+ Rispondi alla Discussione
Pag 8 di 12 PrimaPrima ... 678910 ... UltimaUltima
Risultati da 176 a 200 di 280

Discussione: Eutanasia, again...

  1. #176
    Para Noir
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Il 64% degli italiani dice sì alle richieste di Welby

    http://www.repubblica.it/2006/11/sez...eutanasia.html

    Gli italiani - e anche i cattolici praticanti - sono in maggioranza favorevoli all’eutanasia per Piergiorgio Welby, il malato terminale che ha chiesto ai medici di staccare la spina, ma che ha ricevuto in cambio un diniego. Il problema, ha spiegato il dottore che lo ha in cura, è che facendolo violerebbe la legge. Oggi, a conforto della richiesta di Welby, co-presidente dell’associazione radicale Luca Coscioni, da mesi al centro di una battaglia personale e politica in favore della “morte dolce”, arrivano i clamorosi risultati del sondaggio Ipr Marketing per Repubblica.it, da cui emergono in sostanza due cose: gli italiani hanno una visione diversa dalla legislazione in vigore; chi si definisce cattolico praticante, sull’argomento, non sembra seguire i dettami della Chiesa. Alla domanda se i medici dovrebbero accogliere la richiesta di Welby, il 64% degli intervistati (un campione di mille cittadini residenti in Italia) non ha dubbi nel rispondere un secco sì, contro il 20% dei contrari e un 16% che preferisce non esprimere la propria opinione in assenza di un’idea chiara in materia. Ma ben più significativo è il dato se si tiene conto della fede religiosa degli intervistati: in particolare tra coloro che vedono l’eutanasia come una soluzione praticabile per Welby, il 50% si dichiara cattolico praticante, mentre il 71% abbraccia la fede cattolica, ma non pratica. Anche tra coloro che dichiarano di professare un’altra religione la percentuale dei favorevoli all’eutanasia è elevatissima: si parla del 68%. Mentre la percentuale diventa quasi bulgara quando la richiesta viene fatta agli atei che, per il 95%, si dicono favorevoli a staccare la spina. […]

  2. #177
    Il Puppies L'avatar di MachineClash
    Data Registrazione
    25-11-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    716

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Beh dal mio punto di vista far continuare a vivere Welby è accanimento terapeutico, perché è tenuto in vita solo grazie a delle macchine. Credo che la Chiesa non sia favorevole all'accanimento terapeutico quindi non vedo nessuna incorenza nella risposta affermativa di un cattolico in merito alla questione. E' chiaro che qualcosa bisogna fare...
    Ultima modifica di MachineClash; 29-11-06 alle 20:10:24

  3. #178
    Shogun Assoluto L'avatar di skywolf
    Data Registrazione
    22-12-03
    Località
    ROMA CAPODIMONTE
    Messaggi
    45,921

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    questa storia della vita solo grazie alle macchine non la capisco. Chi ha un pacemaker, chi va in dialisi... e' accanimento terapeutico?

  4. #179
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
    Data Registrazione
    24-09-06
    Messaggi
    34,448

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    beh i casi sono ovviamente diversi. chi ha un pacemaker al massimo non può fare attività fisica seria, welby non si può manco muovere

  5. #180
    Shogun Assoluto L'avatar di skywolf
    Data Registrazione
    22-12-03
    Località
    ROMA CAPODIMONTE
    Messaggi
    45,921

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    frega niente.

    voglio capire cos'e' l'accanimento terapeutico e come e' collegato all'uso di macchine per la sopravvivenza.

  6. #181
    Il Puppies L'avatar di MachineClash
    Data Registrazione
    25-11-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    716

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da skywolf Visualizza Messaggio
    questa storia della vita solo grazie alle macchine non la capisco. Chi ha un pacemaker, chi va in dialisi... e' accanimento terapeutico?
    Accanimento terapeutico c'è quando si vuole praticare una terapia che non dà guarigione, ma prolunga esclusivamente i parametri vitali. Un pacemaker o una dialisi sono necessari per assicurarti una vita normale con qualche restrinzione, una macchina che invece ti assicura, al più, di startene sul letto a guardare il soffitto per il resto dei tuoi giorni no...
    Oltrettutto, quando cosciente, conta la volontà del paziente: è lui che deve giudicare se è "accanimento terapeutico": nessuno punta un fucile alla testa di una persona cui mettono un pacemaker o fanno la dialisi. Così come nessuno obbliga Welby a dire "staccatemi la spina e lasciate la natura faccia il suo corso"...cosa condivisibile ma che un altro nella sua situazione potrebbe considerare in modo differente.

