equidistanti da un punto detto centro. La distanza di un punto appartenente alla circonferenza dal suo centro e' detto raggio" e poi a seguire ti scrivono l'equazione: X^2 + y^2 = r^2. Dopodiche' quando ti interrogheranno ti chiederano la prima e la seconda che tu ripeterai a pappagallo. Credo invece che sia piu' utile darti solo la definizione e po chiedere a te di scrivere, da solo, l'equazione. Se hai "capito" la definizione puoi riuscirci senza problemi altrimenti...
Facendo cosi' lo stidente ha la possibilita' di arrivare a capire i meccanismi che stanno dietro ad una definizione (e quindi a farli veramente suoi), non solo a esercitare la sua memoria a breve termine (perche' tanto poi la maggior parte delle quali le dimentichiamo).
Buon Edward, sul titolo del thread hai ragione e' vero . E' parecchio fuorviante, anche se pero' nel primo post avevo chiarito quale era l'obbiettivo della domanda. Detto questo credo che il punto non sia la buona definizione della funzione: E' un esempio fatto per farti ragionare, non un esempio pratico di applicazione ci mancherebbe. Il problema e' che lo specchietto per le allodole che ho usato (ovvero l'esistenza di Dio) che ha fuorviato i piu'.. se avessi usato Babbo Natale o la Befana probabilmente avrei avuto risultati migliori
Come dici tu non e' possibile definire in matematica concetti come "Esistenza" e "Dio", ma bastava abbandonare per un attimo i preconcetti e ragionare sulla funzione stessa per rendersi conto che essa era costante e quindi calcolabile secondo la teoria. Come calcolarlo in pratica e' tutto un altro discorso.
Mi trovi d'accordo, anche perche' io non sto dicendo che ho ragione perche' l'ho letto in un libro: Seplicemente ho applicato un principio che viene usato parecchie volte nella "vita reale" degli sviluppatori software... Ha gia! A proposito: Io l'universita' l'ho finita 12 anni fa' e da 11 anni faccio lo sviluppatore presso una grossa azienda a "Stelle e Strisce" che ha sedi in tutto il modo, Italia compresa. Attualmente sono inquadrato come Senior Software Engineer e mi occupo di sistemi embedded