  7. #182
    Para Noir
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Per me non dovrebbe esserci distinzione. In fondo, appunto, a quanto ne so un malato non è obbligato da nessuno a farsi curare, nè a farsi mettere un pacemaker nè a fare chemioterapia o qualsiasi altra cosa. Stessa cosa dovrebbe essere per un malato immobilizzato. Il problema è che non è lui a potersi staccare la spina o fare quello che va fatto..

  8. #183
    Para Noir
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    EUTANASIA / MARINO

    'Welby non ha speranze
    La politica intervenga'


    Il noto chirurgo, presidente della commissione Sanità del Senato: 'Staccare la spina non significa ucciderlo. Non ha nessuna possibilità di migliorare, bisogna rispettarlo. Non è in coma, capisce'

    http://qn.quotidiano.net/art/2006/12/02/5449663

    Presa di posizione a sorpresa del presidente della commissione Sanità del Senato, il noto chirurgo Ignazio Marino (nella foto) ‘’Welby non ha nessuna possibilita’ di migliorare, dobbiamo rispettare la persona, altrimenti ne prolunghiamo solo la sofferenza. In questo caso come in altri staccare la spina non significa uccidere, ma accettare che non c’e’ piu’ nulla da fare'’. ‘’Welby - continua Marino - si trova in una situazione difficile: non e’ in coma, comprende quello che sta accadendo, sa che l’assistenza con il respiratore automatico non arrestera’ il progresso della sua malattia e che dovra’ continuare a soffrire. Ma c’e’ chi ha rinunciato all’amputazione dell’arto accettando la morte. Nessuno l’ha immobilizzato e operato a forza”. Il presidente della commissione è certo, deve intervenire la politica. ‘’La legislazione futura - afferma - deve dare la possibilita’ al paziente che non ha piu’ speranze di scegliere. C’e’ chi dira’: voglio che la mia esistenza duri piu’ a lungo possibile, usate tutti gli strumenti tecnologici. Ma vale anche il contrario'’. […]

  9. #184
    Para Noir
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Luca Volontè: «Welby può suicidarsi»
    di Diego Galli

    pubblicato il 01 Dicembre 2006



    Luca Volontè:
    (dal sito http://deputati.camera.it/Luca.Volonte)
    «Lo stesso Welby sa benissimo che le leggi dello stato italiano non consentono, se non attraverso il suicidio, di decidere personalmente di morire, quindi se lui ritiene di voler dare un taglio alla propria vita può suicidarsi con l'aiuto della moglie, ma questo non ha niente a che fare con la legalizzazione dell'eutanasia che è un omicidio sul quale la nostra cultura giuridica non può essere d'accordo».
    Così il presidente del gruppo Udc alla Camera dei deputati, Luca Volonté, intervistato da Tg Parlamento.

    http://www.radioradicale.it/luca-vol...puo-suicidarsi

    Quasi, dico quasi, mi piacerebbe fosse lui a trovarsi al posto di welby


  10. #185
    Il Puppies L'avatar di MachineClash
    Data Registrazione
    25-11-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    716

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Mi sembra molto facile il commento di Volonté cioé la moglie potrà pure aiutarlo a morire, ma poi rischia il carcere!! La fa troppo semplice...fosse stato in grado di suicidarsi non avrei avuto dubbi, ma in questo caso è giusto che qualcosa cambi perché Welby (e quelli come lui) devono avere il diritto di sospendere una terapia, almeno finché sono capaci d'intedere e di volere.

  11. #186
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    bè, ma è volontè... non si può mica pretendere molto.

  12. #187
    Banned L'avatar di Hellvis 2006
    Data Registrazione
    24-09-06
    Messaggi
    34,448

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    via
    Ultima modifica di Hellvis 2006; 07-12-06 alle 17:43:12

  13. #188
    Para Noir
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2006_12_06/articolo_706795.html
    Il caso Welby e la speranza negata
    Macabra battaglia sul corpo di uomo

    Davide Rondoni

    Cosa giustifica questo accanimento? Che è una specie di accanimento opposto a quello terapeutico, e però ugualmente ingiusto e disumano. Un accanimento fatto di sbattere in prima pagina. Di lanciare proclami. È tutto un assieparsi di gente interessata alla morte più che alla vita. Che la morte la invoca. Di fronte a un uomo che, disperato, non trova più motivi per vivere, si accaniscono, inventano manifestazioni clamorose, convocano commissioni di saggi per dire: muoia. Che strano accanimento, che circo nero. Che in nome della pietà invoca la morte. Invece che i motivi per la vita. C’è qualcosa di strumentale. E di disgustoso. Sarebbe quasi più comprensibile l’atto estremo. Vien da dire che se uno di questi manifestanti avesse a cuore veramente la fine delle sofferenze di quell’uomo che hanno reso bandiera, se avesse a cuore la sua propria, e personale sofferenza, andrebbe lì, staccherebbe la spina. Invece di sbandierarlo come un pupazzo. […] rispondete, dunque, circensi della morte: se cessiamo di considerare “illegale” l’autogestione dei limiti della propria vita, in base a quale principio domani multerete un ragazzino che, essendosi assicurato di non far danno a nessuno, passerà con il semaforo rosso? O chi ha il diritto di decidere quale è la soglia di sopportabilità della vita? I nostri figli riceveranno il messaggio che se si sente non più sopportabile la vita per un qualche soggettivo motivo e ce la si toglie non si fa niente di male? È autodeterminazione, è soggettivismo, no? Pensateci, prima di sorridere. E se non sulla base di un rispetto della vita, anche quando è duramente alla prova, su cosa fonderete le vostre leggi, sulla convenienza del più potente di turno? Avete scelto di combattere intorno al corpo sofferente di un uomo una battaglia contro, invece che per la vita. Non vi interessa del destino singolo. Ne avreste più rispetto. Vi interessa una battaglia filosofica, di principio. Sostituire alla vita lo Stato. Come se l’uomo dovesse rispondere solo a se stesso e alla Legge, e a nient’altro. Volete far credere che il dibattito sia tra chi ha pietà e chi non ne ha. Invece è tra coloro che come voi lasciano solo l’individuo davanti allo Stato, e chi sa che per vivere occorre speranza, specie nelle prove. E questa non la possono dare né lo Stato, né la legge. Ma di questo, di speranza, non volete parlare.






    Potete sentire il mio disgusto?

  14. #189
    Emack
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da memex Visualizza Messaggio
    bè, ma è volontè... non si può mica pretendere molto.
    Purtroppo esistono schiere di idioti come Volonté.

    PS: i cattolici hanno disertato questo thread?

  15. #190
    Il Nonno L'avatar di memex
    Data Registrazione
    15-09-01
    Località
    Milano
    Messaggi
    8,655

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da Emack Visualizza Messaggio
    Purtroppo esistono schiere di idioti come Volonté.

    PS: i cattolici hanno disertato questo thread?
    per carità. credo che alla fine abbia comunque meno credito di quanto si pensi nell'opinione pubblica.

    comunque mi sembra più IT questa notizia:
    NAPOLITANO GRAZIA UN MEDICO E UN EX POLIZIOTTO
    ROMA - Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha concesso la grazia a Salvatore Piscitello, settantottenne medico in pensione, condannato a oltre 6 anni di reclusione per aver ucciso a Roma, nel giugno 2003, il figlio autistico dopo averlo assistito per decenni, esasperato dalla impossibilità di gestirne l' assistenza e dai gravi atti di violenza compiuti dal giovane nei confronti dei familiari. L'atto di clemenza è stato controfirmato stamani dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella.

    Piscitello - sottolinea una nota del ministero della Giustizia - aveva costituito anche un fondo a favore del figlio nel caso in cui il medico fosse morto anzitempo. L'anziano p si trova attualmente in libertà a causa delle gravi condizioni di salute che ne rendono incompatibile la detenzione. La tragedia familiare avvenne nel giugno del 2003, a Roma. Sergio Piscitello, 39 anni, sordomuto e con problemi psichici, fu ucciso dal padre Salvatore con un colpo di revolver regolarmente detenuto. L' omicidio avvenne in presenza della madre, insegnante in pensione, che aveva assistito per tutta la giornata a violenti litigi tra il marito e il figlio: le discussioni - raccontò la donna - erano da anni ricorrenti e dovute sempre a futili motivi. (ANSA).


    GRAZIA ALL'EX POLIZIOTTO IVAN LIGGI Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha concesso la grazia a Ivan Liggi, agente della polizia stradale condannato a 9 anni e 8 mesi di reclusione per l' omicidio di Giovanni Pascale, un automobilista che nel 1997 a Rimini tentò di sfuggire al controllo di polizia. L'atto di clemenza è stato controfirmato stamani dal ministro della Giustizia Clemente Mastella.

    L'istanza di clemenza - sottolinea una nota del ministero della Giustizia - era stata presentata da Liggi nel 2005, ed era accompagnata da oltre tredicimila firme di cittadini ed appoggiata anche da parlamentari di entrambi gli schieramenti politici, da diversi consigli comunali e provinciali dell'Emilia Romagna. Trentaquattro anni, Liggi ha sempre sostenuto che il colpo sparato durante l'inseguimento di un automobilista, nel febbraio del 1997, gli partì accidentalmente. La Cassazione confermò la sua condanna a 9 anni e 5 mesi di carcere per omicidio volontario, pena che ha cominciato a scontare il 16 ottobre 2004. Lo scorso ottobre, grazie all'indulto, ha avuto la possibilità di accedere al lavoro esterno, e quindi di uscire dalla mattina alla sera per lavorare come commesso alle vendite in una concessionaria di moto a Cesena, di cui è titolare un suo amico d'infanzia.

    IVAN LIGGI: FRASTORNATO E FELICE
    "Sono frastornato ma felice. La speranza di tornare definitivamente libero l'ho sempre avuta, e da oggi è una realtà. Ringrazio mio padre che mi è sempre stato accanto, la mia famiglia, tutti coloro che in questi anni si sono battuti per me". E' commosso e quasi ancora incredulo Ivan Liggi, l'ex poliziotto cesenate che ha ottenuto la grazia dal Presidente della Repubblica e che è appena uscito dal carcere di Forlì. Il giovane, che anche questa mattina si era presentato al lavoro nella concessionaria di moto gestita da un suo amico (era stato ammesso al lavoro esterno durante le ore diurne dal 23 ottobre), è già tornato a casa a Cesena, in auto, accompagnato dal papà Natale.

    PISCITELLO: IL SUO UN ATTO DISPERATO
    Salvatore Piscitello, medico in pensione, aveva 76 anni quando uccise il figlio Sergio, di 39 anni, sordomuto e con problemi psichici, mentre dormiva nel suo letto dopo aver ingerito alcuni calmanti. Il 13 giugno 2003 Piscitello prese la pistola, un revolver calibro 38, e sparò due volte. La madre di Sergio, Elvira Cella, ex insegnante di lingue in un noto liceo romano, confermò questa versione ai carabinieri, sostenendo di aver sentito i colpi di pistola. Sergio Piscitello, quando non usciva accompagnato dai genitori, aveva solo un bar della zona e una vicina edicola come luoghi di svago. Il disabile era tenuto periodicamente in osservazione da assistenti sociali. "Con una tragedia è finita la mia tragedia" commentò all' epoca Salvatore Piscitello, al momento dell' arresto per l' accusa di omicidio aggravato.

    L'uomo non fu rinchiuso immediatamente in carcere, il pm titolare dell' inchiesta, Adriano Iasillo, considerando l'età del medico e il suo stato di prostrazione psicologica, dispose lo stato di detenzione extracarceraria in ospedale. Il sentimento in cui maturò l'omicidio fu la disperazione,l'impotenza nel vedere il proprio figlio malato fin dalla nascita e la consapevolezza scientifica di non potere fare nulla per invertire il corso della malattia. Sergio Piscitello era affetto da autismo e aveva frequenti crisi di aggressività chesfociavano in atti di violenza. Quello che angosciava Salvatore Piscitello era soprattutto sapere che dopo di lui e sua moglie nessuno si sarebbe potuto prendere cura del figlio. La coppia ha un'altra figlia, anche lei medico, che vive in un'altra città.

  16. #191
    Lo Zio L'avatar di michy79
    Data Registrazione
    04-02-02
    Località
    Lecco (provincia)
    Messaggi
    2,156

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Io leggo tutto, e penso anche gli altri. Ma cos'altro va aggiunto a questa discussione? C'è forse bisogno di specificare quanta stima abbiamo di Volonté?

    Michele

  17. #192
    L'Onesto L'avatar di alexdon
    Data Registrazione
    15-11-06
    Località
    Bergamo - Lecco
    Messaggi
    1,215

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Anch'io è un po' che leggo, ma fatico a rispondere...
    Il caso Welby è proprio "estremo"... penso metta a disagio tutti noi...
    Nello stesso tempo non provo disgusto verso chi (v. articolo di Avvenire), magari con espressioni e stili che non condividiamo, dice che la vita va comunque difesa, e che questo caso "estremo" può essere strumentalizzato per far passare una prassi che si potrebbe adattare a casi molto meno "estremi" ma ugualmente fonte di disagio.

    Far passare il principio che, di fronte ad un disagio (reale, o che io sento tale) io posso prendere decisioni così estreme è veramente una cultura di morte... E di ragazzi che si sentono abbastanza spesso così ne conosco molti... se diciamo a loro che, di fronte ad una sofferenza, si può farla finita, cosa stiamo insegnando loro? Sono attrezzati ad affrontare la sofferenza i nostri ragazzi? A me sembra proprio di no, anzi... saltano alla prima difficoltà, e già di gesti estremi ne compiono abbastanza!
    Davvero, per me c'è bisogno che venga fortemente riaffermata la priorità della vita, anche quando costa fatica e tanta!
    Non penso che riusciamo a trasmettere ai ragazzi che VALE LA PENA di vivere (e a volte è una pena, per tutti noi, ma magari poi passa!!!) mandando messaggi di morte...

    COn tutto questo penso che la risonanza mediatica intorno al caso Welby non aiuti nessuno, neanche lui...

  18. #193
    Il Puppies L'avatar di MachineClash
    Data Registrazione
    25-11-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    716

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Sulla speranza di vita sarei pure d'accordo con te. Ma qui si tratta di una persona che, nel pieno delle sue facoltà, chiede di sospendere una terapia medica. Tutti dobbiamo poterlo decidere, non si tratta di chiamare un medico e farsi fare l'iniezione letale, si tratta di rifiutare su di sé un trattamento che fa solo soffrire. Ripeto: è assurdo che si permetta ad una persona con la gamba in stato necrotico di non farsela amputare e morire poco dopo e non si permetta ad uno che vive grazie a (o "per colpa di"?) una macchina di staccare la spina a quest'ultima. Aggiungo che persino il fatto che una persona ne giovi o meno non è significativo, se non vuole continuare deve poter smettere perché potrebbe avere mille ragioni valide per farlo.
    Non so se i Testimoni di Geova adesso permettano le trasfusioni di sangue, poniamo che ancora siano vietate, come faccio a fare una trasfusione ad uno di loro? Cioé lo devo condannare (nella sua ottica) a commettere un peccato orrendo perché lo voglio salvare? E' assurdo! Deve essere un suo diritto poter decidere.

  19. #194
    Lo Zio L'avatar di darknight74
    Data Registrazione
    18-10-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    2,854

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Riguardo al caso Piscitello vorrei sottolineare questa frase
    Piscitello, settantottenne medico in pensione, condannato a oltre 6 anni di reclusione per aver ucciso a Roma, nel giugno 2003, il figlio autistico dopo averlo assistito per decenni, esasperato dalla impossibilità di gestirne l' assistenza e dai gravi atti di violenza compiuti dal giovane nei confronti dei familiari.
    Mi chiedo: se la nostra società fosse strutturata in maniera tale da aiutare veramente chi si trova in situazioni così gravi, Piscitello avrebbe comunque commesso un atto così estremo? O forse questo atto è la soluzione ad una situazione vista senza uscita perchè la famiglia (come purtroppo capita spesso a qulle famiglie che hanno malati gravi) è stata lascita sola?
    Non discuto l'atto di clemenza del presidente ma, nel caso specifico, più che autorizzare l'uccisione del disabile, bisognerebbe aiutare la famiglia ad affrontare il problema soprattuto quando una malattia è accompagnata da disturbi che provocano atti violenti.

  20. #195
    Lo Zio L'avatar di darknight74
    Data Registrazione
    18-10-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    2,854

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da MachineClash Visualizza Messaggio
    Non so se i Testimoni di Geova adesso permettano le trasfusioni di sangue, poniamo che ancora siano vietate, come faccio a fare una trasfusione ad uno di loro? Cioé lo devo condannare (nella sua ottica) a commettere un peccato orrendo perché lo voglio salvare? E' assurdo! Deve essere un suo diritto poter decidere.
    E nel caso che quel testimone di Geova magari fosse un bambino malato di anemia?
    Se forse posso comprendere quando una persona adulta e cosciente chiede la sospensione di una teraia che ormai può definirsi accanimento terapeutico, mi fa fatica accettare che qualcun altro possa decidere per qualcuno che non ha potere decisionale autonomo.

    Edit: chiaramente qualcuno potrà asserire che questa ultima frase vale sianel senso di scegliere se accettare una cura che di sospenderla. Per questo ritengo che sia importante discutere al riguardo del testamento biologico, benchè in caso di assenza di questo sarei sempre per "curare" (tenendo conto dell'accanimento terapeutico).
    Ultima modifica di darknight74; 07-12-06 alle 10:42:39

  21. #196
    Il Puppies L'avatar di MachineClash
    Data Registrazione
    25-11-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    716

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da darknight74 Visualizza Messaggio
    E nel caso che quel testimone di Geova magari fosse un bambino malato di anemia?
    Se forse posso comprendere quando una persona adulta e cosciente chiede la sospensione di una teraia che ormai può definirsi accanimento terapeutico, mi fa fatica accettare che qualcun altro possa decidere per qualcuno che non ha potere decisionale autonomo.
    Purtroppo la mia opinione non cambia. La bambina non può decidere per sé. Se il suo tutore è un Testimone di Geova comunque bisogna lasciare libera scelta al tutore, a meno che le leggi non parlino diversamente. E' quel che facciamo sempre: nessuno da piccolo prende le decisioni in autonomia, riguardino la vita o la morte. Quello che ai nostri occhi può sembrare assurdo ai loro occhi appare sensatissimo (e coerente).

  22. #197
    Lo Zio L'avatar di darknight74
    Data Registrazione
    18-10-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    2,854

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da MachineClash Visualizza Messaggio
    Purtroppo la mia opinione non cambia. La bambina non può decidere per sé. Se il suo tutore è un Testimone di Geova comunque bisogna lasciare libera scelta al tutore, a meno che le leggi non parlino diversamente. E' quel che facciamo sempre: nessuno da piccolo prende le decisioni in autonomia, riguardino la vita o la morte. Quello che ai nostri occhi può sembrare assurdo ai loro occhi appare sensatissimo (e coerente).
    Quindi una legge dovrebbe sempre lasciare che siano i parenti (stretti? quali? ed in caso di conflitto fra di loro? pensiamo fra i genitori e magari fra marito/moglie/convivente... perchè un genitore dovrebbe avere più "diritto" rispetto ad un compagno o viceversa? perchè un genitore più "diritto" rispetto all'altro in caso di differente opinione?) a decidere in caso di impossibilità del malato a decidere direttamente (od in assenza di sue disposizioni specifiche) al riguardo dell'applicazione di una terapia o la sospensione della stessa? O addirittura a chiedere l'eutanasia attiva nel caso di malattia grave e non curabile?

  23. #198
    Il Puppies L'avatar di MachineClash
    Data Registrazione
    25-11-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    716

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da darknight74 Visualizza Messaggio
    Quindi una legge dovrebbe sempre lasciare che siano i parenti (stretti? quali? ed in caso di conflitto fra di loro? pensiamo fra i genitori e magari fra marito/moglie/convivente... perchè un genitore dovrebbe avere più "diritto" rispetto ad un compagno o viceversa? perchè un genitore più "diritto" rispetto all'altro in caso di differente opinione?) a decidere in caso di impossibilità del malato a decidere direttamente (od in assenza di sue disposizioni specifiche) al riguardo dell'applicazione di una terapia o la sospensione della stessa? O addirittura a chiedere l'eutanasia attiva nel caso di malattia grave e non curabile?
    Bah stai andando fuori dal seminato. Io ho semplicemente detto che un bambino ha dei tutori (non necessariamente i genitori) e che questi prendono per lui le decisioni più importanti (di ogni genere). Un adulto non ha più tutori, è autonomo. Se non è cosciente decide con il testamento biologico. Altrimenti non decide nulla decide lo Stato e/o un suo caro per lui (come se ne può discutere, possibilmente deve essere nominato precedentemente). Se ci sono controversie, in genere, c'è un giudice che decide quale dei "cari" possa decidere per lui. Nell'ambito specifico dei Testimoni di Geova mi pare molto difficile che i genitori non siano d'accordo visto che si sposano tra di loro, anche se tutto è possibile in linea teorica.
    Dal punto di vista dell'eutanasia attiva non saprei, se ne deve discutere e parecchio (io non sono favorevole). Adesso, però, si sta parlando di adulti che non vogliono continuare a sottoporsi a terapie che giudicano inutili, la questione è diversa dal chiedere allo Stato una terapia mortale. IMHO le prime devono essere LIBERE di scegliere.

  24. #199
    Lo Zio L'avatar di darknight74
    Data Registrazione
    18-10-01
    Località
    Roma
    Messaggi
    2,854

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da MachineClash Visualizza Messaggio
    Bah stai andando fuori dal seminato.
    Dici?
    Eppure il diritto del tutore a decidere del bambino è in conflitto col diritto del bambino alla salute (sancito dalla costituzione italiana).
    Questo per dire che sì, rispetto a quello che avevi evidenziato mi sono allontanato, ma l'ho fatto perchè a mio parere il problema del tutore per i minori è assimilabile a quello dei parenti "stretti" in caso di adulto non autonomo che non ha lasciato testamento biologico (e cmq, attualmente non credo che un testamento biologico abbia un valore giuridico che possa esonarare il medico da eventuali responsabilità penali).
    Personalmente ritengo che la questione dell'accanimento terapeutico o cmq del la sospensione di una terapia debba essere affrontata in toto e quindi affrontando anche il delicato tema riguardante chi non può decidere per se.

  25. #200
    Para Noir
    ospite

    Predefinito Re: Eutanasia, again...

    Citazione Originariamente Scritto da alexdon Visualizza Messaggio
    Anch'io è un po' che leggo, ma fatico a rispondere...
    Il caso Welby è proprio "estremo"... penso metta a disagio tutti noi...
    Nello stesso tempo non provo disgusto verso chi (v. articolo di Avvenire), magari con espressioni e stili che non condividiamo, dice che la vita va comunque difesa, e che questo caso "estremo" può essere strumentalizzato per far passare una prassi che si potrebbe adattare a casi molto meno "estremi" ma ugualmente fonte di disagio.
    Più che altro Avvenire è di un'arroganza senza eguali. Penso che potrei prendere a sberle, ripetutamente e per giorni, ogni suo singolo giornalista.

    Con impagabile soddisfazione.

    I concetti che dice, alla fine, sono i soliti cattolici. Ma messi giù con un'aria di derisione delle altre posizioni, mmh, non saprei spiegare. So solo che mi ispirano tanta violenza

    Far passare il principio che, di fronte ad un disagio (reale, o che io sento tale) io posso prendere decisioni così estreme è veramente una cultura di morte... E di ragazzi che si sentono abbastanza spesso così ne conosco molti... se diciamo a loro che, di fronte ad una sofferenza, si può farla finita, cosa stiamo insegnando loro? Sono attrezzati ad affrontare la sofferenza i nostri ragazzi? A me sembra proprio di no, anzi... saltano alla prima difficoltà, e già di gesti estremi ne compiono abbastanza!
    Davvero, per me c'è bisogno che venga fortemente riaffermata la priorità della vita, anche quando costa fatica e tanta!
    Non penso che riusciamo a trasmettere ai ragazzi che VALE LA PENA di vivere (e a volte è una pena, per tutti noi, ma magari poi passa!!!) mandando messaggi di morte...
    Questo che dici è giusto e condivisibile. E sono il primo a dire che i giovani, al giorno d'oggi, sono psicologiamente messi maluccio.

    Ma non ne devono fare le spese i malati. Gente che soffre e, giustamente, vuole poter disporre della propria vita. Quindi no, non va bene dire "vita a tutti i costi". Non è bene. Non possiamo paragonare la sofferenza di un malato ad un adolescente depresso. Il primo HA dei problemi insormontabili. Il secondo ha dei problemi superabili con il giusto sostegno.

    Ma se fossi io il malato, e dovessi stare lì come un cane a soffrire perchè sennò gli adolescenti si suicidano. Beh, che si fottano gli adolescenti.

    COn tutto questo penso che la risonanza mediatica intorno al caso Welby non aiuti nessuno, neanche lui...
    No, un attimo. La risonzanza mediatica è Welby stesso che la ricerca.

    Non ha altra scelta, in uno stato come il nostro. Se non l'avesse cercata il problema non sarebbe stato nemmeno risollevato, per essere lasciato lì inconcluso. Tanto quanti malati hanno la forza di farsi sentire?

+ Rispondi alla Discussione
Pag 8 di 12 PrimaPrima ... 678910 ... UltimaUltima

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice HTML è Disattivato